Creative Common - C C
Laboratorio - Touchpoint 3
Laboratorio - Touchpoint 3
Creative Common - CC
TOUCHPOINT 3 – L’UTENTE ACQUISISCE IL PRODOTTO
Nel terzo punto di incontro tra prodotto – impresa – consumatore del Customer Journey l’utente acquisisce il prodotto. L’utente dovrebbe riferirsi allo schema di compravendita perfetta che il nostro codice civile descrive.
Questo schema di compravendita è ideale e descrive una successione di fasi che limita i rischi. Ogni variazione a questo percorso perfetto introduce dei problemi nella gestione della compravendita.
La compravendita può essere:
a titolo oneroso
a titolo gratuito
LA COMPRAVENDITA A TITOLO ONEROSO
SISTEMI DI PAGAMENTO
Oltre al trasferimento del bene va gestito anche il pagamento tra compratore e venditore.
I sistemi di pagamento nella compravendita possono variare a seconda del tipo di transazione e delle parti coinvolte. Tuttavia, alcuni dei sistemi di pagamento più comuni includono:
Pagamento in contanti
Questo sistema prevede il pagamento immediato dell'intero importo in contanti. È il metodo di pagamento più semplice e immediato, ma può presentare rischi di sicurezza se la somma da pagare è molto elevata.
Bonifico bancario
Il bonifico bancario prevede il trasferimento di denaro da un conto bancario all'altro. Questo metodo di pagamento è generalmente considerato sicuro e affidabile, ma può richiedere un po' più di tempo per completare la transazione.
Carta di credito/debito
Questo sistema prevede il pagamento attraverso l'utilizzo di una carta di credito o di debito. È un metodo di pagamento molto comodo e veloce, ma le commissioni bancarie possono aumentare il costo totale della transazione.
Assegno
Gli assegni sono ancora utilizzati in alcune transazioni, anche se il loro utilizzo è diminuito con l'avvento dei sistemi di pagamento più moderni. Gli assegni possono richiedere alcuni giorni per essere processati e il loro utilizzo può presentare rischi di frode.
Pagamento online
I sistemi di pagamento online, come PayPal, Skrill, Stripe e molti altri, stanno diventando sempre più popolari. Questi sistemi consentono di trasferire denaro in modo sicuro e veloce da un conto bancario a un altro, senza dover fornire informazioni finanziarie sensibili.
In generale, la scelta del sistema di pagamento dipenderà dalle preferenze delle parti coinvolte, dalla somma da pagare e dalle condizioni del contratto di compravendita. È importante scegliere un sistema di pagamento affidabile e sicuro per evitare possibili frodi o problemi di sicurezza.
Il finanziamento per la compravendita si riferisce all'acquisto di beni o servizi attraverso il ricorso a finanziamenti esterni, piuttosto che con l'utilizzo di fondi propri. In genere, il finanziamento per la compravendita è necessario quando l'acquirente non ha abbastanza denaro per acquistare il bene o il servizio in questione, o quando vuole diluire il costo dell'acquisto nel tempo.
SISTEMI DI FINANZIAMENTO
Ci sono diverse forme di finanziamento per la compravendita, alcune delle quali sono:
Finanziamento bancario
Questa è la forma più comune di finanziamento per l'acquisto di beni immobili, veicoli e altri beni di valore elevato. In questo caso, un istituto bancario o finanziario presta denaro all'acquirente, che restituirà il prestito in base alle condizioni contrattuali, generalmente con l'aggiunta degli interessi.
Leasing
Il leasing è una forma di finanziamento in cui l'acquirente paga una rata mensile per l'utilizzo del bene, ma non diventa proprietario fino al termine del contratto. In questo caso, il bene rimane di proprietà del venditore o della società di leasing fino alla fine del contratto, momento in cui l'acquirente può scegliere di acquistare il bene o di restituirlo.
