15 aprile 2020: il sole splendeva e tutto intorno a me si illuminava di una luce intensa; era proprio una bellissima giornata. Quel dolce cinguettio di uccelli, quel soave risveglio e quella pacatezza che rendeva il mio umore più leggiadro del solito, mi sconvolsero totalmente la giornata. Quella mattina decisi di rilassarmi un po’. Durante tutto il tempo non feci altro che stare sul letto, con gli occhi chiusi, con la musica di sottofondo e totalmente assorto nei miei pensieri, dai quali, poi, avrei preso spunto per scrivere dei versi. Al calar del sole, quando il giorno volgeva al termine, dopo una lunga meditazione, avevo, finalmente, raggiunto l’apice della leggiadria mentale e fisica. Lo so è un’illusione, ma in quel momento mi sembrava di stare nel paradiso terrestre dove venivo coccolato e protetto, inconsapevole del fatto che di lì a poco mi sarei ritrovato nel più profondo baratro. Mosso dalla curiosità di capire da cosa proveniva quella strana sensazione che provavo, diedi uno sguardo al mio cellulare perché sentivo che qualcosa era successo. Non ci volevo credere, non era possibile, era inaccettabile, ma purtroppo era la verità. La mia amica Nicole era morta, aveva contratto quel terribile virus, Covid-19, che dall’inizio di marzo si era diffuso anche in Italia. Nicole è stata tutto per me, soprattutto è stata la persona che ha reso la mia adolescenza allegra e spensierata. Nel fiore degli anni della mia giovinezza, mentre da un lato consumavo intere giornate a leggere e a studiare, dall’altro lato ho avuto la possibilità di vivere tante bellissime esperienze e ho avuto anche il privilegio di conoscere la più dolce delle creature, la bellissima Nicole. Una ragazza di appena 20 anni con degli splendidi capelli biondi, un paio di occhi azzurri e una pelle talmente pallida e liscia che sembrava fatta di velluto, insomma aveva tutte le caratteristiche di una figura angelica. Il suo carattere un po’ introverso la portava ad avere poche amiche, non le piaceva uscire, preferiva trascorrere il suo tempo in casa, cantando. Di lei ricordo tutto, ma la cosa che non riesco a togliere dalla mia mente è proprio la sua voce. Grazie a lei ho imparato a vedere il mondo in maniera diversa, mettendo da parte per un po’ il mio pessimismo.