Per molti ragazzini come me quel mese ha segnato qualcosa, saranno stati i 15 giorni senza scuola, le bufere continue, il freddo pungente, ma se ad ogni ragazzo inferiore ai 20 anni chiedi quale sia stata la più bella nevicata che ha vissuto ti risponderà:"Quella volta, forse a febbraio, che non andai a scuola per 2 settimane di fila".
Comunque direi di analizzare quello che è stato l'evento più nevoso e freddo in Italia dal gennaio 1985 e qui sull'Appennino umbro secondo solo al gennaio 2005 per neve caduta. Tutto inizia la terza decade di gennaio, quando iniziano ad arrivare i primi sbuffi da est, che riescono anche a portare la prima nevicatina bagnata sulla dorsale il 25.
Il 30 gennaio la situazione è la seguente: una goccia fredda sta per tuffarsi nel Mediterraneo da nord-ovest mentre ad est si affaccia il gelo. In tutto questo una depressione proveniente dal Nord Africa attira le due masse d'aria verso l'Italia e sarà proprio questo che darà l'inizio a tutto.
L'unione delle tre masse d'aria crea inizialmente una depressione sul Mar Ligure che apporta dapprima delle nevicate non troppo forti né abbondanti al nord. Inizia a discendere il Tirreno equi a Gualdo, dopo un momento di neve la sera del 31, la mattina dell'1 febbraio piove con +3° circa e nevica solo sopra i 700 m, cosa che più o meno accade anche nel nocerino. Nevica invece da Osteria del Gatto a Scheggia, con una decina di centimetri già presenti a Fossato alto. A Gualdo in tarda mattinata gira però a neve e fino all'8, quando termineranno temporaneamente le precipitazioni, non ce ne sarà più per nessuno. La sera del 1° febbraio gli accumuli sono questi: 5-15 cm su tutto il comprensorio gualdese, qualcosa in più nel nocerino, 50 cm a Fossato alto e 25 ad Osteria, 40 cm a Costacciaro e Sigillo, mentre si sfiora il mezzo metro anche a Scheggia.
I giorni successivi vedono la depressione mediterranea gironzolare tra Sardegna e Sicilia, nella posizione ideale per la neve nelle nostre zone, infatti sono due giorni di bufera continua, ovviamente alternata a brevissime pause, tipiche del nostro stau. La situazione è che la mattina del 4 febbraio tra Scheggia e Fossato il manto nevoso arriva ad 1-1,2 metri, mentre tra Gualdo e Nocera "solo" 70-90 cm, spazzati via dalla bora che arriva anche a 80 km/h. Il 4 febbraio un altro nucleo gelido si butta nel Mediterraneo approfondendo la depressione e rincarando la dose di precipitazioni sulla dorsale. Ecco la situazione quel giorno:
La mattina del 5 febbraio vi è una pausa precipitativa di circa 4 ore, ma dalle 9 ricomincia a nevicare dovunque con temperature mai superiori ai -4,5°, insomma la situazione è assolutamente inusuale anche per zone abituate a nevicate molto abbondanti. Dopo una giornata di stau debole e continuo (accumuli di 5-10 cm di neve fresca su tutta la dorsale), il 7 ricomincia un nuovo peggioramento grazie alla risalita dal Nord Africa di un minimo di bassa pressione estremamente chiuso e che causa bufere molto intense, soprattutto a livello di vento, lungo tutto il tratto appenninico. Vengono registrate raffiche fino a 100 km/h e la neve è a fiocchi piccoli e sottili. Dove la accumula il vento si formano cumuli alti più di 4 m, specialmente nei vicoli più riparati e questo crea disagi a raggiungere molte case dove vivono anche persone anziane. In altri punti rimangono solo 10-15 cm di neve ghiacciata perché tutto ciò che si posa viene spazzato dalla fortissima bora.
Ma il bello deve ancora venire. Dopo un miglioramento tra l'8 ed il 9 febbraio, in cui la temperatura torna sopra lo 0 dopo ben 7 giorni la notte tra il 9 ed il 10 si scatena una nuova, intensissima, bufera che stavolta colpisce quasi tutta la regione indistintamente. Sulla dorsale continuano buferette alternate a pause per tutta la giornata, poi, dalla sera, arriva quella che sarà la nevicata più intensa su tutta l'Umbria almeno dal 1996. Nelle nostre zone ovviamente nevica a bufera, ma il vento più debole permette l'accumulo anche su alberi e tetti, raschiati in precedenza dal vento. Alla fine l'11 sarà l'ultima vera giornata di neve continua , dato che i successivi 4-5 giorni saranno gelidi (a Palazzo Mancinelli -10,6° di minima il 15 febbraio) ma quasi senza altra neve. Ecco la sinottica di quella magnifica giornata:
I giorni successivi vedranno alcune altre buferette ma l'accumulo praticamente non crescerà più. Alla fine cadranno: 100-150 cm su tutto il gualdese-nocerino, oltre 2 m a Fossato alto e 2-2,5 m a Scheggia, mentre 1,5-1,6 m circa tra Sigillo e Costacciaro. La nevicata in questo ventennio sarà seconda a quella de 2005 (180 cm a Gualdo e 2,5 m a Fossato), ma la temperatura durante la nevicata (fino a -7° a Fossato e -6,5° a Gualdo) sarà la più bassa almeno dal 1985.