Sila
Il Parco Nazionale della Sila si estende su tre province e 71 comuni, ospitando una ricca biodiversità e paesaggi mozzafiato. Nonostante le interazioni umane, l'area ha mantenuto un rapporto armonioso tra uomini e natura, con un'economia basata sull'agricoltura, la silvicoltura e l'allevamento. La Sila è anche riconosciuta dall'UNESCO come Riserva della Biosfera.
Infine, la storia personale dell'autore include il ritrovamento di una pietra presso il Lago Ampollino, descritta come una Madonna. La pietra, un porfido granitico, rappresenta una connessione spirituale e un ricordo dei momenti condivisi con i figli.
La Sila in Calabria è uno dei luoghi più incontaminati del pianeta, definito "il polmone del Mediterraneo". Norman Douglas, nel suo diario di viaggio "Old Calabria" del 1915, descrisse la Sila come un antico altopiano granitico, testimone del passato geologico della regione. Geologicamente, la Sila rappresenta un frammento di catena alpina cretacico-paleogenica, con tracce di tre diverse orogenesi. Questa storia geologica unica ha contribuito alla diversità ecologica della regione, che funge da rifugio per molte specie durante le glaciazioni.
La Sila è caratterizzata da una varietà di rocce, tra cui granito, calcari, gneiss e arenarie. Queste rocce hanno influenzato la formazione del paesaggio, con cime montuose circondate da sedimenti morenici e valli incise dai corsi d'acqua. Il territorio è stato modellato da processi geologici come sollevamento quaternario e erosione subaerea.