Dato lo scarso numero di ore a disposizione, le maestre hanno fatto una selezione delle parti salienti del libro e le hanno lette ai bambini. E' stato di volta in volta posto l'accento sia sulle caratteristiche fisiche di ogni personaggio, perché i bambini le memorizzassero e le restituissero in un successivo momento nella modellazione con la plastilina, che su quelle caratteriali perché comprendessero il senso del testo e la morale che ne deriva.
La visione del cartone animato "La gabbianella e il gatto", per la regia di Enzo D'Alò, ha interessato contemporaneamente entrambe le classi ed è stata suddivisa in due giorni. I bambini hanno mostrato grande interesse per la storia e per i personaggi e dopo la visione del film hanno liberamente espresso le loro opinioni e le sensazioni provate in qualità di spettatori.
Le discussioni seguite alla lettura del testo e alla visione del cartone animato sono state fondamentali per lo sviluppo della nostra sceneggiatura, per la realizzazione dei disegni che hanno fatto da sfondo al nostro cortometraggio e per le caratteristiche fisiche dei personaggi da modellare con la plastilina. Questi momenti sono serviti inoltre a discutere dei messaggi che Sepulveda ha voluto lasciare ai suoi lettori: l'importanza dei sentimenti, dell'impegno e della cooperazione. Un esempio per tutti è il gatto Zorba, vero protagonista della storia. Dietro le apparenze di grasso gatto nero intento solo a oziare e mangiare, cela un cuore generoso e impavido che mantiene le promesse fatte, anche quando queste sembrano impossibili da realizzare. Zorba infatti si mostra capace di amare anche chi è diverso da lui e di impegnarsi ad aiutarlo senza risparmiarsi di fronte alle difficoltà. Per fare questo chiede aiuto ai suoi amici, dimostrando così che l'unione e la collaborazione sono sempre carte vincenti.
Si è scelto di realizzare il corto utilizzando lo Stop Motion, una tecnica di ripresa cinematografica che consiste nello scattare una serie di fotogrammi di un oggetto cambiando ogni volta la sua posizione all'interno di un piccolo "set cinematografico" i cui sfondi sono stati disegnati dai bambini. Le foto scattate vengono elaborate e montate attraverso un software che genera un filmato. Maggiore è il numero di scatti che viene montato, maggiore è la fluidità di movimento che è possibile ottenere. Per gestire la complessità del progetto si è deciso di limitare il numero di scatti a 5-10 per scena.
I bambini sono stati così coinvolti in una serie di attività manuali e creative come la realizzazione degli scenari e dei personaggi da utilizzare all'interno del set. Hanno avuto la possibilità di interagire con un computer portatile e una webcam attraverso la quale sono state eseguite la maggior parte delle riprese. Il computer è stato utilizzato per visualizzare e scattare i singoli fotogrammi delle riprese, per realizzare il montaggio e il rendering del filmato.