Cessione del credito: in questo caso, l'acquirente può ottenere il finanziamento vendendo il proprio credito a un terzo, generalmente una società di finanziamento o un'istituzione bancaria. In questo modo, l'acquirente riceve una somma di denaro immediata e il terzo assume il rischio di eventuali mancati pagamenti.
Contratti di affitto in vendita (rent-to-own): questo tipo di contratto consente all'acquirente di utilizzare il bene pagando un canone mensile per un determinato periodo di tempo, con l'opzione di acquistare il bene alla fine del periodo di locazione. In questo modo, l'acquirente può testare il bene prima di decidere di acquistarlo.
Pagamento dilazionato: in questo caso, il venditore consente all'acquirente di pagare il prezzo d'acquisto in rate, generalmente con l'aggiunta di interessi. In questo modo, l'acquirente può acquistare il bene immediatamente, ma con un pagamento dilazionato nel tempo.
Il finanziamento per la compravendita può essere utile per diversi tipi di transazioni, tra cui l'acquisto di beni immobili, veicoli, attrezzature per l'ufficio, attrezzature per la produzione e molto altro. Tuttavia, è importante valutare attentamente le condizioni del finanziamento, compresi i tassi di interesse, i costi aggiuntivi e i termini di pagamento, per determinare se è la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Per valutare le condizioni di un finanziamento, ci sono diversi fattori da considerare. Ecco alcuni suggerimenti per valutare le condizioni di un finanziamento:
Tasso di interesse
Il tasso rappresenta il costo del denaro che l'acquirente dovrà restituire alla banca o all'istituto finanziario. Assicurati di capire quale sia il tasso di interesse effettivo, comprensivo di tutte le spese accessorie, come ad esempio le commissioni di istruttoria, le spese di apertura pratica e le spese di gestione.
Durata del finanziamento
La durata del finanziamento determina il periodo di tempo in cui l'acquirente dovrà restituire il denaro preso in prestito. Generalmente, una durata più lunga comporta una rata mensile inferiore, ma un costo totale del finanziamento più elevato a causa degli interessi che si accumulano nel tempo.
Costi aggiuntivi
Importante considerare anche eventuali costi aggiuntivi, come le spese di istruttoria, le spese di gestione e le penali per il pagamento anticipato. Questi costi possono influire significativamente sul costo totale del finanziamento.
Tipo di finanziamento
Esistono diverse forme di finanziamento, come il prestito personale, il mutuo ipotecario, il leasing e il noleggio a lungo termine. Assicurati di scegliere il tipo di finanziamento più adatto alle tue esigenze.
Condizioni di rimborso
Controlla attentamente le condizioni di rimborso per capire se ci sono penali per il ritardato pagamento o per il pagamento anticipato, e se è possibile rinegoziare le condizioni del finanziamento in caso di difficoltà economiche.
È importante leggere attentamente le condizioni del finanziamento e confrontare le diverse opzioni disponibili, per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e al proprio budget. Come per ogni contratto fate attenzione alle clausole compromissorie.
In generale, la scelta della forma di finanziamento dipenderà dalle esigenze dell'acquirente, dalle condizioni del contratto di compravendita e dalle possibilità offerte dalle diverse opzioni di finanziamento disponibili. È importante prendere in considerazione i costi e le condizioni del finanziamento prima di prendere una decisione.
LA COMPRAVENDITA A TITOLO GRATUITO
In questo caso non ci si concentra sul gestire il movimento di denaro, ma ci si sofferma sulla modalità di diffusione del prodotto.
IL BARATTO
Il baratto è un sistema di scambio di beni o servizi in cui non si utilizza il denaro come mezzo di pagamento, ma si scambiano direttamente le merci o i servizi tra le parti interessate. Questo sistema di scambio è stato utilizzato per secoli come forma primaria di commercio, prima dell'introduzione del denaro.
Oggi, il baratto è ancora utilizzato in alcune comunità, soprattutto in quelle rurali o meno sviluppate, ma anche in contesti più moderni come piattaforme online di scambio o attraverso gruppi sociali di scambio. Inoltre, molte persone scelgono di fare il baratto per motivi ecologici o di sostenibilità, riducendo la produzione di rifiuti e la dipendenza dai beni di consumo.
