La Guardia di Finanza ha accertato l’evasione fiscale a carico di Amazon, il colosso dell’e-commerce.
Tra il 2009 e il 2014, infatti, su un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro, Amazon pare aver evaso tasse in Italia per circa 130 milioni. La cifra è stata definita dagli investitori del nucleo della Guardia di Finanza di Milano nel “processo verbale di constatazione”, una relazione che contiene l’intera attività di controllo svolta e il resoconto delle violazioni rilevate. L’accusa rientra in un’indagine oltre un anno coordinata dal pm Adriano Scudieri e dal Procuratore capo Francesco Greco.
Qualche giorno fà il gruppo Amazon ha comunicato gli ultimi dati: nei primi tre mesi del 2017 gli incassi sono stati di 724 milioni di dollari, il 41% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dopo aver comunicato questi dati - decisamente superiori alle aspettative degli analisti - Amazon ha raggiunto un nuovo massimo nel dopo mercato a Wall Street.
All’accusa di evasione fiscale, la società ha risposto: "Amazon paga tutte le imposte che sono dovute in ogni Paese in cui opera. Le imposte sulle società sono basate sugli utili, non sui ricavi, e i nostri utili sono rimasti bassi a seguito degli ingenti investimenti e del fatto che il business retail è altamente competitivo e offre margini bassi. Abbiamo investito in Italia più di 800 milioni di Euro dal 2010 e attualmente abbiamo una forza lavoro a tempo indeterminato di oltre 2.000 dipendenti".