9° incontro

I laghi montani, specchi dei cambiamenti globali

Michela Rogora & Andrea Lami - Istituto di Ricerca sulle Acque, CNR

email: andrea.lami@cnr.it; michela.rogora@irsa.cnr.it

Riassunto

Assodato che il cambiamento climatico è in corso, e che le aree montane sono tra le aree geografiche più sensibili, molte sono ancora le incertezze sulla risposta da parte degli ecosistemi, in particolare quelli acquatici. Questi ambienti, come emerso sia dall’analisi delle serie storiche di dati, sia da indagini paleolimnologiche, mostrano risposte al cambiamento climatico più complesse e diversificate rispetto a quelle degli ambienti terrestri. I meccanismi di reazione, infatti, sono spesso non lineari e non attribuibili a una semplice relazione causa-effetto.

Nel seminario si discuteranno esempi o casi di studio che mettono in evidenza come le comunità che vivono negli ambienti acquatici d’alta quota abbiano strutture e caratteristiche peculiari e come queste strutture siano influenzate e rispondano agli impatti dei cambiamenti climatici. Si mostreranno inoltre esempi di come le caratteristiche di questi habitat, ad esempio il chimismo delle acque o i livelli dei nutrienti, stiano già variando in risposta ad una serie di fattori quali l’aumento di temperatura, la diminuzione della copertura di neve al suolo o la degradazione della criosfera.

Per valutare in modo appropriato quale sarà l’evoluzione di questi fragili ecosistemi nel prossimo futuro è necessario aumentarne la conoscenza sia spaziale che temporale, in modo da poter discriminare il contributo tra fattori locali o globali e tra fattori antropici o naturali. In questo contesto gli ambienti acquatici delle Terre Alte possono dare un contributo significativo alla comprensione degli impatti dei cambiamenti climatici.

Presentazione

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