Seconda Parte

...Torna a French Kiss

Il viaggio riprende, passano i chilometri ed il tempo, per mezzogiorno passato avverto Yvette che stavamo per arrivare: usciamo dall'autostrada e finiamo nella campagna francese, in un panorama che ricorderò giallo, un pò come Menton, per i colori che mi passavano sotto gli occhi delle case e del paesaggio, per quanto il verde un pò brullo di alcune zone dava spazio a radure di verde delle viti, ed ad un cielo che più azzurro non si può.

Mandate Paolo Conte di sfondo, grazie...

Come sempre, quando torno a casa, mi ricordo di cosa ho dimenticato: qualche foto del paesino, della Chiesa, e della zona. Che bellina, ma arrivati nella piazzetta centrale (sembrava di essere in una frazione del mì paesello), non troviamo la via esatta.

Ce n'erano 3 in croce di strade, forse malcontate 10 via, e nonostante tutto siamo riusciti a non capire dov'eravamo...

Mentre io ed Andrea vaghiamo come cercatori d'oro per il borgo, io con i nervi a fior di pelle (erano ormai le ore 13 e l'auto li che aspettava noi) comincio ad agitarmi che non troviamo il fienile, ritorno all'auto ed il Giorp, con la calma di un Inglese, mi indica che la via dove avevamo parcheggiato, era quella che cercavamo.

Sciocchini!

Alchè non riuscendo più a stare in auto come i pellegrini mi metto a camminare lungo la strada, e proprio dopo una leggera curva la vedo.

E' lei è lei, l'hanno messa sulla strada per farcela trovare!

L'occhio non si stacca mentre mi avvicino: subito cade sull minigonne collegate al paraurti dietro, mi ricordano quelle delle F1 degli anni '70 tanto sono basse rispetto al corpo vettura, poi noto il badge, Elford Turbo, lo ripeto nella mia testa una serie infinita di volta, da farlo rieccheggiare come una melodia ipnotica. No questo è delirio...

Quando sono ad una distanza tale da sconfiggere la mia cecità, il dolce diventa acido, e qualche magagna salta fuori: il paraurti posteriore è da verniciare, l'unione dello spoiler posteriore tutto tranne che perfetto e cosi via... Ma vedo Yvette e marito, quindi passo a salutarli.

Dopo le faccende del caso, le giro intorno, e inizio ad analizzarla seriamente. L'auto è ferma da tre anni e si vede, purtroppo, è sporca (poverina) ricoperta da uno strato di polvere, ma Yvette mi fa subito vedere la gomma dell'acqua, ed un pò mi rincuoro.

Almeno fin quando non vedo sulle gomme ed anche sul sedile dietro, una nutrita serie di escargot. A quella visione, mi crollano le braccia.

Povera Rx-7, povera, dove ti hanno lasciata tutta sola????

La carrozzeria è patita, abbastanza, le righette non mancano, i bolli nemmeno, ed in un paio di punti la corrosiano sembra passante. Guardo i paraurti, quello dietro come avevo intravisto è da fare, mi fiondo su quello davanti che è l'Elford originale: argh, ha un paio di crepe, coperte con dello stucco che più che stucco sembra cemento, una cosa indecorosa.

Questo è un duro colpo, lo spoiler anteriore è bellissimo (controllate) e per me è un duro colpo. Avanti popolo verranno momenti migliori!

Controlliamo subito la pressione delle gomme, che è in ordine ringraziando il cielo, quindi nessuna è bucata o altro. A questo punto, prima di fare qualunque cosa, è meglio che la proviamo. Avevamo olio, candele e tutto, ma il signore ci avverte che il tutto avrà 2000km, e visto che l'aveva accesa per tirarla fuori era tardi ormai...

Tantovale rigirare la chiave subito. Gulp.