Tuttavia, il baratto può essere problematico in quanto potrebbero risultare difficili la determinazione del valore relativo delle merci o dei servizi coinvolti e la ricerca di un partner di scambio adeguato con cui concludere un accordo soddisfacente.
LA DISTRIBUZIONE A TITOLO GRATUITO DI PRODOTTI DIGITALI
Nella distribuzione gratuita di software o di prodotti digitali il prodotto viene reso disponibile al pubblico senza alcun costo. Questa pratica può essere utilizzata per vari scopi, come ad esempio per promuovere il prodotto stesso, aumentare la sua diffusione e creare una base di utenti fedeli.
La distribuzione gratuita può anche essere utilizzata come parte di una strategia di marketing per aumentare la consapevolezza del marchio o per acquisire nuovi clienti. In alcuni casi, il software o il prodotto digitale può essere distribuito gratuitamente come una versione limitata o di prova, che offre funzionalità ridotte rispetto alla versione a pagamento.
La distribuzione gratuita di software e prodotti digitali può essere sostenibile solo se l'azienda o l'organizzazione che li sviluppa ha una fonte di reddito alternativa, ad esempio attraverso pubblicità, vendita di servizi correlati, donazioni o sponsorizzazioni. Inoltre, è importante garantire che la distribuzione gratuita rispetti le leggi sul diritto d'autore e altre leggi applicabili.
I DIRITTI D’AUTORE (COPYRIGHT E COPYLEFT)
Il copyright e il copyleft sono due concetti opposti riguardanti i diritti d'autore.
IL COPYRIGHT
Il diritto d'autore o copyright è un ramo del diritto che tutela le opere dell'ingegno, come libri, musica, film, opere artistiche, software e altri prodotti della creatività umana.
Il copyright è un sistema legale che conferisce ai proprietari di diritti d'autore il controllo esclusivo sull'utilizzo e la distribuzione delle opere che hanno creato. Questo significa che chiunque desideri utilizzare o distribuire un'opera protetta da copyright deve ottenere il permesso dal proprietario dei diritti d'autore e spesso pagare una tassa o una royalty.
Il diritto d'autore nasce automaticamente con la creazione dell'opera, senza che sia necessario fare domanda o registrare l'opera in qualche modo. L'autore dell'opera ha il diritto esclusivo di decidere come utilizzare la propria creazione, come ad esempio riprodurla, distribuirla, vendere copie o concedere licenze di utilizzo.
Il diritto d'autore dura in genere per un periodo di tempo determinato, che varia a seconda del paese e del tipo di opera. Ad esempio, negli Stati Uniti il diritto d'autore dura per tutta la vita dell'autore più 70 anni, mentre in Europa il termine è di solito di 70 anni dopo la morte dell'autore.
Il diritto d'autore è protetto dalla legge e può essere difeso in tribunale in caso di violazioni. Le violazioni del diritto d'autore possono includere la riproduzione o la distribuzione non autorizzata dell'opera, la realizzazione di opere derivate senza il permesso dell'autore, la vendita di opere contraffatte e altre attività che violano i diritti dell'autore.
L'autore può concedere a terzi il permesso di utilizzare la propria opera, ad esempio attraverso un contratto di licenza o cessione dei diritti d'autore. Inoltre, l'autore può scegliere di utilizzare una licenza d'uso come Creative Commons, che consente ad altri di utilizzare l'opera in modo specifico, ma senza rinunciare completamente ai propri diritti.
In sintesi, il diritto d'autore è un sistema che protegge le opere dell'ingegno e garantisce all'autore il diritto esclusivo di utilizzare la propria creazione e di controllare come questa viene utilizzata dagli altri.
Per esercitare i propri diritti d'autore, l'autore dell'opera può intraprendere diverse azioni.
