Un mare di fiori...di Posidonia

Quando si ritrova un tesoro di biodiversità proprio sotto il "Club": una splendida sorpresa all'Isola d'Elba

TESTO a cura di ELISA POSSENTI - Centro Bio Fipsas Bioasis G. Coletti e Circolo Subacquei Teseo Tesei

FOTO&VIDEO @Massimiliano Carducci, Leonardo Ricci, Elisa Possenti, Fabrizio Prediletto

FONTI: Sito istituzionale di Ispra, Arpat, IUCN

La nostra isola non smette mai di stupire: quest'anno a metà ottobre circa ha deciso di regalarci (è proprio il caso di dire) un “mare di fiori” sommerso, ovvero la fioritura di Posidonia oceanica, vera e propria pianta sottomarina (spesso erroneamente chiamata alga), dalle foglie lunghe e nastriformi, che arriva sulla spiaggia quando ci sono le mareggiate. Questo avvenimento si verifica infatti quando la pianta si riproduce sessualmente - produce fiori e frutti – in settembre/ottobre per le praterie più superficiali, mentre i frutti maturano verso marzo/aprile (le praterie più profonde ritardano di un paio di mesi). I fiori ermafroditi (possiedono sia la parte femminile che maschile) sono riuniti in tipiche infiorescenze verdi a forma di spiga e i frutti detti “olive di mare” si staccano e galleggiano sull'acqua fino al La nostra isola non smette mai di stupire: quest'anno a metà ottobre circa ha deciso di regalarci (è proprio il caso di dire) un “mare di fiori” sommerso, ovvero la fioritura di Posidonia oceanica, vera e propria pianta sottomarina (spesso erroneamente chiamata alga), dalle foglie lunghe e nastriformi, che arriva sulla spiaggia quando ci sono le mareggiate. Questo avvenimento si verifica infatti quando la pianta si riproduce sessualmente - produce fiori e frutti – in settembre/ottobre per le praterie più superficiali, mentre i frutti maturano verso marzo/aprile (le praterie più profonde ritardano di un paio di mesi). I fiori ermafroditi (possiedono sia la parte femminile che maschile) sono riuniti in tipiche infiorescenze verdi a forma di spiga e i frutti detti “olive di mare” si staccano e galleggiano sull'acqua fino al momento in cui cadono sul fondo, rilasciando il seme che darà vita a una nuova piantina, sempre che trovi "terreno fertile". Il fatto che tale fenomeno non si ripeta ogni anno (il più recente all’Elba nel 2018) lo rende ancora più singolare. 

La Posidonia oceanica con le sue foglie lunghe fino a un metro forma estese praterie sottomarine, andando a costituire un importante indicatore dello stato di salute del nostro mare, poiché fornisce una grande quantità di ossigeno (fino a 20 litri al giorno per mq di prateria) e assorbe anidride carbonica regolando l’acidità del mare, ma non solo: con i suoi rizomi (simili a radici), che si accrescono sia in senso verticale che orizzontale e le sue lunghe foglie, stabilizza il fondo sabbioso e attenua il moto ondoso, proteggendo le spiagge dall’erosione grazie anche alle foglie morte che si accumulano sugli arenili. La crescita della pianta non è limitata alla sola fioritura, infatti la Posidonia estende il suo areale attraverso una riproduzione non sessuata detta stolonizzazione, in cui alcuni rizomi terminali si staccano dalla pianta e vengono trasportati dalla corrente in nuovi ambienti dove formeranno altre praterie. In occasione di tale evento, noi del gruppo subacquei del Bioasis/Teseo Tesei, pieni di entusiasmo, abbiamo deciso di immergerci dalla spiaggia delle Ghiaie davanti un'ampia prateria di Posidonia coinvolgendo anche gli allievi, che stanno concludendo il loro corso sub, per un'immersione un po' diversa dal solito e stimolarli all’osservazione biologica e al rispetto del mare. Tutti attrezzati con fotocamere ci siamo immersi e fin dai primi metri abbiamo subito trovato i fiori della Posidonia con gli allievi soddisfatti che scattavano foto a raffica. È doveroso ricordare che questa pianta è molto sensibile ai cambiamenti climatici e quindi ai disturbi di origine antropica come l’aumento della sedimentazione, gli ancoraggi, la pesca a strascico, l’inquinamento, l’introduzione di specie alloctone, ecc… tanto che da essere inserita tra le specie protette.

Lo spettacolo che la natura ci regale, anche se a volte è nascosto e non facilmente osservabile, sia da stimolo per tutti per proteggere e rispettare l’ambiente.

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La Posidonia oceanica è inserita nella Direttiva Habitat 92/43CEE (habitat prioritario 1120) relativa alla “Conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche”, nel protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona del 1995 per la “Protezione del Mediterraneo dall’inquinamento”, nell’allegato II della Convenzione di Berna del 1979 relativa alla “Conservazione della vita selvatica dell’ambiente naturale in Europa” e nella lista rossa della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura).