Riparto GUIDE

"Clelia Barbieri"

Le Guide

"Ragazze scout"? No!

Siamo Guide... !


Le Guide sono le ragazze dagli 11 ai 16 anni, riunite in un Riparto: il “Grande Gioco” scout viene vissuto nella sua attuazione al femminile, e così gradualmente le ragazze acquisiscono sane abitudini di vita, capacità tecniche concrete, il gusto delle cose ben fatte, un’intelligenza attiva, una mentalità aperta alle necessità degli altri, il desiderio di scoprire sé stesse e l’amore di Dio nella propria vita.


In un piccolo gruppo di circa 7 amiche (la Squadriglia), le ragazze percorrono un cammino personale e comunitario di crescita psico-fisica, attraverso la vita all’aria aperta, il gioco, le abilità manuali, …e tanto altro…

La Branca Guide è la Branca centrale del Guidismo; la Branca Coccinelle (dagli 8 agli 11 anni) ne è invece la preparazione, e la Branca Scolte (dai 16 anni) il suo completamento…

Il Fondatore dello Scautismo, Robert Baden – Powell (che noi chiamiamo B.-P.), scriveva:


<<Mi è stato chiesto perché avessi scelto il nome di Guide per il Movimento delle ragazze, invece di chiamarle "Girl Scouts" […].


Il termine "guidare" sembra riassumere in una parola l’alta missione della donna [...]. Il nome di "guida" è quindi il migliore che possa esser dato a una ragazza, quale alto richiamo all’ideale cui essa si sta preparando. Questo valore sarebbe perduto e lo scopo svilito se si usasse il termine "scout".


Ciò significherebbe niente di più che l’imitazione del movimento dei ragazzi senza uno scopo od idea ulteriori, e inviterebbe le ragazze a seguire un modello altrui piuttosto che assumerne uno loro proprio, a indebolire la loro posizione anziché rafforzarla come la vita moderna richiede>>.

(B.-P., in "Jamboree", ottobre 1921)



Le ragazze (Guide) dagli 11 ai 16, sono riunite in Squadriglie (di circa 7 ragazze), e più Squadriglie formano un Riparto.

Alla prima Squadriglia di Guide di Persiceto (le Tigri), la quale ha iniziato le sue attività il 21 Marzo 2015, ad Ottobre 2022 si è aggiunta una seconda Squadriglia (le Volpi).

Il Riparto (formato da 2 Squadriglie), ha "preso" il nome di Santa Clelia Barbieri, che è per noi patrona particolare ed un esempio di vita.

Clelia Barbieri era una ragazza di una frazione di Persiceto (Le Budrie), che riunì un gruppo di amiche, dedicandosi ai bambini, ai poveri, ai malati. Morta a 25 anni, e stata poi proclamata santa nel 1989, ed oggi è patrona anche dei catechisti della nostra regione.

Pur se molto giovane, la gente vedeva in Clelia un ruolo di "guida", di maestra nella fede, al punto di arrivare a chiamarla "madre" nonostante i suoi 22 anni.

Vedi al collegamento qui sotto: Canti, Specialità Schede tecniche, ecc...

Riparto Guide

Santa Clelia Barbieri

13 Febbraio 1847 -

13 Luglio 1870

"Pur se molto giovane, a poco a poco la gente vide Clelia in un ruolo di guida, di maestra nella fede.

Cominciarono così, nonostante i suoi 22 anni, a chiamarla "madre"...


libretto on line:

"ENTRA NEL GIOCO"!

BENVENUTA NELLE GUIDE!

libretto per guide.pdf

Leggi: Perché sono una Guida

<< Se tu domandi perché sono Guida,

ti dirò:

perché non posso fare altrimenti.

Sono stata conquistata dai loro occhi limpidi

e dal loro modo di stringere forte la mano.

E poi dalla loro lealtà;

dalla semplicità dei loro rapporti.

Da quel modo di andarsene

a vivere all’aperto,

di amare la natura,

di amare il prossimo più di se stesse

e di aiutarlo con le proprie forze,

giorno dopo giorno,

ciascuna come meglio può>>.

da "Il Libro di Lezard"

(prima traduzione ed edizione italiana 1963)




Leggi: Baden - Powell alle Guide

<<Quando si parla di guide, si penso subito a quei montanari che, con la loro bravura e la loro abilità nel superare gli ostacoli, per l’aiuto che danno al loro compagni di cordata, e per le resistenza fisica, possono aiutare i turisti nelle ascensioni pericolose. Sono tipi in gamba queste guide, sia fisicamente che moralmente.[...]

Il più grande interesse della loro vita è quello di trovarsi a faccia a faccia con le difficoltà, vincerle, ed infine raggiungere la vetta della montagna che volevano conquistare.

Ebbene penso che sia la stesso cosa per la maggior parte delle nostre ragazze.

Esse non desiderano restare inattive e condurre una vita pigra, né trovare tutto già fatto.

Non domandano che tutto sia loro facilitato.

Non vogliono semplicemente attraversare la pianura, ma preferiscono mostrarsi persone attive, sulle quali si possa contare, servizievoli e, se è necessario, pronte a sacrificarsi.

Anch’esse ambiscono a superare gli ostacoli della vita; aspirano ad affrontare le montagne, i disagi, i pericoli; e per vincerli si preparano ad essere abili e coraggiose. Anch’esse sperano di aiutare gli altri nei momenti difficili, ed è solo quando sono arrivate alla meta che si sentono veramente felici e trionfanti.

E’ una grande soddisfazione per loro essere riuscite nell’impresa ed aver aiutato gli altri a condurre a termine la loro.

Ecco quello che le Guide desiderano realizzare; ed in questo somigliano alle guide di montagna

Inoltre una donna che è capace di cavarsela, è rispettata sia dagli uomini che dalle altre donne.

Tutti sono sempre pronti a seguire i suoi consigli ed il suo esempio: ella è la loro guida.

Le Guide imparano per mezzo di attività all’aperto e dei giochi, tutto quello che sarà loro utile nella vita ed il modo con cui possono mostrare il cammino agli altri. Così il campismo, le segnalazioni, il pronto soccorso, la cucina al campo e tutti gli altri lavori, renderanno delle donne forti sia nel coraggio che nello spirito, piene di ingegno e di risorse.

Più ancora, farà di esse un gruppo di allegre amiche, sempre pronte a darsi "una mano" >>.

B.- P., da "Girl Guiding"