Chiesa dei santi Gervaso e Protaso

I nostri luoghi del cuore sono la piazza e la maestosa chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Parabiago.

La piazza ha un lungo passato storico: qui, tanto tempo fa, c’era la bottega di uno dei più grandi artisti che Parabiago ricordi tra i suoi concittadini, Giuseppe Maggiolini, un ebanista parabiaghese che intarsiava i mobili. A suo nome è stata costruita anche una bellissima fontana.

La facciata della chiesa ci colpisce per il suo candore, è di stile neoclassico, è rivestita in travertino e sugli architravi sono presenti alcune statue: gli Angeli con trombe, i Santi Patroni e l’Assunta.

Come quasi tutte le chiese, anche quella di Parabiago ha un campanile        adiacente, di color giallino: sul campanile c'è la campana che suona ogni ora. La torre è molto alta e c'è anche un grande orologio, col quale di solito regoliamo  l'ora.

La chiesa ha tre portali, dei quali quello centrale è il più grande e decorato.

Di fianco alla chiesa sorge un’ampia canonica, la quale conduce ad un ulteriore ingresso, utilizzato tutte le domeniche per entrare ad assistere alle celebrazioni.

La chiesa e la piazza sono il cuore della città di Parabiago. Qui si svolgono tutti gli eventi religiosi, politici, sportivi e culturali della città.

La chiesa come sempre raccoglie i fedeli, ma in maniera particolare riesce ad avvicinarsi al cuore di noi ragazzi, proprio perché luogo di ritrovo, soprattutto a Natale: in tale occasione, infatti, viene addobbato un grande albero con tutte le letterine ed i disegni colorati dai bambini della scuola materna.

Per noi questa chiesa è molto importante perché la frequentiamo sin da piccoli: qui abbiamo ricevuto la Prima Comunione e la Santa Cresima.

Inoltre è un punto di incontro con i nostri amici: infatti ogni domenica, a fine messa, ci riuniamo tutti insieme nel grande piazzale.

Per queste ragioni abbiamo scelto la nostra parrocchia come luogo del cuore, a cui non rinunceremo mai.

                                                Fabiola Rubbino, Fabrizio Scuteri, Alessandro Galli, Xhon Gropaj