Social media nato nel 2010 per la condivisione di immagini. Inizialmente era possibile postare unicamente foto in un formato 1x1 seguite da una breve descrizione. Come per molti altri social, era (ma lo è ancora) necessario iscriversi e creare un profilo per poter seguire altri utenti, mettere mi piace, commentare e postare contenuti. Grazie al suo impatto e popolarità, Instagram si è continuamente adattato all’evoluzione del contesto online aggiungendo la possibilità di categorizzare i post grazie agli hashtag, una sezione direct per messaggi privati, la possibilità di caricare più foto in un unico post, la funzione stories (post effimeri dalla durata di 24 ore) e l’aggiunta più recente i reel (video di breve durata simili ai video di Tik Tok).
Al giorno d'oggi Instagram viene riconosciuto anche come il regno degli influencer proprio perché è una delle piattaforme dove poter effettuare campagne di marketing e sponsorizzazione di prodotti o servizi efficaci proprio grazie al loro intervento.
Gli adolescenti utilizzano Instagram come luogo di incontro con amici e coetanei dove conoscersi, sperimentarsi, costruire la propria identità e il proprio sé. Tipicamente, le nuove generazioni possiedono almeno due profili. Uno pubblico definito “main” sul quale vengono postate poche foto e storie “formali” che permettono di indentificare e riconoscere la persona. Un secondo (chiamato “finsta” o “profilo spam”) creato per una cerchia più ristretta di amici e sul quale postare foto e storie di diverso tipo e stile sperimentandosi in un ambiente apparentemente più protetto. Il finsta, solitamente, conta meno followers ed è un profilo privato dove in genere si accettano richieste provenienti da persone con le quali già esiste un rapporto di amicizia.