In primo luogo, l'autore può far valere i propri diritti d'autore contro chiunque violi questi diritti, ad esempio un'altra persona che utilizzi l'opera senza autorizzazione o senza pagare le dovute royalty. L'autore può far valere i propri diritti d'autore in tribunale, attraverso una causa civile per violazione dei diritti d'autore.
Inoltre, l'autore può concedere a terzi il permesso di utilizzare l'opera attraverso un contratto di licenza o cessione dei diritti d'autore. In questo modo, l'autore può guadagnare denaro dalla propria creazione e controllare l'uso che viene fatto dell'opera.
L'autore può anche scegliere di utilizzare una licenza d'uso come Creative Commons, che consente ad altri di utilizzare l'opera in modo specifico, ma senza rinunciare completamente ai propri diritti. In questo modo, l'autore può promuovere la diffusione dell'opera e al contempo mantenere un certo controllo sull'uso che ne viene fatto.
Infine, l'autore può scegliere di proteggere l'opera attraverso la registrazione del diritto d'autore presso l'ufficio competente del proprio paese. Anche se la registrazione non è sempre obbligatoria per ottenere la protezione dei diritti d'autore, può essere utile come prova della proprietà dell'opera in caso di controversie legali.
In sintesi, l'autore può esercitare i propri diritti d'autore attraverso azioni legali, contratti di licenza o cessione dei diritti, l'utilizzo di licenze d'uso e la registrazione del diritto d'autore.
IL COPYLEFT
L 'espressione copyleft indica un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Si tratta di un metodo generico per rendere un programma (o altro lavoro) libero ed imporre che tutte le modifiche e versioni estese del programma siano anch'esse software libero. Il copyleft può essere applicato ad una moltitudine di opere, che spaziano dal software alle opere letterarie, dai video alle opere musicali, dalle banche dati alle fotografie.
Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera, nel caso vogliano distribuire l'opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti ad ogni pubblicazione.
Il copyleft, d'altra parte, è un concetto opposto al copyright che mira a garantire la libera circolazione delle opere creative che consenta agli autori di permettere l'utilizzo e la condivisione delle loro opere, mantenendo un certo grado di controllo sulla loro diffusione e sulla paternità dell'opera stessa.. Con il copyleft, gli autori concedono il permesso di utilizzare, copiare e distribuire le loro opere, ma solo a condizione che le opere derivate siano condivise con gli stessi diritti. In altre parole, il copyleft è una forma di licenza che impone la condivisione reciproca, in modo che il lavoro di un autore sia utilizzabile e modificabile da altri senza restrizioni, a patto che lo stesso sia vero per le opere derivate.
Il copyleft è un concetto molto vasto; ci sono molti modi di completare i dettagli. Esempi di licenze copyleft per il software:
GNU GPL sono la GNU LGPL; nel Progetto GNU, le specifiche condizioni di distribuzione che utilizziamo sono contenute nella Licenza Pubblica Generica GNU. La Licenza Pubblica Generica GNU è spesso chiamata, in breve, GNU GPL.
la licenza GNU FDL usata per Wikipedia fino al 2009 (data del passaggio alla licenza Creative Commons).
le licenze Creative Commons (più propriamente con la clausola share alike) per altri ambiti di cui si parlerà ampiamente di seguito.
In sintesi, il copyright è un sistema di proprietà intellettuale che mira a proteggere gli interessi economici dei proprietari dei diritti d'autore, mentre il copyleft è una forma di licenza che mira a promuovere la libera circolazione delle opere creative e la condivisione reciproca.
Le Creative Commons sono un sistema di licenze d'uso che consente ai titolari dei diritti d'autore di concedere ai loro utenti la possibilità di utilizzare le loro opere in modo specifico e limitato. Questo sistema di licenze è stato creato per fornire un'alternativa al tradizionale sistema di diritto d'autore, che tende a proteggere in modo molto rigoroso i diritti del proprietario dell'opera.
