Plugged vs Unplugged

Esempio di lavoro plugged (ovvero nativamente elettronico, immesso e lavorato in piattaforma):

Esempio di lavoro unplugged (ovvero prima composto a mano su carta, poi digitalizzato e infine caricato su piattaforma):

Mettendo insieme le cose e caricandolo in piattaforma si ottiene una presentazione di impatto, assolutamente equivalente a una plugged.

Qualche raccomandazione per i lavori fatti su carta (unplugged):

1. Usare un foglio di quadernone, suddividendolo in due parti. Ogni parte sarà una diapositiva (quindi da un foglio di quadernone si otterranno due diapositive)
2. Numerare, alla fine, ogni diapositiva a penna, in basso a destra
3. Come per le presentazioni occorre essere equilibrati, ovvero gestire il rapporto scritto (possibilmente in stampatello grande, per motivi di leggibilità) / immagini (disegnate o ritagliate e incollate). Mai troppa densità di scritto in una diapositiva!
4. La diapositiva deve, come nel suo omologo digitale, raccontare in sintesi! Mai dettagliare lo scritto: chi sente tende a perdere il filo della presentazione per tentare di leggere
5. Regola aurea: permettere ai ragazzi di sbagliare e incoraggiare sempre quanto fatto. Ricordare sempre che stanno creando, non semplicemente leggendo un libro di testo cercando di memorizzare.
6. Digitalizzare la presentazione su carta con l'aiuto di uno smartphone, immettere (a cura dell'insegnante o di ragazzi predisposti all'aiuto) le foto prese in una presentazione nuova. Si raccomanda di scattare foto a risoluzione intorno al FullHD (1920x1080 pixel) o giù di lì, in quanto le foto vanno caricate tutte in piattaforma e, normalmente, quest'operazione diventa assai lunga se le foto sono alla massima risoluzione (es. 3840x2512 pixel).

Qualche raccomandazione per i lavori fatti in digitale (plugged):

1. Usare un foglio di quadernone, suddividendolo in due parti. Ogni parte sarà una diapositiva (quindi da un foglio di quadernone si otterranno due diapositive)
2. Numerare, alla fine, ogni diapositiva a penna, in basso a destra
3. Come per le presentazioni occorre essere equilibrati, ovvero gestire il rapporto scritto (possibilmente in stampatello grande, per motivi di leggibilità) / immagini (disegnate o ritagliate e incollate). Mai troppa densità di scritto in una diapositiva!
4. La diapositiva deve, come nel suo omologo digitale, raccontare in sintesi! Mai dettagliare lo scritto: chi sente tende a perdere il filo della presentazione per tentare di leggere
5. Regola aurea: permettere ai ragazzi di sbagliare e incoraggiare sempre quanto fatto. Ricordare sempre che stanno creando, non semplicemente leggendo un libro di testo cercando di memorizzare.