26. da Certosa di Pavia
a Milano
Comuni attraversati: Certosa di Pavia, Giussago, Casarile, Binasco, Zibido San Giacomo, Rozzano.
Difficoltà: **
L'ultima tappa del Sentiero di Leonardo offre l'occasione di visitare un monumento che merita di essere esplorato almeno una volta nella vita: la Certosa di Pavia.
Il primo progetto della Certosa di Pavia, a pianta a croce latina, portò la firma di Bernardo da Venezia, lo stesso architetto del Duomo di Milano. Medesimo era anche il committente, Gian Galeazzo Visconti. La posa della prima pietra nel 1396, quella dell'ultima quasi due secoli dopo. Il conte non vedrà mai realizzata la sua creatura: egli morì nel 1402 ed è sepolto proprio al suo interno. Sin dalle prime fasi di vita della Certosa di Pavia, il monastero ospitò monaci dediti alla preghiera e al lavoro. Dopo Certosini, Cistercensi e Carmelitani, oggi sono ancora i cistercensi a occuparsi della gestione del complesso, delle visite guidate, della vendita di prodotti tipici e di articoli sacri.
Un vestibolo di stampo rinascimentale conduce alla chiesa, a tre navate corredate da abside e transetto. Tra le bellissime opere d'arte della Certosa di Pavia, affreschi e sculture realizzati dal Bergognone e dal Mantegazza e subito individuabili al primo sguardo. Bellissima pure la facciata, iniziata dal Solari e completata dal Briosco, l'autore del portale. Di chiara matrice gotica, la parte superiore della stessa non è stata mai completata ed è riccamente decorata dalla mano di Cristoforo Lombardo. A completare il complesso, ben due chiostri.
La Certosa di Pavia è un vero concentrato di dipinti, affreschi e decorazioni magnifiche. Da vedere il polittico del Perugino, le splendide figure alle pareti del Guercino, di Giovan Battista Carlone, del Bergognone e di Macrino d'Alba. Splendido è il trittico degli Embriachi, in avorio, firmato da Baldassarre di Simone di Aliotto. Nel presbiterio si possono ammirare gli affreschi del Crespi e del Cerano, così come nel transetto, dove è collocata la tomba di Gian Galeazzo.
Nella Certosa sono conservate anche le tombe di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este. L'uomo che portò a Milano Leonardo da Vinci, difatti, riposa qui per sempre insieme alla sua consorte. Fosse anche solo per questo motivo, il legame tra la memoria di Leonardo e questo monumento (che egli sicuramente visitò, nei suoi viaggi da Milano a Pavia) appare dunque più che mai stretto e indissolubile.