EXTRA PROGETTI
All’interno del progetto di Laboratorio di Customer Experience si possono collegare altri progetti che vanno ad integrare punti non sviluppati del Customer Journey. Ogni progetto avrà finalità e modalità di attuazione coerenti e complementari per una didattica innovativa che avvicini sempre di più il mondo della scuola al mondo del lavoro. Il “Flipped briefing” è uno di questi.
IL FLIPPED BRIEFING
Docenti
Prof.ssa Rossi Giuliana Referente
Prof.ssa Fiano Roberta (Docente neoassunto)
Il progetto "Flipped briefing"
Il “Flipped briefing”, consente agli alunni di poter interpretare ruoli diversi e porsi “nei panni” sia dell’Azienda che dell’Agenzia. In questo modo si aiuta l’alunno a imparare a parlare in pubblico e acquisire con l’allenamento, padronanza della terminologia tecnica, sia nella lingua madre che nella seconda lingua (in questo caso l’inglese). Il lavoro creativo è molto faticoso e pesante ma al contempo può essere molto divertente: alla base di un’ispirazione deve esserci ricerca ma anche istinto, gioco, ironia e leggerezza.
Il progetto: struttura e strumenti
La classe/tipo immaginata per realizzare il “Flipped Briefing” è composta da 20 alunni di una quinta grafica e comunicazione.
Si divide la classe in 4 gruppi di 5 ragazzi -‐ la scelta dei membri dei 4 team sarà sorteggiata (in questo modo si eviteranno possibili sperequazioni e i gruppi saranno eterogenei, magari composti anche da ragazzi che non socializzano tra loro, come spesso accade nelle dinamiche di classe).
Le formazioni saranno strutturate nel modo seguente:
PRIMO TURNO
1° gruppo Azienda -‐ 1° gruppo Agenzia
2° gruppo Azienda -‐ 2° gruppo Agenzia
I ruoli saranno poi invertiti e i gruppi Azienda diverranno gruppi Agenzia e viceversa. Scambiando ruoli e competenze, ogni alunno potrà vedere il brief da entrambe le prospettive.
SECONDO TURNO
1° gruppo Azienda -‐ 1° gruppo Agenzia
2° gruppo Azienda -‐ 2° gruppo Agenzia
Composizione dei team:
I 2 gruppi Azienda stabiliranno i ruoli rispettivamente di:
1) Presidente
2) Vice -‐ presidente
3) Amministratore delegato
4) Responsabile del Marketing
5) Responsabile del Prodotto
I 2 gruppi Agenzia stabiliranno i ruoli rispettivamente di:
1) Presidente
2) Art director
3) Copywriter
4) 1° Account
5) 2° Account
Le due aziende da prendere in considerazione sia nel primo turno che nel secondo, saranno estratte a sorte (da un alunno) tra un numero di 10 aziende scelte dal docente.
L’azienda dovrà comunicare nel brief i seguenti aspetti:
1) Tipologia di progetto
2) Informazioni sull’azienda
3) Mission
4) Concorrenti
5) Cosa chiedere
6) Obiettivo del progetto
7) Descrizione del progetto
8) Valori da comunicare
9) Tono di voce
10) Linee guida dell’immagine coordinata
11) Target
12) Formati dei prodotti richiesti
13) Scadenze
15) Step
16) Budget
Ogni partecipante del gruppo azienda, a seconda del ruolo che riveste, interverrà illustrando l’aspetto che a lui compete: ad esempio il presidente introdurrà il progetto e darà informazioni sull’azienda e la sua mission, mentre il responsabile del marketing parlerà dei concorrenti e descriverà il progetto e i relativi obiettivi e così via…
Lingua per il briefing
La lingua scelta per il briefing è l’inglese (il progetto potrà comunque essere redatto in italiano).
L’agenzia dovrà lavorare (a casa) sulle informazioni ricevute durante il briefing e portare il lavoro finito (almeno tre proposte di campagna pubblicitaria, i ragazzi si riuniranno dividendosi le mansioni, in base al ruolo e alle proposte che emergeranno), presentandolo in inglese durante l’incontro stabilito per la consegna.
Durante il secondo turno i ruoli saranno invertiti ma i gruppi come composizione resteranno gli stessi, a variare sarà il ruolo e di conseguenza i compiti.
Tempo di progettazione stimato per ciascun turno: tre settimane.
1° settimana:
progettazione del brief (gruppo azienda) e incontro con l’agenzia.
2° e 3°settimana:
progettazione del piano di comunicazione (gruppo agenzia) e presentazione all’azienda.
La presentazione delle proposte sarà scritta in italiano e illustrata in inglese.
Saranno valutati i gruppi in base al modo di lavorare, ai risultati ottenuti, alla modalità di redazione e illustrazione del brief, all’efficacia della campagna di comunicazione, alla creatività e alla capacità di presentare (tono di voce, postura, termini usati e pronuncia).
La metodologia CLIL
Lo scopo principale dell’esperimento è fornire alla classe gli strumenti per accrescere le conoscenze e le competenze di settore attraverso quello che usiamo definire un “compito di realtà”.
Simulare ciò che avviene nel mondo del lavoro di un’agenzia di advertising, permette ai ragazzi di mettersi alla prova, individuando le proprie potenzialità e criticità, magari scoprendo anche qualità che non sanno di possedere.
Riuscire a rivestire entrambe i ruoli, permette una maggiore capacità di capire l’altro e scoprire risorse interiori che altrimenti sarebbero emerse in tempi più lunghi o forse non sarebbero emerse mai.
Il mondo della pubblicità usa molti anglicismi: termini di uso comune nel settore che devono potersi integrare con la conoscenza e la competenza in ambito linguistico.
In un mondo sempre più globalizzato, le cui distanze si accorciano grazie al web, ci si trova sempre più frequentemente a comunicare con persone che non parlano italiano, pertanto per promuovere il nostro lavoro, occorre avere almeno una discreta conoscenza dell’inglese (anche se sarebbe molto utile una terza e/o una quarta lingua).
Organizzare, redigere e presentare in inglese il proprio progetto creativo è un ottimo esercizio che porta l’alunno a dover utilizzare tutte le sue risorse per riuscire ad esprimere le sue idee e farsi capire in modo efficace ed esauriente.
In tal modo, il discente, acquisisce maggiore consapevolezza di sé e delle sue capacità allenandosi a superare la timidezza e l’insicurezza, sentendosi comunque in un ambiente “protetto” qual è quello della classe, dove gli errori non sono considerati un fallimento ma un’opportunità di crescita.
Apprendere facendo è il modo migliore per comprendere la realtà che ci circonda e quanta importanza hanno le nostre skills.