L'emblema della Repubblica Italiana è formato da quattro elementi, ognuno con significato ben preciso:
La stella è uno dei simboli più antichi del nostro Paese e ha rappresentato l'Italia fin dagli inizi del Risorgimento;
La ruota dentata d'acciaio, simbolo dell'attività lavorativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro;
Il ramo d'ulivo è il simbolo della volontà di pace del nostro Paese e della fratellanza internazionale;
Il ramo di quercia è il simbolo della forza e della dignità del popolo Italiano.
La bandiera Italiana è chiamata anche tricolore perché ha tre fasce colorate di uguali dimensioni:
VERDE: indica i prati delle pianure Italiane;
BIANCO: indica la neve sulle cime delle montagne Italiane;
ROSSO: indica il sangue dei caduti per l' Unità d'Italia.
La bandiera è il simbolo della Nazione e viene esposta all'esterno degli edifici pubblici.
L' alzabandiera è la cerimonia solenne che consiste nell'innalzare la bandiera Nazionale sul pennone.
Una delle sedi dei Musei Civici di Reggio Emilia è il Museo del Tricolore, la cui collezione è formata da cimeli legati alla bandiera italiana e al risorgimento Italiano.
Lo Stendardo Presidenziale costituisce il segno distintivo della presenza del Capo dello Stato e segue perciò il Presidente della Repubblica in tutti i suoi spostamenti.
La sua forma quadrata e la bordatura d' azzurro simboleggiano le forze armate, di cui il Presidente è Capo.
Il nome deriva da Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia. In questo monumento, il 4 Novembre del 1921 è stata tumulata la salma del Milite Ignoto in memoria dei tanti militari caduti in guerra e di cui non si conosce il nome o il luogo di sepoltura.
Ogni anno il 2 Giugno in occasione della festa della Repubblica Italiana il Presidente depone una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto per rendere omaggio ai tanti soldati che hanno sacrificato la loro vita per la Patria.
A seguito della cerimonia le frecce tricolori, la Pattuglia Acrobatica Nazionale dell'aereonautica Militare Italiana, danno spettacolo con le loro acrobazie sui cieli della Capitale, mentre Forze Armate e Polizia si ritrovano per una grande Parata.
L'Inno di Mameli, chiamato anche "il canto degli Italiani", fu scritto da Goffredo Mameli nel 1847, e musicato da Michele Novaro. Mameli morì combattendo per la Repubblica Romana nel 1849.
Il 12 ottobre del 1946 , l'Inno di Mameli divenne l'Inno Nazionale della Repubblica Italiana
L' Inno di Mameli è caratterizzato da un linguaggio arcaico ed è ricco di richiami al nostro passato, dall'Impero Romano ai Vespri Siciliani.
L'impeto magniloquente del testo va ricondotto al fervore patriottico del tempo e all'entusiasmo del giovane ventenne, animato da spirito rivoluzionario di libertà dall'oppressore straniero.