I WEISS (Word-embeddings Italian Semantic Spaces) sono degli spazi semantici per l'italiano indotti da informazioni testuali per mezzo dell'approccio word2vec (Mikolov et al., 2013). Per mezzo dell'interfaccia SNAUT (Mandera et al., 2017) è possibile interrogare i WEISS al fine di ottenere automaticamente stime di associazione di significato tra coppie di parole, set di vicini semantici per parole target, predizioni di relazioni analogiche. Maggiori informazioni riguardo i modelli disponibili e la loro validazione si possono trovare in Marelli (2017).
Condiviso da Marco Marelli.
In linea con la visione esperienziale della rappresentazione semantica, le norme semantiche per parole italiane sono state derivate da compiti di produzione di concetti (date le categorie) e caratteristiche (dati i concetti). Inoltre, sono stati derivati i rating di familiarità e tipicalità e alcune misure lessicali, come la frequenza della parola. Maggiori informazioni sono disponibili in Montefinese et al. (2012).
Condiviso da Maria Montefinese e Ettore Ambrosini.
Il database è costituito da quattro file excel e quattro file txt con la descrizione delle variabili.
1. C-C_pairs include misure derivate dal compito di produzione del concetto: database C-C pairs - descrizione C-C pairs
2. Concepts include informazioni sui concetti individuali derivate dal compito di produzione delle caratteristiche e dai rating e altre misure lessicali: database Concepts - descrizione Concepts
3. C-F_Pairs include informazioni sulle coppie concetto-caratteristica derivate dal compito di produzione delle caratteristiche: database C-F pairs - descrizione C-F pairs
4. Distance_Matrix include la matrici di distanza semantica tra coppie di concetti derivate dal compito di produzione delle caratteristiche: database Distance Matrix - descrizione Distance Matrix
In linea con la visione dimensionale dello spazio affettivo, le norme affettive per parole italiane sono state derivate chiedendo a un campione di giovani partecipanti sani di valutare la valenza, l’arousal e la dominanza delle 1121 parole. Inoltre, sono stati derivati i rating di familiarità, immaginabilità e concretezza e alcune misure lessicali.
Condiviso da Maria Montefinese e Ettore Ambrosini.
Nell’articolo corrispondente Montefinese et al. (2013) si trova la descrizione approfondita delle variabili presenti nel database.
Nel foglio excel include tre fogli corrispondenti alle istruzioni del compito, la descrizione del database, e il database. Maggiori informazioni sono disponibili in Fairfield et al. (2017)
WOP (Words Of Pain) è un database di 512 parole italiane associate al dolore (sia fisico che sociale) utile per lo studio del linguaggio, del dolore e della valenza negativa. Fornisce rating psicolinguistici (familiarità, età di acquisizione, immaginabilità, concretezza, disponibilità di contesto) ed emozionali (valenza, arousal), oltre al grado di associazione della parola al contesto semantico del dolore e all'intensità e spiacevolezza del dolore veicolato. WOP è stato sviluppato da Eleonora Borelli (UniMoRe) in collaborazione con Davide Crepaldi (SISSA), Carlo A. Porro e Cristina Cacciari (UniMoRe). Maggiori informazioni sono disponibili in Borrelli et al. (2018).
Condiviso da Eleonora Borrelli.