Finale

...Torna alla Seconda Parte

...Torna alla Terza ParteRose e fiori. A Man on the Moon dalla gioia.Le BALLE. Dopo 30secondi di entusiasmo vengo scaraventato al suolo: mentre accelero l'Elford muore, tira a spegnersi come prima.Scalo, son sui 2000giri nuovamente, dò il pestone, ma non vuol saperne di riprendere. NO NO NOOOOO!Non sento turbina, non sento niente. Riprende di colpo, e di colpo stagna come fosse altrove.Cosi per un paio di miglia, fino al fienile. Durante le quali mi passa di tutto per la testa: la portiamo via cosi, la lasciamo qua, stiamo a piedi, cosa costa il carro attrezzi se ci abbandona in Francia, e cosi via.Un incrocio di pensieri folle e delirante, un caos allucinante. Da una parte la corrente del la porto a casa a costo di andare sui gomiti, dall'altra un minimo di decenza, per il rischio non tanto di tornare al mattino dopo (garantito), quanto di non tornare proprio.Mentre decido arriva il colpo di grazia. I freni sono dei veri mattoni, freno ad A per finire a G, e mi ritrovo a Z.No cosi non si può, più che tutto perchè in auto con me ci sarà Andrea, ed un conto è rischiare la propria pellaccia, un conto quella altrui.E' Caporetto. E' sapere di avere perso, e non volerlo ammettere.Ritorno al capezzale con la marmitta tra le gambe, e scendo con i lacrimoni a momenti.

Sorriso triste, spiego tutto ad Yvette. E che non me la sento di tornare a casa cosi. Sul viso di Mr. Yvette vedo della tristezza, penso che avesse visto in noi una certa speranza per quella vettura (mi piace pensarla cosi diciamo), e mi rammarico ancora più. Summit col Giorp, lui non la prova nemmeno perché se no la porta a casa sui gomiti.

Arrendersi e dire NO è di un fastidioso incredibile, ancor più dopo aver fatto 30.  Però la ruggine, le lumachine, i freni....

Via, rimane li. Nell'attesa, concordata con Yvette, di trovare una soluzione. Stavolta l'abbiamo presa sotto gamba, e la domenica non bisognerebbe mai concludere affari, perchè non vanno a buon fine.

Cosi ci congediamo, salutiamo i signori e la Elford. Anche se sporca, l'abbraccio, loro sorridono, io piango.

In realtà le ho detto di aspettarci. Tutta sola, non la lasciamo, promesso.

Ecco, per quanto infantile, come sarebbe dovuto essere il finale.Senza lasciarci le piume logicamente, ma riassumibile nella frase:Sei un folle, folle temerario!Non ti rendi conto di cosa hai rischiato!Ma non è più l'età della scelleratezza purtroppo. Nemmeno quella dei sogni e dei cartoni.I capelli bianchi hanno avuto effetto.A margine, giusto per per la cronaca, il rientro.

Partiti in ritardo sulla tabella di marcia, per le 15.45, arriveremo al confine dopo un paio di tappe ed una coda allucinante, per le 21 circa.

Ad una media oscillante tra i 110 ed i 130 chilometri orari tra l'altro. Fossimo stati anche con la Sette e quei freni, con il traffico che c'era, non so come sarebbe finita.

La cognizione è servita, per una volta, ma più ci allontanavamo, e più il Giorp pensava a come andarla a prendere.

Alla fine ci consoliamo a Riva Ligure con una scofanata di pesce, e riprendiamo la strada verso casa per le 23.30, dove arriveremo, come 3 straccetti, per le 2 quasi.

Ritornerà è il 126, ma quella Elford la da sola non la lasciamo. Probabilmente, a mente fredda, poteva essere la benzina un pò vecchia che doveva essere "rigenerata", oppure il carburatore da ricostruire, o magari bastava farci un pò di strada. Sicuramente ci andava un pò di tempo in più. Per adesso, è un arrivederci.

Sinceramente, come ha detto anche Andrea, è stata una bella giornata nonostante non si sia concluso. Felice di averla provata parzialmente, e sapere che è li che ci aspetta.

L'ultima frase sensata, dico solo che parlava dell'acquisto (si ACQUISTO) di una bisarca. Siamo alla frutta, forse prossimi allo stadio delirio.

Per l'ultima volta Cavalieri, uniamo il nostro cosmo! (cit.) (ultima volta, seee... Per ora, diciamo...).

Asti, 19/09/2010

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