Prospettive politico-organizzative per i territori virtuali

Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena10 ottobre 2000Conferenza del dott. Ermanno Zuccarini In questa trattazione si definisce territorio virtuale uno spazio internet-intranet connesso reciprocamente per contenuti e ambiti di competenza a un territorio reale geograficamente definito. La reciprocità tra mondo reale e virtuale implica la possibilità per un sistema telematico territoriale di evolversi ed agire secondo logiche in parte distinte rispetto a quelle che governano il territorio reale, generando così dinamiche innovative nel contesto geo-politico.

Non si tratta dell’unica accezione di territorio virtuale adottata tra gli operatori del settore, in quanto spesso tale terminologia designa semplicemente un luogo telematico per l'interazione a distanza tra più soggetti.

Lo schema della relazione si articola nei punti seguenti:

1. E-government:

    1. 1.1. Esperienze e ricerche personali effettuate durante la realizzazione del sito della Comunità Montana e dei Comuni del Frignano
    2. 1.2. Il Piano di azione per l'e_government in Italia - Rapporto del Consiglio dei Ministri del 23/6/2000

2. Un progetto territoriale tematico: CultureMap

Mappatura ipermediale della produzione culturale della Liguria per la Rai

3. Frammenti di futuro

Software agents, intelligent interfaces, intelligent environments.

La figura professionale del sottoscritto, relativamente ai progetti telematici territoriali, si esprime in differenti ruoli:

    • Analisi del fabbisogno comunicativo via internet degli enti
    • Definizione dell’architettura logico-redazionale di un sito internet
    • Coinvolgimento di specialisti dei contenuti e delle applicazioni informatiche
    • Coordinamento del progetto con gli strumenti del project management
    • Supervisione redazionale [...]

1. E_government

Con questo termine si definiscono le nuove conquiste dell’informazione e della tecnologia messe al servizio di un rapporto più rapido, diretto e trasparente tra i cittadini e i vari livelli di governo della cosa pubblica.

1.1. Esperienze e ricerche personali effettuate durante la realizzazione del sito della Comunità Montana e dei Comuni del Frignano

Criticità contingenti ed evoluzione di base

Relativamente ai rapporti tra istituzioni, sono fortemente percepite dai politici e funzionari diverse criticità contingenti:

    • Necessità di una rappresentazione coordinata di vaste aree territoriali, al fine di garantire una maggiore visibilità e di generare economie di scala
    • Tensione verso un’autonomia relativa e una distinzione di immagine da parte degli enti portatori di forti interessi specifici: contemporanea adesione a siti e servizi telematici comuni e creazione di propri spazi virtuali

Ciò è emerso nel 1997-98 dalla mia esperienza di ideatore e coordinatore del progetto Internet per la Comunità Montana e i Comuni del Frignano.

Restano, invece, a un livello di percezione spesso inconscio le questioni di base circa la riproduzione-ridefinizione di confini e relazioni tra enti, in uno spazio privo dei vincoli e delle dimensioni del territorio reale per quanto riguarda l’erogazione dei servizi e la partecipazione politica: ciò porterà nel lungo periodo alla centralizzazione di alcune funzioni e alla specializzazione di altre.

Perciò, se la prima fase di approccio degli enti a Internet si è configurata come una costruzione di una copia virtuale degli enti e territori stessi, una seconda fase, ancora in gran parte da attuare, vedrà, per contro, una ridefinizione della struttura amministrativa del territorio sulla base delle economie organizzative generate dalla telematica (e non una semplice regolamentazione della presenza in rete).

Tra libertà e regolamentazione

Relativamente alla regolamentazione del territorio virtuale, emerge una contrapposizione tra due culture: quella americana che enfatizza la garanzia di libertà dei soggetti operanti su internet, con forti resistenze affinché le regole non vadano al di là di esigenze etiche palesi, e la cultura europea, dove, invece, la tradizione giuridica e istituzionale premono per una maggiore regolamentazione degli spazi virtuali.

Coordinamento politico - delega ai tecnici

La dialettica tra coordinamento politico e delega decisionale vede come criticità la scarsa partecipazione dei politici alla definizione delle strategie comunicative via internet: manca un linguaggio dell'azione politica in ambito virtuale. Ciò genera una prassi di delega a personale amministrativo e a consulenti esterni, spesso dotati di competenze esclusivamente burocratiche o informatico-redazionali. Il risultato è l'appiattimento dell'architettura del territorio virtuale sulla struttura esistente delle organizzazioni.

