Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino, diviso tra Basilicata e Calabria e che dal 2015 rientra nella rete globale dei Geoparchi coordinata dall'UNESCO, comprende un ampio territorio costituito da ben 192 mila ettari complessivi. Il suo simbolo è il Pino Loricato, relitto botanico risalente all'età glaciale ampiamente diffuso sul Massiccio del Pollino, complesso montuoso posto al centro del Parco che, assieme ai Monti dell'Orsomarso e al Monte Alpi, definisce la direttrice dei rilievi di questo splendido territorio. 

Questa meravigliosa area, tutta da scoprire, vanta di complessi montuosi ricchi di boschi, lunghi e corsi d'acqua che caratterizzano grandi vallate. I principali corsi d'acqua che attraversano il Parco Nazionale del Pollino, sono: Sinni (97 km), Lao (64 km), Coscile (49 km), Esaro (44 km), Sarmento (36 km), Abatemarco (20 km). 

Il territorio è abitato da una fauna eterogenea dove sono presenti elementi di fauna calda, fauna temperata e fauna fredda. Tra i mammiferi predatori compare al primo posto il lupo che è presente nel Parco con 20/30 esemplari, il capriolo invece è una specie che dimora nel Pollino con circa 50 esemplari ed è una delle specie autoctone dell'Appennino Meridionale. La lontra è il mammifero più raro del Parco ed è legato agli ambienti acquatici come il fiume Lao, il fiume Argentino e il torrente Peschiera. La volpe è invece un animale che si incrocia facilmente lungo le strade o lungo i sentieri ed è una specie molto diffusa come anche il Riccio, mentre il tasso e l'istrice anche se diffusi sono difficili da vedere. Nei prati e ad alta quota sono presenti la Lepre, la Faina, la donnola, il ghiro, lo scoiattolo e il rarissimo driomio calabrese. 

Il Parco del Pollino gode della variabilità di alcuni fattori ambientali e ciò permette lo sviluppo di diverse specie vegetali. La macchia mediterranea è composta soprattutto da piante di Alloro, il Cisto femmina, il Corbezzolo, l'Erica, la Fillirea, il Lentisco, il Mirto, e il Rosmarino, mentre ad alta quota si trovano soprattutto querceti, castagneti, aceri e carpini, a 1.200 mt domina il faggio. La dorsale del Pollino è una morfostruttura costituita da rocce carbonatiche e classicamente interpretato come una semplice struttura ricoperta da terreni ofiolitici. Nel Parco del Pollino sono presenti numerosi e interessanti fossili. Tra questi spiccano le Rudiste che sono dei molluschi marini vissuti 60 milioni di anni fa, mentre nella valle del Mercure è stato trovato lo scheletro di un elefante (elephas antiquus italicus).

All'interno di questa zona possiamo trovare altri luoghi di particolare interesse