Bonifico parlante, qual è la differenza con il bonifico ordinario?
Bonifico parlante, qual è la differenza con il bonifico ordinario? Gli elementi distintivi stanno nelle informazioni di cui si necessita per effettuarli: nel primo caso sono più dettagliate, nel secondo è più sintetiche.
Un altro fattore che li distingue è sicuramente anche con cui vengono utilizzati: il bonifico parlante apre le porte a una serie di agevolazioni e detrazioni fiscali, come l’ecobonus o il credito di imposta per le ristrutturazioni edilizie.
In altre parole, per l’Agenzia delle Entrate rappresenta la prova di aver effettuato la spesa nelle modalità indicate dalle norme di riferimento.
Ecco cosa è specificato all’articolo 6, comma 1, lettera e) del Decreto Requisiti:
e) salvo l’importo del corrispettivo oggetto di sconto in fattura o cessione del credito di cui all’art. 121, comma 1, del Decreto Rilancio, effettuare il pagamento delle spese sostenute per l’esecuzione degli interventi mediante bonifico bancario o postale dal quale risultino il numero e la data della fattura, la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Tale condizione è richiesta per i soggetti di cui all’art. 4, comma 1, lettera a).
E compilare correttamente tutti questi campi – le banche hanno già modelli pronti proprio per effettuare i pagamenti per usufruire delle detrazioni fiscali previste per i bonus casa – è importante per non avere problemi quando si presenteranno tutti i documenti per l’Ecobonus 110% all’Agenzia delle Entrate.
Redigere un Attestato di Prestazione Energetica
Per redigere un attestato di prestazione energetica è necessario un sopralluogo da parte di un tecnico che svolge una serie di indagini per accertare le caratteristiche strutturali dell’immobile, tenendo conto di parametri quali la caldaia, la presenza di impianti in grado di produrre energia e la qualità degli infissi tra gli altri.
Tramite appositi software, l’analisi energetica dell’immobile permette inoltre di valutare le caratteristiche delle murature e quelle geometriche dell’edificio, il sistema di raffreddamento e riscaldamento degli ambienti presenti, il tipo di impianto in uso e gli eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile.
Una volta eseguiti e completati i calcoli, il certificatore compila un documento rilasciando l’attestato di prestazione energetica in cui sono riassunte tutte le caratteristiche energetiche dell’immobile. L’APE va conservato dal proprietario insieme al resto della documentazione relativa all’immobile, mentre una copia elettronica viene inviata dal certificatore al registro informatico regionale.
A certificare l’APE deve essere un soggetto accreditato, secondo il DPR n.75 del 16 aprile 2013, con competenze in materia di efficienza energetica applicata agli edifici. Il certificatore energetico è un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti, con responsabilità civili e penali nell’esercizio della sua professione. L’attestato di prestazione energetica da lui rilasciato ha una validità massima di 10 anni, per mantenerla bisogna però garantire i controlli periodici della caldaia previsti dalla legge.
Superbonus 110% proroga al 2023: escluse villette unifamiliari
Notizia del 19 ottobre 2021 - sara effettivamente cosi?
Proroga del Superbonus al 2023 (villette escluse), esclusa la proroga del bonus facciate al 90%
Si profila una proroga al 2023 del Superbonus, ma limitata ai condomini e Iacp (sarebbero escluse le villette unifamiliari). Tra gli altri bonus edilizi sarebbero confermati per il 2022 il credito d’imposta al 50% e quello al 65%, mentre al momento resta esclusa la proroga del bonus al 90% per il rifacimento delle facciate.
Capienza Fiscale Superbonus
IN CHE CONSISTE L'AGEVOLAZIONE PREVISTA CON IL SUPERBONUS 110?
“L’agevolazione consiste in una detrazione dall’imposta lorda pari al 110 per cento della spesa sostenuta, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo, ed è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua; pertanto, la quota annuale della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda di ciascun anno non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta lorda dei periodi d’imposta successivi, né essere chiesta a rimborso.”
PDC LA POMPA DI CALORE
Schema di funzionamento di una pompa di calore
Fonte: European Heat Pump Association https://www.ehpa.org/
In una prima fase il fluido allo stato di vapore viene compresso (e aumentano sia la sua pressione che la temperatura) dal compressore.
Il vapore così compresso, nella seconda fase, condensa nel primo scambiatore di calore fino a diventare completamente liquido, cedendo calore all’esterno (quindi o riscaldando l’ambiente per una funzione di riscaldamento o smaltendo il calore nell’ambiente esterno per una funzione di raffrescamento).
Nella terza fase la valvola di laminazione consente al liquido di diminuire la propria pressione, iniziando a evaporare nuovamente.
La quarta e ultima fase si verifica nel secondo scambiatore di calore, nel quale il fluido evapora del tutto prelevando calore dall’esterno (ambiente esterno in caso di riscaldamento, ambiente interno in caso di raffrescamento).
Questo ciclo è invertibile, di conseguenza la pompa di calore è una macchina che naturalmente si presta a un utilizzo continuo durante tutto l’anno essendo capace sia di riscaldare che di raffrescare un ambiente.
Batteria si o Batteria no?
IMPIANTI FOTOVOLTAICI CON ACCUMULO
La scelta delle batterie per il tuo impianto fotovoltaico dipende molto dal consumo energetico delle abitazioni e dalle dimensioni dell’impianto stesso.