Pianificazione della visibilità coordinata

La pianificazione e regolamentazione della visibilità coordinata su internet di più soggetti istituzionali impone innanzitutto di considerare la visibilità stessa come “risorsa scarsa” Da qui la necessità di creare strumenti di regolamentazione della visibilità per siti internet condivisi. L’esperienza del Frignano ha portato il sottoscritto ad abbozzare l'idea del “piano regolatore virtuale”, uno strumento di formalizzazione per dimensionare gli spazi degli argomenti e delle relative istituzioni secondo criteri proporzionali al numero di visitatori potenziali, il tutto integrato da una politica comunicativa di incentivazione alla visita di tematiche di particolare valore promozionale.

Attualmente si stanno diffondendo, sotto la categoria di e_intelligence, software commerciali per l'analisi delle attività e delle transazioni effettuate su internet. In particolare, sono a disposizione degli Internet Service Providers strumenti di clickstream analysis: sulla base dei percorsi preferenziali degli utenti è possibile modificare e personalizzare la visualizzazione dei dati sui siti.

Il territorio virtuale come sistema

Circa le questioni di fondo di approccio al territorio, è probabile che si vada sempre più verso una modellizzazione sistemica.

A partire dagli anni ’80, infatti, si è avuta una diffusione sempre più vasta, tra i consulenti di organizzazione, di tali modelli di analisi organizzativa.

Ma la divulgazione on line di informazioni centrate su questo approccio è ancora limitata, a fronte di potenzialità informatiche in grado di valorizzarla, a motivo dello scarso dialogo tra informatici, redattori di siti ed esperti di organizzazione.

L'approccio sistemico al territorio virtuale consente di visualizzare in tempo reale l’interazione delle principali variabili delle dinamiche evolutive territoriali. In tal senso, anche il “data mining” contribuisce all’elaborazione, divulgazione e interpretazione dei dati statistici, evidenziando punti di forza e incoerenze nel sistema territorio.

Relativamente alla trasparenza nei progetti pubblici, un contributo notevole verrà dal project management connesso alla telematica, capace di divulgare in tempo reale lo stato di avanzamento di progetti e pratiche e di evidenziare scostamenti di tempo e di costo rispetto al progetto preventivo.

In altri termini, l’informatica e la telematica si faranno portatrici di nuovi linguaggi e paradigmi per la politica, aumentando notevolmente la trasparenza dell’attività amministrativa.

Già oggi le applicazioni informatiche commerciali più diffuse contengono strumenti di pianificazione basati sul project management: una cultura che si sta così divulgando tra le nuove generazioni. Esistono, inoltre, software di analisi e pianificazione gestionale per aziende (Decision Support Systems). Quindi presto si avranno, come è prevedibile, strumenti analoghi relativi alla pubblica amministrazione, accessibili a diversi livelli da amministratori e cittadini

1.2. Il Piano di azione per l'e_government

Rapporto del Consiglio dei Ministri del 23/6/2000

Questo paragrafo intende ricondurre gli aspetti illustrati sopra alle direttive politiche generali che determineranno lo sviluppo dell'e_government nei prossimi anni in Italia.

Tale piano si prefigge i seguenti obiettivi generali:

    • Migliorare l’efficienza operativa interna delle amministrazioni.
    • Offrire ai cittadini e alle imprese servizi integrati e non più frammentati secondo le competenze dei singoli enti di governo.
    • Garantire a tutti l’accesso telematico alle informazioni e ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Ai cittadini che richiedono un servizio non dovrà più essere chiesto di fornire informazioni già a disposizione della Pubblica amministrazione, seppure trasmesse in altra occasione e ad altri enti.

Non dovrà più essere necessario indirizzare la propria richiesta all’ufficio di stretta competenza, secondo un’articolazione dell’amministrazione che i cittadini non sono tenuti a conoscere. Infine dovrà cadere anche il vincolo territoriale, che oggi consente di rivolgersi solo all’ente competente secondo la residenza anagrafica.

