Punto di equilibrio
Quanti coperti al mese ti servono per non andare in perdita?
Calcola il tuo punto di equilibrio
Punto di equilibrio
Quanti coperti al mese ti servono per non andare in perdita?
Calcola il tuo punto di equilibrio
Quanti coperti al mese ti servono per non andare in perdita?
Calcola il tuo punto di equilibrio e scopri quanti coperti ti servono davvero per guadagnare.
Articolo a cura di LS F&B Business Services | Consulenza Gastronomica
Nel settore Food & Beverage, la gestione economica è diventata un vero esercizio di equilibrio.
L’aumento dei costi, la volatilità dei consumi e la difficoltà nel mantenere margini stabili mettono alla prova anche le realtà più consolidate.
Chi lavora nella ristorazione lo sa bene: oggi non basta cucinare bene o offrire un ottimo servizio.
Tra fornitori più costosi, personale da gestire e clienti sempre più esigenti, gestire un locale richiede equilibrio, visione e controllo dei numeri.
Eppure, quante volte a fine mese ci si ritrova a pensare:
“Abbiamo lavorato tanto… ma quanto abbiamo davvero guadagnato?”
In questo scenario, gestire un’attività senza conoscere con precisione i propri numeri è come navigare senza bussola.
Capire i propri conti non è solo una questione amministrativa: è una forma di consapevolezza imprenditoriale.
Il punto di equilibrio, o break-even point, è lo strumento che ti permette di rispondere a quella domanda con chiarezza.
Ti indica quando la tua attività inizia davvero a generare utile e quanto serve per far crescere i risultati in modo sostenibile.
Cos’è il punto di equilibrio
Il punto di equilibrio rappresenta la soglia in cui i ricavi totali coprono esattamente tutti i costi — sia fissi che variabili.
Sotto quella soglia, l’attività lavora in perdita; oltre, inizia a generare profitto.
In altre parole, è come sapere dove si trova la linea di galleggiamento del tuo ristorante: ti permette di capire quanto devi vendere per restare a galla e quanto serve per iniziare davvero a guadagnare.
Un esempio pratico
Immagina un ristorante con:
Costi fissi mensili (affitto, stipendi, utenze, licenze): 20.000 €
Costo variabile medio per coperto (materie prime, bevande, commissioni): 10 €
Prezzo medio di vendita per coperto: 25 €
La marginalità per coperto è quindi di 15 € (25 – 10).
Il punto di equilibrio sarà:
20.000 € / 15 € = 1.334 coperti al mese
Solo oltre questa soglia il ristorante inizia a generare utile. Sotto, ogni giorno di lavoro serve solo a coprire le spese.
Errori più comuni nel calcolo
Nel settore F&B è facile commettere errori che alterano la percezione dei risultati:
1. Confondere costi fissi e variabili
o Errore: considerare alcuni costi variabili come fissi (o viceversa).
o Conseguenza: il punto di equilibrio risulta troppo basso o troppo alto, fornendo indicazioni errate.
o Soluzione: analizza bene ogni voce di spesa. Esempio: le materie prime sono variabili, l’affitto è fisso.
2. Ignorare i costi misti
o Alcuni costi hanno una parte fissa e una variabile (es. bollette con canone base + consumo).
o Errore: considerare l’intero costo come fisso o variabile.
o Soluzione: separa sempre le componenti fissa e variabile.
3. Non trasformare il dato in una strategia operativa
o Calcolare il punto di equilibrio e poi “mettere via il foglio” è un errore: serve usarlo per prendere decisioni concrete — ad esempio aumentare il conto medio, ridurre costi o migliorare il tasso di coperti.
o Il punto di equilibrio dovrebbe diventare un KPI da monitorare: “quanti coperti servono oggi / fino a fine mese per restare in utile?”.
4. Non aggiornare il calcolo
o Errore: calcolare il BEP una sola volta e usarlo a lungo.
o Conseguenza: i costi e i prezzi cambiano, rendendo il calcolo obsoleto.
o Soluzione: ricalcola periodicamente (mensile o trimestrale).
5. Trascurare le variazioni stagionali
o Nei ristoranti o nelle attività stagionali, vendite e costi possono variare molto.
o Errore: calcolare un unico BEP per tutto l’anno senza considerare picchi o cali.
o Soluzione: calcola il break-even per periodi stagionali distinti.
6. Considerare uguali tutti i costi variabili per i diversi prodotti
o Errore: utilizzare un costo variabile medio per tutti i piatti, ignorando che alcuni hanno margini diversi.
o Conseguenza: il BEP può risultare errato, soprattutto se un piatto è costoso e si vende poco.
o Soluzione: calcola il BEP per categorie di prodotti o per piatto principale, se serve maggiore precisione.
Regola chiave: il punto di equilibrio è utile solo se si basa su dati realistici, aggiornati e ben classificati.
Piccoli errori nel calcolo possono cambiare radicalmente le decisioni aziendali.
Come migliorare il tuo punto di equilibrio
1. Riduci i costi fissi
Sono quelli che paghi indipendentemente dal numero di clienti: affitto, utenze, stipendi del personale fisso.
o Rinegozia affitti e fornitori se possibile.
o Ottimizza orari e turni del personale per ridurre sprechi.
o Valuta soluzioni più efficienti per utenze e servizi.
2. Controlla i costi variabili
Variano in base al numero di clienti (materie prime, ingredienti, imballaggi).
o Acquista in modo intelligente: all’ingrosso solo ciò che serve, riduci gli sprechi.
o Menu engineering: identifica i piatti più redditizi e promuovili.
o Controlla le porzioni: evita di servire più del necessario.
3. Aumenta i ricavi senza aumentare troppo i costi
o Offri piatti ad alto margine (costo basso, prezzo alto).
o Fai upselling e cross-selling: bevande, contorni, dessert.
o Organizza eventi o promozioni: serate a tema, delivery, catering.
4. Migliora la gestione del menu
o Analizza quali piatti si vendono di più e quali sono meno redditizi.
o Rimuovi o sostituisci i piatti poco profittevoli.
o Scegli ingredienti comuni per più piatti, così riduci gli sprechi.
5. Aumenta la produttività
o Forma il personale per ridurre errori e sprechi.
o Automatizza i processi dove possibile (prenotazioni, contabilità, ordini).
o Ottimizza la cucina per ridurre tempi di preparazione e consumi energetici.
6. Monitora costantemente
o Calcola periodicamente il punto di equilibrio: quanti coperti o vendite servono per coprire i costi.
o Analizza i margini di profitto per piatto.
o Aggiorna i dati su costi fissi e variabili ogni mese.
Conclusione
Trasforma i numeri in decisioni strategiche
Il punto di equilibrio non è solo una formula matematica: è una vera bussola gestionale.
Conoscerlo significa trasformare i numeri in decisioni consapevoli, orientare la crescita e rendere il tuo ristorante più stabile anche nei momenti di incertezza.
Capire dove si trova il tuo punto di equilibrio ti permette di gestire con lucidità costi, ricavi e margini, trasformando i dati in scelte strategiche.
Se vuoi approfondire il calcolo del punto di equilibrio del tuo locale e capire come utilizzarlo per migliorare la redditività, la mia consulenza personalizzata può aiutarti a:
analizzare in modo chiaro e concreto la struttura dei costi,
individuare le aree di miglioramento,
definire strategie operative per aumentare la profittabilità.
Sai davvero quanti coperti ti servono per iniziare a guadagnare?
Scopri il tuo punto di equilibrio e impara a far lavorare i numeri per te.
Contattami per una consulenza.