Do una sbirciata per curiosità al motore, anche qui le ragnatele non mancano, ma le camere sembrano pulite, non ci sono grandi macchie o segni di trafilazioni, e mentre osservo queste cose il Giorp si fionda e con finezza infila un dito nel radiatore (zozzone!). Sia in esso, che nella vaschetta di recupero non c'è residuo oleoso, l'acqua è pulita, controlla l'olio e non è emulsionato ma "bello", e gia io giro con la bottiglia di champagne come un grillo a destra e manca...

Saliamo saliamo!

Passo dalla parte sbagliata della strada, mi avvicino alla portiera (che presenta un pò di ruggine, per gradire), ed apro.

Tumtumtumtumtum... Sono parecchi mesi che aspetto questo momento. Aprendo di qua, la chiave è in prima vista: salta subito all'occhio, può sembrare una scemenza ma a colpo d'occhio, vedere subito la chiave inserita lì a vista è uno di quei dettagli (come l'avviamento a pulsante) che già vogliono dire. Un brividino mi corre lungo la schiena lo ammetto, bello bello mi piace. Tolgo la più grossa, e mi siedo sul sedile, che è un pò patito. Non ricordo di aver guardato se aveva il clima o altro, ricordo che era come l'Azzurra, ciò mi bastava, di aver controllato solo le miglia e la folle.Si, con quella mano sinistra ignorante che non capisce bene dove sia la marcia, come avevo provato con la Robin Hood. E' ancora presto per pretendere che sia abituata, e perdo un pò di tempo a giocare con la corsa del cambio. Giro la chiave, il 12A Turbo parte al primo colpo, l'avvio fa girare il motore logicamente ad un regime un filo più alto del minimo, e sento il maaaaooooooooo del Turbo.E' lui, è lui! Vive, per fortuna! In quell'attimo ho avuto il ricordo del rumore della FC Turbo II. Se non era uguale, poco ci mancava.Il tempo di festeggiare nella mia testa, e l'auto si spegne. Il minimo non regge. Replay.

Riaccendo, con la scusa tengo un pò accelerato, e rimango con l'orecchio tirato. Sale Andrea, è ora di andare.

Butto dentro la prima, la frizione non mi sembra differente della nostre, e parto. Puff! Si spegne. E che palle!

La riaccendo, rifaccio, e stacco più dolcemente: vedo che cala brutalmente di giri il motore, molto strano, cosi per evitare rivado di frizione.

Di nuovo, da capo, ma tutto uguale: alzando il piede dalla frizione, ed anche salento PARECCHIO di giri, l'auto crolla e tende a spegnersi. Palpitazioni, intanto nella mia mente cominciano a passare un miliardo o due di problemi possibili, fino a scemare essenzialmente ad uno solo (naturalmente tragico).

Tipo film di Hollywood, ho un flashback del mio Fratellone che, con un'aura di mistero attorno, mi narra se un rotativo parte lento, non sgomma, vedi che non va ai bassi, è morto.

No no no! Tipo Homer mi vien voglia di prendere a testate il parabrezza, nella mia mente si da per spacciato il motore, riapro la portiera e chiamo il Giorp.

Chiedo di controllare se fuma (anche se essendo da parecchio ferma poteva essere normale), ma nulla. Tutto ok: sbuffata iniziale leggera, poi via.

Un pò rincuorato cerco di non pensarci e partire. Do un occhio alla strada, mi rendo contro che gli specchetti elettrici o non funzionano o non vanno bene per la guida a sinistra, e cosi parto senza specchietti, con il vetro sporco e tutta l'auto lurida. Se Sarkozy ci avesse visto, penso ci avrebbe espulso con i rom...

Parto col pestone, ma tanto lei si avvia piano, e mi immetto in carreggiata. Sboffoncia, strattona, si ingolfa, ed io non l'aiuto cambiando basso per paura sia fretta.

Eccomi di nuovo da lato sbagliato della strada. Su quelle stradine sconosciute poi, fa un certo effetto, manca la riga bianca, non mi piace molto.

Esco dal paesello, mi immetto in un rettilineo leggermente più largo e con un pò di visuale, cosi accelero...

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