French Kiss

"Questo matrimonio non s'ha da fare..."

Dopo l'epopea inglese, con il tempo che è passato, i capelli bianchi spuntati, e la maturità (si spera) nel frattempo acquisita, pensavo che ci saremmo fermati li.La Terza Serie è ormai un capitolo rimandato a tempi migliori: nel Bel Paese vetture valide ed a prezzi umani ultimamente non se ne sono viste, alle terre straniere avevamo detto NO per le complicanze dei suddetti movimenti, e l'unica cosa che si prospettava all'orizzonte acquisti era una calma piatta quanto insofferente al sottoscritto, a cui proprio non si addice. Ma ancora una volta, chi cerca trova.La Prima Serie, da sempre, compete con l'FD nella mia classifica personale delle vetture preferite. E' stata la nostra prima Rx-7, è affidabile, divertente da guidare, bella da vedere, veloce e comoda. Come si fa a non apprezzarla?Il tempo e l'arrivo della Nera, hanno stuzzicato la mia personale voglia di cavalli, lasciando intravedere nel telaio dell'FB, la possibilità di gestire con nonchalance ben più puledri di quanto la versione europea ci proprinava... Cosi dalle informazioni lette sul libro di Long, vengo a conoscenza della GSL-SE americana, praticamente introvabile da noi, e della Elford Turbo europea. O meglio, inglese. Gulp!Bisognerebbe trovarne una....Cosi, nei mesi, sorveglio sorveglio in giro. Dopo qualche anno, ecco un paio di settimane fa imbattermi in un annuncio in Francia. Più o meno diceva cosi: "Vendesi Mazda Rx-7 Elford, guida a destra, ferma da un pò, prezzo..."Cavoli, una Elford relavitamente vicina, a buon prezzo, non ci credo. Nel giro di un nanosecondo, essendo l'annuncio un pò vecchio, mi fiondo a mandare un'email, speranzoso la vettura fosse ancora disponibile.Passa qualche ora di tediante attesa, quando arriva sorpendentemente presto una risposta: l'auto c'è ancora, è disponibile, ma abbisogna di qualche lavoretto di poco conto per marciare. Scatta la conversazione, chiedo delle foto e si crea un quadro nella mia mente quanto mai definitito e cosi riassumibile: bisogna partire. Si, c'è qualcosa da sistemare, un pò di ruggine, ma la vettura è completa, ha il pacchetto estetico completo originale, i badge, e quasi sicuramente è una di quelle uscite dalla concessionaria già cosi e non trasformata successivamente. No no via via via andiamo!

Giro di telefonate, sento immediatamente il Giorp, e gli esplico la situazione in maniera ASSOLUTAMENTE oggettiva e priva da alcun interessamente (si, insomma...).

Naturalmente arriva la risposta che mi aspetto: prepara tutto. Cosi mi piaci, decisi!

Dopo una serie di email,capisco che son da cambiare le pastiglie, le cinghie e poco altro. L'auto è marciante, e mi garantiscono l'arrivo a casa sano.

E' già qualcosa...

Sento Andrea, abbiamo possibilità della targa per il ritorno, ma i tempi sono stretti: Giorp vorrebbe fare tutto in giornata, di domenica, Andrea può solo nel weekend.

Potremmo partire sabato, fermarci la a dormire ed operare in mattina subito, ma la cosa si farebbe lunga.

Si decide per la follia: partenza alle 5 da Asti, arrivo a Laure-Minervois in Francia previsto per le 13, un paio d'ore di recupero, partenza ritorno per le 15, rientro per le 24.

Con le due vetture, naturalmente.

Si spera.

Forse.

Se non stiamo a piedi.

Vabbè. SPERIAMO.

E cosi è stato.

Domenica mattina, i tre moschettieri baldanzosi e carichi di speranze si ritrovano ad Isola d'Asti per le 5, con una vettura carica di pezzi di ricambio vari, che sembravamo il bilico di assistenza tecnica della Ferrari (dei poveri). Meglio un pezzo in più che uno in meno, giustamente.

Il viaggio è lungo, i chilometri 750 circa, ma nonostante tutto il tempo passa abbastanza in fretta. Entrando in Liguria, le Alpi lasciano alle nostre spalle anche il brutto tempo che sembrava volerci accompagnare, ed è già qualcosa.

Come entriamo in Francia, la situazione si fà decisamente interessante: incontriamo un sacco di Porsche, una Ferrari 458 Italia nuova di pacca (e non ancora andata a fuoco...) ed il colpo di scena: vedo un punto blu incalzare da lontano, nemmeno troppo velocemente nello specchietto.

Non me ne curo.

Si avvicina, comincio ad udire un bel rumore, ruoto il collo e dietro la sagoma del concentratissimo Giorp, vedo un profilo incazzato.

Diamine, una R34!

No via non ci credo, una Nissan Skyline GT-R dal vivo, non immaginavo di vederne una!

Passa, a velocità quasi limite, e si allontana nel traffico. Non scompare all'orizzone.

Prendila Giorp, Prendilaaaaaaaaaa!FORZA FORZA tanto non è troppo veloce vaiiiiiiiiiiiiiiii!(a sinistra un'immagine del momento di Davide, gonnella esclusa)Cosi la raggiungiamo, la superiamo, mi spalmo sul finestrino con la bava alla bocca, faccia da ebete e occhi da pescegatto, e saluto tipo Bimbo Gigi filmando il passeggero che ricambia. Queste son soddisfazioni. Avrei voluto saltargli sul cofano tipo Alien e gridare fammi fare un giro! ma ho pensato che l'urto non sarebbe stato salubre ed ho resistito.Suvvia, ora sappiamo quale sarà la prossima ricerca su Pistonheads. Vedo il Giorp preoccupato... mah.Vai alla Seconda ParteVai alla Terza parte

Vai al Finale (finalmente!)