Foreste Casentinesi_
2sA, 3sC, 3D
(29/30 aprile, 2025)
(29/30 aprile, 2025)
Camminare nei boschi, tra sentieri pieni di verde, rocce e panorami che sembravano usciti da un libro, è stato un punto forte di questa gita (Ilaria)
Credo fortemente che questa sia stata una delle gite più belle che io abbia mai fatto. (....) Sicuramente non mi dimenticherò di questi istanti che apparentemente possono non significare molto, ma che in realtà significano tanto proprio per il percorso scolastico che non comprende solo lo studio delle materie, ma anche imparare a relazionarsi, a mettersi in gioco, e credo che questa gita possa essere stata un insegnamento. (Alessandro)
È stato molto rilassante essere immerso nella natura insieme alla mia classe, perché mi sentivo come se fossi a casa. Sembrava di essere dentro ad una favola grazie ai boschi, che sembrava non finissero mai....
L’uscita notturna ha aggiunto quel pizzico di adrenalina….. (Ettore)
Già dalla prima passeggiata, sono rimasta innamorata di quelle bellissime foreste, e sto già organizzando una gita con la mia famiglia per tornarci. (....)
Durante la passeggiata notturna, quando abbiamo richiamato i lupi, ammetto che se non fossimo stati un grande gruppo sarei rimasta terrorizzata, e anche così la paura c'era…..(Anita)
La nostra gita nelle Foreste Casentinesi è stata più di un’escursione: è stata un viaggio dentro la natura e dentro di noi. Camminare tra alberi altissimi, respirare l’aria pulita, ascoltare i suoni del bosco ci ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande, più antico, più vivo. In quei silenzi verdi si trova un equilibrio raro, che calma la mente e apre il cuore. (Iacopo)
...Arrivare poi al Santuario della Verna è stato come toccare un’altra dimensione: un luogo sospeso, essenziale, profondamente spirituale. La pietra nuda, il silenzio, il vento tra i faggi… tutto invita al raccoglimento, alla riflessione.......Lì si sente forte la presenza di San Francesco, non come figura distante, ma come uomo che ha scelto la semplicità e il legame profondo con la natura..... (Iacopo)
. ....Camminare nei luoghi che lui ha amato e abitato ci ha lasciato un’emozione difficile da spiegare. Inoltre mi hanno colpito anche le forme d’arte che ci sono nel santuario come per esempio nella chiesa, piccola ma piena di dettagli meravigliosi.....Un’esperienza che ci ha fatto bene. (Iacopo)
....In certi tratti si parlava e si scherzava, ci si lanciava l’acqua addosso e si faceva gli equilibristi sui massi vicino ad una cascata; in altri ci si lasciava andare al silenzio, ci si guardava intorno e si ammirava, si rideva con le guide che ci davano soprannomi strani per ricordare chi eravamo o si guardava affascinati una grotta naturale. Non serviva dire troppo: bastava esserci, con gli altri e con sé stessi. (Ilaria)
....E poi l’escursione notturna. Lì la natura ha preso il sopravvento. La luce delle torce che si muoveva tra gli alberi e si spegneva per ammirare le stelle, il rumore dei passi che cessava quando si provavano a sentire i richiami per i lupi ed un eventuale risposta, il cielo sopra di noi nero non da far paura ma da meravigliarsi: tutto sembrava più vivo, più vero. Un’esperienza intensa, quasi intima, difficile da spiegare a chi non c’era. È stata bella, è stata apprezzata, è stata profonda ma anche divertente. (Ilaria)
Stare in compagnia e poter vedere il lato umano anche di figure che solitamente percepiamo come distaccate, come i professori, penso sia qualcosa di impagabile....(Giacomo)
. ..Anche una cosa semplice, come una partitella di calcio con la classe, in questi casi diventa memorabile, perché è un momento di gioia autentica, soprattutto in un contesto ambientale come quello in cui ci siamo trovati e con un gruppo come la nostra classe, che con il passare del tempo diventa sempre più unita e speciale. (Giacomo)
....Tutta l'esperienza è stata bellissima dalle passeggiate, che erano faticose ma non esagerate, alle ore in bus che abbiamo riempito con musica e risate. ......Il santuario era meraviglioso così come le terracotte robbiane al suo interno…
Forse il momento più bello è stato però l'incontro col prete (Don Luigi Verdi) il cui discorso mi ha veramente colpito, questo suo messaggio di godersi la vita ci viene spesso ripetuto, ma non mi ha mai toccato più di così. (Anita)
Don Luigi Verdi ha fatto un discorso importantissimo ed è rimasto scolpito all’interno dei cuori di tutti i presenti. Nessuna predica, ma un dialogo profondo con il nostro “io” interiore. Ha toccato temi come la fragilità, il bisogno di sentirsi accolti, la libertà di essere sé stessi senza paura.(....)
È stata una gita che non si può raccontare solo con un programma, con la voce o con delle foto. Perché quello che vale di più sono le sensazioni, le parole non dette, gli sguardi, il sentirsi parte di qualcosa. E tutto questo, insieme, ha fatto la differenza. (Ilaria)
A livello umano penso sia stata una delle gite più belle e positive che abbia mai fatto, dove i ragazzi, i professori, le guide e la natura sì sono relazionate alla perfezione.
Credo che nella vita le persone debbano fare sempre quello che le fa stare bene, sperimentare e provare esperienze nuove cercando sempre la felicità nelle grandi e piccole cose; se da grande dovessi mai pensare a quali momenti mi hanno fatto stare bene nei periodi più difficili sicuramente la gita di seconda superiore nel Casentino sarà una di queste... (Gabriele)