10. nella Chiesa e nella società

IN CAMMINO VERSO LA CELEBRAZIONE DEL NOSTRO MATRIMONIO…

1 . Ci vogliamo bene tanto da sposarci - 2. in Chiesa - 3. secondo il disegno d’amore di Dio - 4. rivelato in Gesù Cristo - 5. e vivo nel Sacramento del matrimonio - 6. per santificarci l’un l’altra nella fedeltà. - 7. Perciò lasceremo padre e madre - 8. formando una sola carne - 9. in una famiglia aperta alla vita, -

10. nella Chiesa e nella società

NELLA CHIESA

Introduzione

Dagli Atti degli Apostoli (At 18, 1-3. 18-19. 24-26)

Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto. Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende.

Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. Giunsero a Efeso, dove lasciò i due coniugi.

Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture. Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.

Per la riflessione sul brano evangelico

• «Essere» coppia nella Chiesa è molto più importante che «fare» nella Chiesa: il mistero particolare della coppia, in qualsiasi servizio attivo si concretizzi, consiste principalmente nell’incarnare l’amore e la tenerezza, nella reciprocità del dono. La coppia così annuncerà quanto l’uomo sia amato da Dio e quanto l’amore sia possibile fra gli uomini. É questo il semplicissimo e sconvolgente annuncio del quale la Chiesa è debitrice alla coppia.

• La famiglia di Aquila e Priscilla è una famiglia migrante (costretta ad abbandonare la propria terra), ma accogliente (apre le porte a Paolo prima e ad Apollo poi) ed operosa (vive del lavoro delle proprie mani).

• La loro casa è “Chiesa domestica”, cioè il luogo di riunione in cui si annunciava il Vangelo e si celebrava la Cena del Signore; meglio ancora la loro famiglia era «chiesa domestica» perché si era assunta il compito di diffondere il Vangelo.

NELLA SOCIETÀ

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 13-16)

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

Per la riflessione sul brano evangelico

• I discepoli di Gesù sono sale e luce non per se stessi, ma per la chiesa e per il mondo: anche la coppia deve risplendere davanti agli uomini testimoniando la bellezza della scelta coniugale e mostrando le proprie opere buone, quelle “piccole e quotidiane” su cui saremo giudicati alla fine dei tempi: dar da mangiare agli affamati, visitare gli ammalati… nulla è banale (salare una pietanza, accendere una lucerna) se è fatto con e per amore.

• La famiglia che si sforza di compiere le opere buone non lo fa per esser lodata o mettersi in mostra, ma perché sa che l’amore è l’unica strada che conduce a Dio (cfr. 1Gv 4, 20). Ciò che deve risplendere non sono le devozioni o le preghiere, non il nostro guardarci negli occhi tra noi e il godere l’uno dell’altra esclusivo e escludente, bensì le opere buone, quelle “piccole e quotidiane” su cui saremo giudicati alla fine dei tempi: dar da mangiare agli affamati, coprirli di nutrimento buono materiale e spirituale, di amicizia, compagnia, ascolto; visitare gli ammalati, alleviare la solitudine, il senso di impotenza e inutilità; vestire gli ignudi di dignità, attenzione, ascolto... (cfr. Mt 25, 31-46).

Proposta del tema della serata: Partecipare alla vita della Chiesa e della società

• La coppia oggi vive quasi sempre in “appartamento” (cioè appartata) e il suo amore si esprime in un

rapporto di coppia spesso intimistico e isolato. Occorre aprire la casa appartamento per farla divenire

uno spazio di accoglienza, dove l’accoglienza tra la coppia, tra genitori e figli diviene una fonte che

sa irradiare intorno a sé calore e vita.

• Spesso le giovani coppie soffrano di una “solitudine a due”: la mobilità abitativa e lavorativa li ha

sovente allontanati dalle famiglie di origine e dagli amici di sempre, per questo occorre che la

comunità cristiana si faccia loro incontro e che gli sposi stessi si lascino coinvolgere nelle iniziative

comunitaria.

• In famiglia si impara quanto sia importante il legame con gli altri, si impara ad amarsi “come Gesù” e si avverte che la forza degli affetti non può rimanere confinata nel “noi” perché l’amore si alimenta e cresce nel momento in cui viene condiviso. Cristo manda i suoi discepoli in mezzo agli uomini perché siano strumenti concreti di unità, di giustizia e di pace; le mura di casa non possono essere il contenitore della nostra indifferenza.

• La famiglia ha delle modalità proprie per aprirsi agli altri, ad esempio attraverso l’adozione, l’affido, l’aiuto agli anziani…o in tutte quelle forme che un cuore attento e disponibile non avrà difficoltà ad individuare.

• In Parrocchia c’è la Caritas parrocchiale (chi sa racconti: famiglie assistite, mensa solidale, doposcuola, incontro con le prostitute e i barboni a Taranto, …), …

• Anche il Rito del matrimonio sottolinea l’importanza di questo nella benedizione finale: Siate nel mondo testimoni dell’amore di Dio perché i poveri e i sofferenti che avranno sperimentato la vostra carità vi accolgano grati un giorno nella casa del Padre

Domande personali da condividere poi in coppia

• Nel pensare alla nostra vita familiare, che spazio sono disposto a dare alla partecipazione alla vita

della comunità parrocchiale?

• Mi interessa la possibilità di incontri di condivisione e confronto con altre coppie di sposi?

• Mi piacerebbe pregare con il mio futuro marito/moglie? Quali resistenze avverto?

• Posso pensare ad una forma precisa di testimonianza in quanto coppia?

• Come penso di affrontare con il mio futuro marito/moglie il discorso sulle scelte economiche, anche in relazione

a criteri di sobrietà e giustizia?

• Vale la pena di impegnarsi nel volontariato a servizio della società e della Chiesa? Perché?

• Da sposati, mi piacerebbe vivere una piccola esperienza di apertura agli altri? Come? Quale?

Scambio in gruppo

Preghiera finale

O Signore, fa' di noi degli strumenti della tua pace.

Dov'è odio che noi portiamo l'amore;

Dov'è offesa che noi portiamo il perdono

Dov'è discordia che noi portiamo l'unione;

Dov'è dubbio che noi portiamo la fede,

Dov'è errore che noi portiamo la verità;

Dov'è disperazione che noi portiamo la speranza;

Dov'è tristezza che noi portiamo la gioia;

Dov'è tenebra che noi portiamo la luce

Oh! Maestro, fa' che noi non cerchiamo tanto

Ad essere consolati, quanto a consolare

Ad essere compresi, quanto a comprendere

Ad essere amati, quanto ad amare

Poiché é dando che si riceve

È perdonando che si é perdonati,

È morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

(dalla Preghiera Semplice di san Francesco)


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