Cedro
"SII COME IL CEDRO, CHE PROFUMA COME L'ASCIA DI CHI LO ABBATTE"
"SII COME IL CEDRO, CHE PROFUMA COME L'ASCIA DI CHI LO ABBATTE"
PROGETTISTI
Elisa Bertelli Motta, Tommaso Malaguti, Linda Nordi, Rachele Stanzani.
L’installazione “Cedro” unisce in sé due concetti contrapposti l’uno all'altro. Da un lato abbiamo la simbologia del cedro, albero esotico e considerato sacro in tante culture, simbolo di protezione per se stessi e i per i propri cari. Dall'altro, la figura del pavone, collegato per assonanza alla Famiglia Pavanelli e simbolo di immortalità, inoltre, considerato nell'antichità come il cibo degli dei per la particolarità delle sue carni di conservarsi a lungo nel tempo. Da queste suggestioni, focalizzandoci sul concetto di rinascita, del ciclo vita-morte-vita, invitiamo i visitatori a compiere un percorso-viaggio all'interno del parco e delle sue piante.
Due pannelli paralleli, ma leggermente sfalsati tra loro, rappresentano questi concetti di immortalità-nascita, attraverso la figura “vuota” del pavone (egli è solo il ricordo lontano della famiglia che contribuì alla nascita di Migliarino) e della foglia, sineddoche di un albero ideale, piena e ricca di legami come la vita (a cui tutto il parco rende omaggio).
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