Le licenze Creative Commons consentono all'autore di decidere in modo specifico come l'opera può essere utilizzata, ad esempio se può essere modificata o se può essere utilizzata per scopi commerciali. In questo modo, l'autore può promuovere la diffusione dell'opera senza dover rinunciare completamente ai propri diritti.
Le licenze Creative Commons offrono un modo semplice e flessibile per i proprietari dell'opera di permettere ad altri di utilizzare l'opera in modo limitato e specifico, senza rinunciare completamente ai propri diritti. Le licenze Creative Commons sono composte da una serie di clausole standardizzate, che possono essere combinate in diversi modi per creare licenze personalizzate in base alle esigenze dell'autore.
Le licenze Creative Commons, sono idealmente strutturate in due parti:
la prima parte indica le libertà concesse dall'autore per la propria opera.
Le due libertà sono:
condividere (To share): libertà di copiare, distribuire o trasmettere l'opera.
rielaborare (To Remix): libertà di riadattare l'opera.
la seconda espone le condizioni di utilizzo dell'opera stessa ossia indica le clausole di utilizzo dell'opera e a ognuna è associato un simbolo grafico allo scopo di renderne più facile il riconoscimento:
BY Attribuzione (Attribution): permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell'opera e dei lavori derivati da questa a patto che vengano mantenute le indicazioni di chi è l'autore dell'opera. Questa clausola richiede che l'opera sia accreditata all'autore originale. Chiunque utilizzi l'opera deve fornire l'attribuzione corretta all'autore originale.
NC Non commerciale (Non commercial): permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell'opera e dei lavori derivati da questa solo per scopi non commerciali. Questa clausola limita l'utilizzo dell'opera a scopi non commerciali. Chiunque utilizzi l'opera non può farlo a scopo di lucro o in connessione con attività commerciali.
ND Non opere derivate (No derivative works): permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano soltanto copie identiche dell'opera; non sono ammesse opere derivate. Questa clausola limita la creazione di opere derivate. Chiunque utilizzi l'opera non può modificarla o creare opere derivate basate sull'opera originale.
SA Condividi allo stesso modo (Share alike): permette che altri distribuiscano lavori derivati dall'opera solo con una licenza identica o compatibile con quella concessa con l'opera originale. Questa clausola richiede che le nuove opere basate sull'opera originale siano distribuite con una licenza simile. Chiunque crei opere derivate basate sull'opera originale deve distribuirle con la stessa licenza Creative Commons dell'opera originale.
Le quattro clausole principali delle licenze Creative Commons possono essere combinate in diversi modi per creare licenze specifiche, che consentono l'utilizzo dell'opera in modo libero e aperto, favorendo la diffusione della conoscenza e della cultura.
Combinazioni di clausole Creative Commons sono ad esempio:
Per scegliere la licenza da associare all’opera in base alle proprie esigenze, si può utilizzare il Creative Commons License Chooser: rispondendo ad alcune semplici domande il sistema genera automaticamente l'icona da copiare ed inserire sul lavoro (copiare anche il link alla Licenza scelta)
Ci sono altre due licenze CC da considerare:
la licenza di tipo CC0 l'autore rinuncia consapevolmente a tutti diritti sulla sua opera. Il funzionamento e l'efficacia di questo tipo di licenza dipende dal tipo di opera e dalle relative norme vigenti, ma in generale agisce come una rinuncia incondizionata dei propri diritti sul suo lavoro, il quale diviene automaticamente di dominio pubblico.
la licenza CC+ è un protocollo finalizzato a estendere le licenze standard del progetto Creative Commons attraverso l'aggiunta di un ulteriore accordo. CC Plus non è una licenza di per sé, ma un sistema semplificato che permette agli utilizzatori di un'opera di ottenere ulteriori diritti oltre a quelli concessi dalle sei licenze Creative Commons. Il protocollo prevede l'integrazione di una seconda licenza (di natura non necessariamente commerciale), agli eventuali e già presenti attributi standard.
