La navicella nello spazio è la prima scultura monumentale realizzata in Italia e istallata nella villetta comunale nel 1990. Il Marmo di Carrara è il materiale scelto dall’artista per plasmare un opera in cui elemento peculiare è il particolare gioco armonico, il rimando continuo tra gli elementi geometrici e lo spazio libero di circolarvi all’interno. Un rapporto lirico, un dialogo armonico tra vuoti e pieni che insieme si riflettono nella fontana sottostante.
Marino nutre un’affezione particolare verso quest’opera per due motivi principali: Il primo è il tema trattato. Molte sculture, pitture e disegni, acquerelli e incisioni propongono come soggetto la nave spaziale, in quanto strettamente collegato alla peculiare teoria dello spazio che l’artista comincia a sviluppare dagli anni 50.
L’universo è costituito da particelle energetiche in continuo movimento. Cosi come le materia e le masse sensibili, che altro non sono se non energia addensata, anche lo spazio ne è composto. Il vuoto, inteso come nulla o come mancanza, non esiste. Lo spazio infatti è un elemento fondamentale al pari della materia in quanto capace di separare e contemporaneamente rendere possibile una relazione tra i vari elementi sensibili. Dunque agente attivo e non semplice elemento atto a ricevere i corpi. Nel suo elevarsi la navicella spaziale inevitabilmente subisce l’azione dello spazio cosmico vitale che liberamente l’attraversa e la circonda. Lo spazio dunque determina e crea le forme delle masse che attraversa.
La navicella spaziale diventa metafora dello sforzo dell’uomo di elevarsi dalla sua condizione limitata per cogliere i principi ultimi e vitali della realtà. Approdo ultimo di questo atto conoscitivo su di se e sulla realtà è la consapevolezze di essere esso stesso energia e in quanto tale parte del cosmo energetico vitale.
Marino è molto legato alla navicella spaziale anche per una motivazione biografica: si tratta della prima opera fortemente voluta e dedicata al suo paese natale e alla sua terra affinché la mente della gente possa viaggiare nello spazio alla ricerca dei valori. Rappresenta dunque un messaggio scultoreo e un invito a superare le avversità e le limitazioni della vita attraverso la conoscenza per risentirsi parte del mistero cosmico a cui tutti apparteniamo.