Protagoniste dell’innovazione saranno le amministrazioni locali, che nel modello decentrato e federale dello Stato rappresenteranno il front-office dell’intero sistema amministrativo a disposizione diretta dei cittadini, mentre le amministrazioni centrali svolgeranno un ruolo per lo più di back-office.

Saranno però coinvolte tutte le istituzioni del Paese, a qualsiasi livello: oltre a Regioni, Province e Comuni, scuole, ospedali, Asl, centri per l’impiego, camere di commercio…

Gli strumenti per l’e_government

    1. La rete nazionale
    2. La carta d’identità elettronica
  1. La firma digitale

La rete nazionale sarà una rete Extranet che connetterà tra loro tutte le reti centrali, regionali, locali, di categoria e di settore amministrativo, quelle già esistenti e quelle in via di attivazione. Tutti i soggetti pubblici connessi, a qualsiasi livello operino, agiranno in condizione di parità nell’accesso alle informazioni. La rete potrà costruirsi sulla base di intese tra Governo, Regioni ed Enti locali miranti a costituire una Extranet del sistema delle amministrazioni pubbliche.

La carta d’identità elettronica non sarà solo il nuovo documento di riconoscimento personale, ma darà anche al cittadino il diritto all’accesso a tutti i servizi della Pubblica amministrazione erogati on-line.

La firma digitale, ormai pienamente operativa, servirà per dare validità giuridica a tutti quei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i privati che la richiedono (transazioni economiche ma anche, per esempio, le dichiarazione delle imprese a Inps, Inail ecc.).

Le azioni delle Amministrazioni centrali

Consisteranno nella creazione e gestione di alcuni servizi generali:

    • Portale unificato delle norme
    • Portale unificato dei servizi al cittadino, dove reperire moduli, compilare dichiarazioni, trasmettere le richieste di servizio ed essere indirizzati on-line allo specifico portale di ogni amministrazione da qualsiasi parte del territorio nazionale, in maniera omogenea.
    • Si ridurrà, dunque la caccia, spesso difficile e talvolta infruttuosa, ai moduli da acquisire: saranno stampati a casa, oppure compilati, sottoscritti e spediti senza bisogno di stampa. Gli sportelli di front-office dei Comuni saranno a disposizione dei cittadini bisognosi di aiuto.
    • Portale per i servizi di certificazione: perché i funzionari dello Stato possano verificare in tempo reale la veridicità delle autocertificazioni. Con il sistema a regime, anche le autocertificazioni non saranno più necessarie: verranno sostituite dall’acquisizione on-line dei dati da parte di ogni amministrazione. Non sarà più il cittadino a dover certificare il proprio status, ma l’Amministrazione a doverlo verificare al proprio interno.
    • Portale per i servizi all’impiego, per consentire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro a livello regionale e nazionale. Chi cerca lavoro non dovrà più passare attraverso le frustranti attese del vecchio Ufficio di collocamento, ma troverà direttamente sulla rete le opportunità più vicine ai suoi interessi.
    • Portale per i servizi alle imprese, perché le aziende e le società possano trasmettere per via telematica tutti i moduli e le comunicazioni richieste dallo Stato per lo svolgimento delle loro attività, e accedere a tutte le informazioni disponibili sul sistema delle imprese.

Le azioni delle Amministrazioni locali:

Compito principale delle Regioni sarà attivare – come già in parte fatto – le rispettive reti di interconnessione tra gli enti locali del proprio territorio.

Agli altri Enti, in particolare ai Comuni, spetta il compito fondamentale di realizzare gli sportelli di front-office, migliorando il rapporto diretto con i cittadini e le imprese, abbattendo le attuali forti differenze tra la qualità dei servizi erogati in una parte o in un’altra del Paese.

Anagrafe e Catasto:

La interconnessione tra tutte le reti pubbliche consentirà di dare vita a un indice delle anagrafi, un vero e proprio indice dei cittadini italiani gestito dal Ministero dell’Interno, cui i Comuni parteciperanno nella fase di creazione e per gli aggiornamenti.

Analogamente saranno messe in rete a livello nazionale – e quindi rese disponibili ai singoli Comuni, ai cittadini, ai professionisti – le informazioni relative ai dati catastali, con l’obiettivo di rendere disponibili tutti i dati relativi al territorio e di rendere più agevoli pratiche e verifiche relative alle posizioni Ici.

