9. ...IN UNA FAMIGLIA APERTA ALLA VITA

CI VOGLIAMO TANTO BENE... TANTO DA SPOSARC/ IN CHIESA ….SECONDO IL D/SEGNO D’AMORE DI DIO … RIVELATO IN GESU’ CRISTO … E VIVO NEL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO ... PER SANTIFICARCI NELLA FEDELTÀ … LASCEREMO PADRE E MADRE ... FORMANDO UNA SOLA CARNE

9. ...IN UNA FAMIGLIA APERTA ALLA VITA

Nella riflessione oggi partiamo da queste parole pronunciate da Gesù; ascoltiamo:

Luca 11, 9 -13

Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!

Per la riflessione

· Se consideriamo le parole usate in questo brano notiamo che nove si riferiscono in un modo o nell’altro al desiderio (cinque volte ‘chiedere’, due ‘volte ‘cercare’ è due volte ‘bussare") e undici indicano il dono ( sei volte ‘dare’, due ‘trovare’ ‘essere aperto’ e una ‘ottenere’). La vita è fatta di desiderio e di dono; il primo è tipico dell’essere umano, il secondo è proprio di Dio. Il desiderio di felicità, di pienezza, di soddisfazione di sé, ci contraddistingue come esseri umani. È all’origine delle nostre relazioni affettive che più di altre sono proprio destinate a farci felici.

· Eppure il testo sembra sottintendere che Dio è restio a concedere, tanto che è necessario continuare a chiedere, continuare a bussare, continuare a cercare. Potremmo qui vedere un espediente ‘pedagogico’ di Dio, Egli vuole che il nostro desiderio cresca oltre il bisogno. La necessità di insistere allora affina il nostro stesso desiderio; mentre insistiamo si compie una sorta di trasformazione del desiderio stesso che passa dalla richiesta immediata e ‘primitiva’ di soddisfazione dei bisogni, al desiderio di fare la sua volontà.

· La preghiera è l’atteggiamento fondamentale del cristiano. Perseverare non indica tanto la verbosità, l’insistere sino a sfinire, quanto il costante atteggiamento di essere davanti al Signore.

· Anche la sessualità è il campo in cui ci chiediamo come i suoi progetti possano diventare i nostri progetti. Il Signore ci fa dono dello Spirito Santo, cioè il dono per eccellenza: l’amore del Padre e del Figlio. Questo amore trasforma la nostra sessualità in incontro che sa donare la vita, la protegge dai rischi di chiusure ed egoismi, la mantiene in vita come anelito ad un oltre che ci attende, purché noi non ci stanchiamo di chiedere.

· C’è qualcosa che accomuna il Padre celeste e noi: la capacità di essere buoni genitori! Anche noi, che siamo cattivi, sappiamo dare qualcosa di buono ai nostri figli!


Essere aperti alla vita

• Anche la sessualità è un ambito in cui chiediamo al Signore il suo Spirito, cioè la capacità di amarci l’un l’altro in pienezza e gratuità. In quanto apertura all’altro, la sessualità è, per natura apertura ad un’esuberanza d’amore: cioè alla possibilità di un figlio. Una possibilità che non è completamente nelle mie mani, ma è grazia di Dio. Anzi in questo gli sposi divengono simili a Dio generando, nel loro amore, una creatura nuova e diversa da loro.

• Gli sposi vivono la sessualità finalizzata al loro amore reciproco, l’atto sessuale richiama a quell’essere una sola carne che è in realtà un programma di vita matrimoniale di rispetto nella diversità. Il fondamento del sacramento è costituito dagli sposi, non dal generare figli: se un figlio non arriva, il matrimonio non cessa. Una coppia è feconda grazie all’amore che gli sposi riversano intorno a sé a partire dalla loro comunione. I figli sono dunque solo un segno, il più evidente, naturale e tangibile, della fecondità matrimoniale, che però è più ampia (pensiamo solo all’affido e all’adozione}.

• Coloro che intendono sposarsi devono interrogarsi sulla strada che intendono intraprendere perché i figli siano sensatamente (responsabilmente) voluti, infatti una sessualità programmaticamente chiusa alla possibilità del concepimento costituisce un ripiegamento degli sposi su se stessi.

• I metodi ‘naturali’ di regolazione delle nascite contribuiscono a mantenere uno stile di vita più aperto sia alla relazione con l’altro sia alla vita. Hanno inoltre una natura "ecologica": rispettano il corpo, che non assume sostanze chimiche/farmacologiche esterne, e nello stesso tempo non alterano il ritmo naturale della fertilità. Ma hanno un influsso benefico anche sull’intesa di coppia in senso lato, pongono gli sposi l’uno di fronte all’altra a parlare, confrontarsi, decidere, rinunciare insieme.

• la responsabilità dovrebbe essere ricercata in questi tre criteri: 1) il bene degli sposi; il bene primario del matrimonio è certamente l’unità della coppia e quindi ogni scelta o comportamento che mette in crisi o ostacola la crescita della comunione coniugale (salute, equilibrio psicofisico, intesa …) è da considerarsi irresponsabile. 2) Il bene dei figli già nati e che nasceranno: all’interno di un quadro globale di fecondità gli sposi sceglieranno responsabilmente (e non per puro capriccio o egoismo) come e quando diventare genitori, valorizzando sia la generosità in quanto persone feconde, sia la responsabilità in quanto persone intelligenti. 3) Il bene della società,

Domande personali da condividere poi in coppia

• Quale versetto o parola del teso biblico sento particolarmente rivolti a me oggi?

• Andiamo a costituire una famiglia. Abbiamo pensato ai figli che avremo? Ci siamo detti se li desideriamo? Ho dato per scontato che arriveranno? Oppure ho deciso di accantonare l’argomento?

• Abbiamo idee diverse su questo argomento?

• Ci siamo comunicati i nostri pensieri reciproci rispetto alla paternità e alla maternità responsabile?

• Cosa mi colpisce di più nel mistero della nascita?

• Se scoprissimo di non poter avere figli, quale reazione avrei io? Quale tu? Cosa penso che sarebbe di noi due?

• Cosa può significare per noi, come coppia, essere fecondi nella nostra famiglia e nel mondo?

Preghiera finale

Siamo sollecitati da molte forze, Signore!

Ci viene da credere ciecamente alla spontaneità dell’amore,

ci pare Inaudito che ci venga chiesto di pensare e sostare nel nostro amore.

Ma Tu non ci vuoi in balia dei nostri impulsi su ciò che ci va di fare

e delle nostre pretese di autosufficienza.

Tu vuoi che impariamo ad amarci veramente a costruire il nido adatto ad ogni figlio,

dentro la nostra storia di vita.

Aiutaci a scegliere "la via stretta" che porta alla vita,

aiutaci a testimoniare al mondo che Tu prepari noi e i nostri figli alla gioia! Amen.


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