E’ un periodo duro e spaventoso per tutti, la nostra cara normalità ci è sfuggita di mano da un giorno all’altro e nessuno sa quando davvero potremo riabbracciarla. In un mondo dove negozi, bar, ristoranti, palestre, scuole, tutto è chiuso, non ci rimane altro da fare se non seguire le regole e restare a casa, attivi e sforzandoci di essere di buon umore. Per questo motivo noi studenti del Marconews abbiamo deciso di unirci, anche se da lontano, e di continuare con l’attività di Redazione, questa volta esclusivamente online ma sperando che possa essere comunque per voi un piacevole strumento di distrazione in questo periodo. Buon divertimento e buona lettura!
Redazione Marconews
Dennis Barbieri, 4^AE
La data di ritorno del 18 maggio che era stata ipotizzata è risultata ormai irrealizzabile. Si prevede un ritorno il 1 settembre, come inizio del nuovo anno scolastico, per permettere a tutti coloro che hanno avuto "debiti" nel primo quadrimestre di recuperarli. L'idea, prevista nel Decreto scuola fresco di approvazione (vedi link), è quindi quella di trovare una data unica per il rientro a settembre: a differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, quando il Ministero dava un calendario nazionale su cui le singole Regioni avevano la possibilità di apportare modifiche in base alle esigenze del territorio. Non ci saranno bocciati né rimandati, in questa situazione eccezionale, ma bisogna sfatare il mito del 6 politico, perché non viene regalato. In ogni caso per quest'anno verranno presi in considerazione la partecipazione e i giudizi assegnati durante la didattica a distanza che saranno trasformati in voti, quindi bisogna studiare.
Per l’Esame di Maturità, cancellate le prove scritte (incredibile, vero?!) l'unica cosa certa è che ci sarà la prova orale. Il Colloquio potrebbe essere online, ma il Ministero si sta organizzando perché almeno questa prova avvenga "in presenza", solo quindi i maturandi hanno la consolante possibilità di rivedere la scuola aperta, unicamente per loro.
Sono numerose anche le notizie, non confermate da alcuna autorità, riguardo ai cosiddetti doppi turni per il prossimo anno scolastico. Si tratta di una proposta che prevede il ritorno sui banchi di scuola con le classi dimezzate per permettere il ritorno alla didattica tradizionale che di "tradizionale" avrà ormai poco.
Questo significa che metà classe andrà un giorno mentre l'altra metà il giorno dopo? Numerosi sono i dubbi in caso questa proposta venisse presa in considerazione: come verranno divise le classi? Gli insegnanti dovranno fare dei turni pomeridiani? Quanto può essere efficace questa forma di di didattica? Quel che è certo, è che dovremo purtroppo dimenticarci la campanella e la cagnara dell'intervallo per molto tempo.
Marioara Monteanu e Cristian Gabino, 4^AR