2. Un progetto territoriale tematico: CultureMap

Mappatura ipermediale della produzione culturale della Liguria per la Rai

Questa seconda parte della relazione descrive un esempio di progetto territoriale tematico, nel quale il sottoscritto ha lavorato come responsabile tecnico-redazionale del multimedia destinato a raccogliere e rendere fruibili le informazioni.

Qui di seguito verranno evidenziate le ricadute sul piano socio-economico che può avere un progetto di valorizzazione promosso da un grande ente pubblico, quale la Rai.

Obiettivo del progetto, condotto nel 1998, era la mappatura su base regionale di eventi culturali-scientifici e di spettacolo non sufficientemente valorizzati dalla TV generalista: si trattava di un'esperienza pilota, condotta sulla Liguria, in quanto territorio non eccessivamente vasto e tuttavia ricco di iniziative culturali.

Tale esperimento ha portato alla valorizzazione delle attività culturali presenti sul territorio italiano da parte di RaiSat, che tuttora dedica ad esse parte del suo sito con informazioni aggiornate.

Criteri di selezione degli eventi

    • Capacità di generare indotto:
        • in senso occupazionale, offrendo opportunità di lavoro o promuovendo nuove attività produttivo-culturali che coinvolgessero nella progettazione e prosecuzione concreta forze giovani (tramite scuole e associazioni) .
        • in senso continuativo-evolutivo, creando occasioni di riproposizione, ampliamento, evoluzione dell’evento stesso in ambiti contigui o addirittura diversi da quello originario.
    • Coinvolgimento economico nell’evento da parte di sponsor e finanziatori privati: un’eventuale copertura Rai sarebbe stata vista come ulteriore garanzia di affidabilità.
    • Coinvolgimento sociale nell’evento da parte di singoli cittadini e gruppi ad-hoc che contribuiscono spesso gratuitamente alla preparazione e gestione dell’evento.
    • Coinvolgimento organizzativo-turistico da parte di Aziende di promozione e Agenzie pubbliche e private, per la diversificazione delle offerte e dei pacchetti di promozione a seconda dei temi trattati e dei target coinvolti.

Criteri metodologici

Si è operato direttamente sul campo, superando la semplice elencazione di eventi rintracciabili su Internet o su pubblicazioni specializzate, per chiedere, invece, ad enti e soggetti preposti alle attività culturali di partecipare in prima persona alla selezione degli eventi stessi.

Così è stato attuato un coinvolgimento istituzionale e professionale di Assessorati alla cultura di Comuni, Province, Apt provinciali e interterritoriali, Regione, Associazioni culturali pubbliche e private, operatori del settore e dell’audiovisual, ecc. ai quali è stato chiesto di compilare col team di ricerca scehde di eventi sui quali essi manifestavano volontà di maggiore investimento, anche economico, secondo criteri di televisività dell'evento prefissati dal team di ricerca.

3. Frammenti di futuro

La relazione si conclude accennando agli aspetti più promettenti, circa lo sviluppo di progetti telematici territoriali, dati dallo sviluppo di tecnologie basate sull'artificial intelligence:

Intelligent information retrieval

Tecnologia in forte sviluppo è quella dei mobile software agents: si tratta di "robot costituiti da solo software", capaci di ricerca, elaborazione e modifica avanzata di informazioni in sistemi distribuiti (es: internet, data base...).

Questioni aperte da tale tecnologia sono la definizione delle logiche di analisi e trasparenza/riservatezza per i territori virtuali e l'individuazione e prevenzione di azioni ostili.

Intelligent multimedia interfaces

Interfacce dotate di funzioni avanzate di interazione con l’utente e di personalizzazione dei contenuti.

Relativamente agli strumenti di democrazia telematica, esse possono rendere ogni cittadino un potenziale analista del territorio, delle istituzioni e delle relative politiche.

Ma tali interfacce possono anche avvalersi di tecniche di analisi del profilo-utente e divenire strumento per la costruzione pilotata della visione della realtà presentata all'utente stesso. Tale questione sarà uno degli aspetti maggiormente critici dell'informazione politica del futuro.

Intelligent environments

Si divulgherà la modellizzazione di ambienti artificiali avanzati per la pianificazione e il controllo del territorio, con la possibilità di creare popolazioni di agenti artificiali per lo studio e la modellizzazione di dinamiche sociali ed economiche.