Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna
Servizio Marconi T.S.I. - Documenti
Il BYOD di Gabriele Benassi
La 3B delle scuole Pepoli di Bologna è in attesa di poter utlizzare i finanziamenti del Piano Nazionale scuola Digitale. Visti i tempi...abbiamo dovuto necessariamente fare di necessità e virtù cominciando a sperimentare nuove modalità di lavoro che ci torneranno utili non appena potremo disporre dei nuovi device di classe. In questi mesi stiamo lavorando in byod, ampliando la disponibilità del pc dell’aula e dei device del prof. con gli strumenti personali di alcuni alunni (12 smartphone android e Ios, 2 tablet Ipad, un Chromebook, un notebook) e una connessione wireless un po’ ballerina ma che ci permette di lavorare.
L’utilizzo di questi strumenti sarebbe parziale e limitato se non potessimo predisporre delle Google Apps di istituto acquisite grazie al supporto dell'Ufficio Scolastico Regionale e di account di classe su Evernote, Popplet e Haikudeck: attraverso l’uso quotidiano di questi cloud possiamo utilizzare i nostri device in byod superando l’eterogeneità delle tipologie e delle marche e permettendoci di lavorare in collaborazione e “in simultanea” sia in classe che da casa.
Non abbiamo abbandonato i libri di testo e la lezione frontale ma abbiamo diversificato molto il modo di stare a scuola diventando più attivi; impariamo facendo: costruiamo i contenuti selezionando le fonti, annotandoli, rielaborandoli, ricostruendo in modo organico testi condivisi, sintetizzandoli in schemi, riproponendoli in mappe. Oltre all’acquisizione di contenuti e informazioni queste attività favoriscono l’esercizio di competenze relazionali e disciplinari importanti su cui è sempre più opportuno lavorare e che nella didattica frontale-trasmissiva non possono venire in luce se non come esito finale di un percorso di studio. Particolarmente utile e stimolante è la multicanalità che ci permette di alternare alla lettura l’ascolto e la visione, creando sempre materiali multimediali. Fare lezione in questo modo è sicuramente molto motivante, ma il docente deve essere capace di fissare tempi e modaliltà ed assumere pienamente il ruolo di facilitatore, evitando dispersioni, stimolando, suggerendo ed osservando.
Abbiamo sperimentato queste modalità anche in una uscita didattica, costruendo in tempo reale materiali “grezzi” composti da annotazioni, foto, registrazioni audio e video e condividendoli con le Google Apps ed Evernote. E’ risultata particolarmente efficace ed utile per lo sviluppo successivo dell’attività didattica.
in classe
in uscita didattica