ALIMENTAZIONE DEL PILOTA

La Formula 1 è uno sport particolarmente articolato sotto ogni punto di vista e anche sul piano alimentare. 

I piloti, durante una gara di formula 1, possono perdere dai 3 ai 5 Kg e dalle 600-800 kilocalorie. Questo è dovuto all'enorme sforzo fisico a cui sono sottoposti. Durante la gara infatti i piloti sono soggetti a forze gravitazionali intense e cambiamenti rapidi di direzione. Questi fattori possono influenzare lo spostamento dei fluidi corporei all'interno del corpo del pilota. Il sistema circolatorio aiuta a mantenere una distribuzione adeguata dei fluidi e per mitigare questi effetti, i piloti indossano spesso tute compressive. Contribuisce alla perdita di peso anche l’effetto dell’alta temperatura all'interno dell'abitacolo. Per prima cosa, il caldo viene dal motore posizionato esattamente dietro di loro e l'aria, per questioni di aerodinamica, passa sopra l'abitacolo. 




Questo porta i piloti a stare seduti in un ambiente a 50° nelle loro tute protettive per due ore. A causa dello sforzo fisico e delle alte temperature, devono bere 1,5 lt di liquidi a gara. Tramite il sistema di abbeveraggio dell'auto, i piloti possono bere attraverso un tubo collegato a un sistema di idratazione all’interno del casco. Il liquido idratante, che è immagazzinato in un serbatoio all’interno dell’auto, è spesso una soluzione di acqua e elettroliti. Anche così facendo, raramente si riesce a compensare la perdita di peso dovuta alla sudorazione. 


I piloti vengono costantemente monitorati e pesati dopo ogni sessione svolta in pista e seguono una dieta precisa: i primi cibi da scartare sono quelli che contengono molti grassi, perché allungano i tempi della digestione. Discorso analogo anche per le proteine, che danno lo stesso problema. Gli zuccheri, invece, sono da evitare perché provocano picchi glicemici, verso l’alto e verso il basso, che possono destabilizzare le prestazioni. La soluzione migliore per i pasti pre-gara, quindi, è rappresentata dai carboidrati complessi, come pane, pasta, riso e patate. Questi nutrienti, infatti, garantiscono un cospicuo aumento delle riserve di glicogeno (preziosissimo in pista) ma sono anche facili da digerire. Infine, altro elemento chiave da considerare è il consumo di acqua, che va curato già nei tre giorni precedenti la discesa in pista, per essere sicuri di arrivare sufficientemente idratati ad un appuntamento durante il quale si perdono tanti liquidi.