L’iniziale interesse di Leonardo per l'anatomia umana rispondeva allo scopo di riuscire a raffigurare meglio il corpo a livello artistico.
Basandosi, infatti, sull'anatomia artistica, Leonardo si avventurò nella anatomo-fisiologia e nell'anatomia patologica, perseguite attraverso la dissezione di corpi al fine di comprendere meglio le principali funzioni vitali. Egli aveva l'obiettivo di scrivere un vero e proprio trattato di anatomia illustrato con i suoi disegni. Dal suo prezioso lavoro ebbe inizio la scienza medica moderna.
A che punto era, però, lo studio dell’anatomia al tempo di Leonardo?
Dobbiamo risalire alla fine del 13° secolo a Salerno, quando fu fondata la prima scuola medica; nel 1300 il professor Mondino de’ Luzzi avviò la prima scuola di anatomia umana a Bologna. La prima autopsia registrata in Italia risale al 1286; i cadaveri potevano essere dissezionati nell'ambito di processi penali allo scopo di comprendere le ragioni dei decessi dei criminali. Solo stranieri o criminali potevano essere dissezionati. Nel 1316 fu diffuso il primo manuale d’istruzione di questa materia, lo stesso Leonardo ne possedeva una copia.
Alla fine del 15° secolo l’interesse per l’anatomia era cresciuto.
Il Fasciculus Medicinae del tedesco Ketham era un’antologia stampata nel 1491 in latino a Venezia; i fratelli Degregoris ne predisposero successivamente una versione italiana che sarà di grande importanza anche per gli studi di Leonardo.
Nel 1497 fu pubblicata la Historia Corporis Humani del medico Alessandro Benedetti che descrive un teatro anatomico provvisorio di legno realizzato a Padova. Più o meno alla stessa generazione appartengono Marcantonio Della Torre (che collaborò con Leonardo intorno al 1510) e il suo grande rivale Gabriele Zerbi.
Leonardo si concentrò sulla contrazione dei muscoli per aumentare l'espressività dei suoi dipinti. Si dedicò pertanto anche agli studi di fisiognomica. L’affresco della “Battaglia di Anghiari” rappresenta al meglio le sue conoscenze in campo fisiognomico. Esso andò perduto ma ne rimane una copia realizzata da Rubens nel 1603.
Nel 1507-1508 Leonardo eseguì un'autopsia su un uomo centenario. Questo gli permise di condurre approfondite indagini sui processi degenerativi del corpo umano.
Il periodo fondamentale per gli studi di anatomia di Leonardo fu tra il 1510 e il 1511 e coincise con la sua collaborazione con Marcantonio Della Torre, professore all'Università di Pavia. Dal loro lavoro nacquero preziosi contributi al futuro della scienza medica: mentre Marco Antonio compiva le dissezioni, Leonardo si concentrava sulle ossa e sui muscoli, analizzandoli per poi raffigurarli dettagliatamente nei suoi appunti e schizzi, riuniti sotto il titolo di "Manoscritto anatomico A". I disegni scomponevano i corpi in così tanti livelli che erano praticamente impossibili da ottenere su un tavolo anatomico.
Allo scopo di imparare e comprendere meglio le funzioni del corpo egli si ingegnò per riprodurne i meccanismi e facilitarne così la descrizione.
Nel 1580 lo scultore Pompeo Leoni acquistò gli scritti di Leonardo. Circa 700 fogli giunsero nel 1690 a far parte della Royal Collection inglese.
Nel Settecento Leonardo fu proclamato dallo scozzese William Hunter il più grande anatomista del mondo.
Nel 2012 una mostra dedicata tenutasi a Buckingham Palace a Londra ha aperto al pubblico la collezione e reso disponibili 87 fogli di disegni ed appunti.
Ketham, Fasciculus Medicinae
Ketham, Fasciculus Medicinae
Leonardo, Royal Collection
Apparato muscolare