Supponiamo ad esempio di avere un impianto residenziale di autoconsumo composto da 12 pannelli da 400Wp, per un totale di 4.8 kWp. In questo caso, sarebbe opportuno installare una batteria con 10KWh. Se, invece, si installano 20 pannelli da 400Wp (per un totale di 8KWp) sul tetto di casa, una batteria da 15 kWh sarebbe più consona.
Considerando i tempi di rientro dell’investimento, un impianto fotovoltaico da 3,5 kWh con una batteria da 7 kWh ha un rendimento del 20-25% l’anno che consente un rientro dell'investimento tra i 7 e 10 anni.
Una batteria da 10 kWh si aggira intorno ai 10000-15000 euro, mentre un accumulatore da 15kW può raggiungere i 18000 euro.
Per scegliere la batteria che meglio si adatta alle nostre esigenze è importante considerare le 3 principali caratteristiche:
Capacità – quanta energia elettrica è in grado di accumulare ed erogare [kWh];
Potenza – velocità con cui la batteria riesce ad immagazzinare o rilasciare l’energia;
Garanzia sul numero di cicli – il numero cicli minimo per i quali la batteria rimane nelle condizioni specificate dal costruttore.
SAVE THE PLANET
BLA BLA BLA
Perché, fino ad ora, siamo stati abituati a pensare al nostro Pianeta come ad un conto in banca, senza fondo, da cui prelevare tutto ciò che occorre per soddisfare le esigenze di tutti. Per molti anni, abbiamo avuto le mani bucate, sottraendo senza limiti le risorse naturali e senza preoccuparci di ciò che sarebbe rimasto alle generazioni future. Ma la Terra è in grado di produrre un numero limitato di risorse e di assorbire solo in parte i nostri gas inquinanti.
Ogni anno gli scienziati fanno un “estratto conto” del pianeta: un bilancio in cui si calcolano le “spese”, cioè tutte le risorse che gli abitanti della Terra consumano e che occorrono per assorbire i rifiuti o le emissioni prodotti, e le “entrate” ovvero la capacità degli ecosistemi di far fronte alle nostre richieste. Questo bilancio è sempre negativo: esauriamo sempre più del dovuto e sempre prima rispetto allo scadere dell’anno solare. La cattiva notizia è che il bilancio potrebbe peggiorare.
Quella buona, è che siamo ancora in tempo per diventare parsimoniosi risparmiatori delle risorse terrestri.
E TU SEI UN BLABLABLA?
Superbonus 110% proroga al 2023
Che cos'è e chi ne ha diritto: tutte le scadenze.
Il Superbonus 110 è stato prorogato, secondo quanto previsto dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 (NADEF) esaminata dal Consiglio dei Ministri, che diverrà "vangelo" attraverso la conferma nella Legge di Bilancio 2022.
A oggi (salvo ulteriori novità) il Superbonus "scade" nel 2022. In particolare, il 30 giugno 2022 c’è il termine per gli edifici unifamiliari (per lavori effettuati da persone fisiche, onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale) e dello sconto in fattura/cessione del credito per tutto il 2022; sempre nella stessa data rientra il termine da rispettare per chi beneficia del bonus per apportare interventi edilizi su un edificio di proprietà con massimo quattro unità immobiliari.
Aumenti in bolletta
Perché pago sempre di più?
Le variazioni delle condizioni economiche di luce e gas sono influenzate da diversi fattori, come i costi di approvvigionamento della materia prima, la spesa per gli oneri di sistema e le tariffe di trasporto e gestione del contatore. Se questi fattori mutano, tali cambiamenti possono ripercuotersi su tutti i clienti del mercato dell’energia, sia che godano delle condizioni di maggior tutela sia che abbiano scelto il mercato libero.
È l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che ha il compito, ogni trimestre, di annunciare le variazioni delle condizioni economiche per i clienti del mercato tutelato.
Per una famiglia tipo in regime di maggior tutela, l’incremento per il quarto trimestre 2021 è del 29,8% per l’energia elettrica e del 14,4% per quella del gas, calcolato come differenza tra i valori del III° e del IV° trimestre ARERA basati sulla spesa annua complessiva (incluse le imposte) di un cliente tipo domestico1. Una tendenza in crescita già verificatasi nel terzo trimestre 2021, che aveva portato un aumento delle bollette del +9,9% per l’elettricità e più del +15,3% per quella del gas rispetto al trimestre precedente.
La causa degli aumenti di questi ultimi mesi è sempre la stessa: il rincaro dei costi delle principali materie prime energetiche.
Il CANONE RAI NON SARÀ PIÙ IN BOLLETTA
Secondo l'accordo siglato con Bruxelles, l'approvazione in Cdm dovrà avvenire entro luglio 2021, ma per la sua adozione definitiva c'è tempo fino a dicembre 2022.
A gennaio 2023 terminerà il mercato tutelato.
Le condizioni economiche sono concordate tra le parti e scelte dal fornitore nell'ambito della libera concorrenza;
Ne fanno parte tutti i clienti che hanno già lasciato il Servizio di Maggior Tutela, che scomparirà del tutto a gennaio 2023;
Puoi scegliere il fornitore più conveniente confrontando il prezzo di ciascuna offerta.
I Portland Mavericks, estremamente popolari, unici e amanti del divertimento, sono stati una squadra indipendente della Northwest League of Professional Baseball dal 1973 al 1977.
Bing, l'allenatore, credeva che tutti meritassero la possibilità di giocare e realizzare il loro sogno, e le prove aperte erano una tradizione annuale.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, significa rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.