Leonardo (1452 – 1519) visse nel Rinascimento, un periodo storico-culturale caratterizzato dall'opera di numerosi, grandi e famosi artisti come Michelangelo, Brunelleschi e Donatello.
L'Italia fu il centro indiscusso del Rinascimento, in particolare Firenze, da cui prese avvio nei primi anni del ‘400 e si sviluppò fino ai primi decenni del ‘500 raggiungendo tutta l'Europa.
Nella metà del XV secolo Firenze divenne infatti un’importante fucina di idee e nuove proposte artistiche e letterarie legate alle riflessioni filosofiche del circolo umanistico degli intellettuali alla corte di Lorenzo de' Medici.
Si diffuse un nuovo interesse per la natura e in particolare per l'uomo che trovò riflesso nell'arte figurativa secondo quattro principi fondamentali:
- l'applicazione della prospettiva per rappresentare su un piano bidimensionale un soggetto tridimensionale
- l'osservazione attenta e indagatrice della natura
- lo studio della storia di cui l'uomo con il suo libero arbitrio è il protagonista
- il recupero dello stile classico.
L'ispirazione e il modello delle nuove forme venivano dai capolavori dell'arte greca classica come l'Apollo del Belvedere, l'Ercole Farnese e il Laocoonte. Essi suggerivano lo studio del corpo umano, dell'anatomia e delle proporzioni che dovevano diventare misura di tutte le cose. L'uomo, fatto di anima e di corpo, veniva messo al centro del mondo terreno, nasceva l'esigenza di osservare, definire e rappresentare la realtà visibile e figurabile secondo gli obiettivi empirico-scientifici, sia quando essa aveva valore mimetico sia quando essa assumeva valore simbolico.
E’ in questo contesto culturale che Leonardo si forma e dà il suo originalissimo contributo artistico e scientifico.
Leonardo da Vinci nacque in un paesino in provincia di Firenze nel 1452. Suo padre era un notaio, la madre una semplice contadina ma i suoi genitori non erano sposati. Leonardo venne subito affidato al padre che poco dopo si sposò con una giovane donna.
Visse sempre piuttosto solo ma libero e a contatto con la natura. Non frequentò scuole e accademie, per questo non conosceva il latino, ma Leonardo era dotato di una potente curiosità che lo spingeva a voler conoscere ogni cosa e ad affrontare ogni arte.
Nel 1466, all'età di 14 anni, si trasferì a Firenze raggiungendo il padre e nel 1469 entrò nella bottega del Verrocchio, frequentata da illustri artisti e giovani talenti, dove imparò a scolpire,disegnare e dipingere, mostrando subito grandi doti artistiche.
Nel 1478 Leonardo ricevette le prime commissioni e i primi compensi per la pala dell’altare della cappella nel Palazzo della Signoria e dell’altare di Palazzo Vecchio.
Dopo 3 anni lasciò Firenze per trasferirsi al servizio di Ludovico Sforza (detto il Moro), signore di Milano, per il quale Leonardo si improvvisò ingegnere civile e militare, architetto, scultore, pittore e anche musicista.
Nel 1498 Leonardo scrisse un libro sulla pittura e sullo studio delle forze e dei pesi, e proprio grazie a questo ricevette una vigna dal duca Ludovico Il Moro.
Nel 1499 Leonardo lasciò Milano insieme a Luca Pacioli qualche mese dopo l’occupazione della città da parte delle armate francesi.
Nel 1500 dopo essersi fermato a Mantova e a Venezia, tornò a Firenze al servizio di Cesare Borgia. Nel 1503 ricevette l’incarico di dipingere l’affresco della Battaglia di Anghiari. In quel periodo iniziò a lavorare alla Gioconda.
Tornò a Milano fino al 1511, per poi trasferirsi a Roma, accettando l’ospitalità del cardinale Giuliano de’ Medici. Egli avrebbe potuto continuare i suoi studi scientifici e matematici, ma non avrebbe dovuto smettere di dipingere. In quegli anni Roma era diventata la meta di tutti i grandi nomi della pittura e della scultura del tempo come Michelangelo e Raffaello. Alla morte di Giuliano de’ Medici Leonardo dovette partire di nuovo.
Accettò così l’invito del re di Francia Francesco I presso il castello di Cloux dove poté dedicarsi a innovativi progetti di ingegneria civile e architettura.
Morì il 2 maggio del 1519 tra le braccia del fedele allievo Francesco Melzi.