Ad esempio, una licenza Creative Commons, può impedire l'utilizzo di un'opera a fini commerciali. Con CC+, la licenza fornisce un link attraverso il quale un utilizzatore possa vedersi concessi ulteriori diritti, questi possono essere generalmente commerciali o di altra natura (vincolati ad esempio a una società di distribuzione), ma anche autorizzazioni o servizi aggiuntivi, come garanzie, concessioni di utilizzo senza attribuzione della paternità dell'opera o anche l'accesso alla comunicazione, rappresentazione, esecuzione o recitazione dell'opera, o ancora alla disponibilità su mezzi fisici.
La struttura di CC+ fornisce alle aziende un sistema per muoversi tra economie commerciali e di condivisione libera, nonché uno standard flessibile per queste forme di sfruttamento dell'opera.
Il pubblico dominio si riferisce a opere che non sono protette da diritti di proprietà intellettuale, come il copyright, o che hanno perso tali diritti perché sono scaduti o sono stati rinunciati. Ciò significa che queste opere sono libere da restrizioni legali e possono essere utilizzate, copiate, distribuite e modificate senza la necessità di ottenere il permesso del proprietario originale dei diritti d'autore.
Le opere in pubblico dominio possono includere, ad esempio, libri, musica, film, fotografie e disegni che sono stati creati molti anni fa o che sono stati resi disponibili al pubblico senza restrizioni. Ciò significa che chiunque può utilizzare queste opere per qualsiasi scopo, senza dover pagare alcuna tassa o royalty per l'utilizzo.
Tuttavia, è importante tenere presente che in alcuni paesi esistono leggi che limitano l'utilizzo di opere in pubblico dominio, ad esempio per proteggere la reputazione delle persone o per evitare la concorrenza sleale. È quindi consigliabile verificare sempre la legge applicabile al proprio caso specifico prima di utilizzare un'opera in pubblico dominio.
L 'espressione pubblico dominio indica in generale il complesso e la globalità delle opere (ed in particolare delle informazioni) che, decorso il termine della protezione legale, possono essere liberamente utilizzate, senza chiedere autorizzazioni né corrispondere alcun compenso
In altre parole, il software libero è un software che dà agli utenti il controllo completo sulle proprie attività informatiche. L'idea alla base del software libero è che i programmi informatici dovrebbero essere considerati come strumenti di lavoro e di cooperazione, e non come proprietà esclusiva dei loro creatori.
Ci sono molte organizzazioni che si dedicano alla promozione e allo sviluppo del software libero, come la Free Software Foundation, che è stata fondata nel 1985 dal programmatore Richard Stallman. Molti esempi di software libero sono disponibili oggi, come il sistema operativo GNU/Linux e il browser web Firefox.
Il contenuto libero, a differenza del software libero, si riferisce a qualsiasi tipo di contenuto che può essere utilizzato, modificato e distribuito liberamente senza limitazioni legali o finanziarie. Questo include testo, immagini, video, audio e altri tipi di materiali.
Il contenuto libero è spesso associato al concetto di "open content", che promuove l'accesso aperto e la condivisione di contenuti. Ciò significa che chiunque può accedere al contenuto, utilizzarlo, modificarlo e distribuirlo senza dover ottenere il permesso del proprietario originale del contenuto o pagare alcuna tassa o royalty.
Ci sono molte licenze di contenuto libero disponibili, come la Creative Commons, che consentono ai creatori di proteggere i loro diritti d'autore, ma allo stesso tempo concedono agli utenti la libertà di utilizzare il contenuto in vari modi. Ci sono anche molte piattaforme online, come Wikipedia e Wikimedia Commons, che offrono contenuti gratuiti e di pubblico dominio.
Il contenuto libero ha un ruolo importante nella promozione dell'accesso equo alle informazioni e nella democratizzazione della conoscenza. Inoltre, il contenuto libero può essere utilizzato per scopi educativi, scientifici, culturali e artistici, contribuendo così al progresso dell'umanità nel suo insieme.
Bibliografia e sitografia