Acciaio corten con patina inox, 487x204x287 cm
Anno di installazione: 2008
La scultura monumentale Omaggio al mediterraneo, interamente realizzata in acciaio Corten con patina Inox, è stata realizzata dall’artista nel 1966 in Francia e istallata nel museo a cielo aperto di Teana nel 2008.
Una continua e reciproca relazione armonica e rasserenante tiene insieme gli elementi che la compongono: un piedistallo su cui si eleva una superficie attraversata da due aperture di diversa ampiezza, sovrastata a sua volta da un piano orizzontale più esteso ma con spessore ridotto su cui due semicerchi verticali e un prisma orizzontale entrano in costante dialogo.
Sin dagli anni 50, Marino di Teana sviluppa una propria teoria cosmologica: l’universo è costituito da particelle energetiche in continuo movimento. Cosi come le materia e le masse sensibili, che altro non sono se non energia addensata, anche lo spazio ne è composto. Il vuoto non esiste.
Traduzione artistica di tutto ciò è la disintegrazione che propone nell’opera d’arte delle forme geometriche semplici e primordiali, per liberare lo spazio vitale energetico cosi da ricreare una nuova forma di dialogo tra il volume e lo spazio stesso.
Nell’omaggio al mediterraneo la disintegrazione dei cerchi verticali crea un nuovo rapporto armonico con lo spazio che li avvolge, come onde del mare con il celo e l’universo di cui fanno parte: tanto che possano essere allo stesso tempo, come dice Marino, onde del mare ma anche onde del cielo.
E proprio questa nuova unità nascente dalla considerazione dello spazio come elemento vitale, sia nel senso di essere capace di mettere in dialogo gli elementi ma allo stesso tempo di essere esso stesso entità viva e non inerme, di cui il mare mediterraneo diventa metafora.
Scrive Marino in una lettera ad una sua allieva, le frontiere sono il risultato dell’egoismo dell’uomo e non della sua intelligenza.
Le culture e i popoli mediterranei come cerchi disintegrati separati e allo stesso tempo tenuti in continua comunicazione da questo spazio vitale che come il mare si lascia attraversare.
La celebrazione del mediterraneo nasce anche dall’amore dell’artista per la filosofia Greca. Marino, come un moderno filosofo presocratico, osserva la realtà sensibile che ha davanti agli occhi e sente l’esigenza di individuare gli elementi archetipici che la sorreggono. Sviluppata l’intuizione dell’universo energetico e dello spazio vitale, la creazione artistica non può più essere una mera rappresentazione figurativa istantanea. Suo obiettivo diventa rendere visibile il continuo movimento, la mobilità eterna, che sottostà alla realtà che ci appare ferma e immutabile.