CITTADINANZA ATTIVA

Una buona ragione per comprare

Un venerdì prima di Pasqua presso la Bottega Equosolidale di Porlezza (di fronte alla chiesa) abbiamo potuto capire concretamente cosa sia il commercio Equosolidale o Fair trade. Questo grazie a Giusi e Silvia, due volontarie del Cerino che con pazienza e semplicità hanno risposto alle nostre domande.

Cos’è innanzitutto il commercio Equosolidale?

È un nuovo modello economico sorto alla fine degli anni 80, diverso da quello capitalistico dominante, che garantisce:

un prezzo equo dei prodotti acquisiti

• condizioni di lavoro più sicure

• crescita professionale delle donne

• protezione dei minori

• difesa ambientale

• valorizzazione dell’artigianato locale

In Italia, tra le varie realtà, emerge la cooperativa EQUOMERCATO che importa prodotti alimentari, cosmetici ed artigianali da decine di piccole cooperative ed associazioni di produttori di Africa, Asia, e America latina, che poi vengono rivenduti alle botteghe del Mondo Italiane.

Giusi e Silvia ci hanno spiegato che L’organizzazione dei volontari ‘il Cerino’ affianca il lavoro delle botteghe per diffondere sul territorio la cultura della solidarietà, della legalità, della giustizia per promuovere la dignità dei poveri e degli emarginati.

Ma parliamo di cioccolato. 

La Bottega era rifornita di uova di Pasqua e di altri prodotti buonissimi.

Abbiamo capito che l’appassionato di cioccolato ha un’opportunità importante, può scegliere prodotti equosolidali che garantiscono la qualità del "puro" 8cioccolato e la dignità e i diritti di chi coltiva il cacao.

Durante l’incontro abbiamo anche capito che nei paesi in via di sviluppo alcuni bambini devono lavorare per poter frequentare la scuola. L’istruzione diventa per loro l'unica possibilità di un futuro e sono loro stessi a chiedere il riconoscimento del valore del loro lavoro, se svolto liberamente e in condizioni dignitose.

L'associazione Little hands, nell'ambito della cooperativa Equo mercato, importa prodotti realizzati da bambini e adolescenti, sostenendo il loro percorso lavorativo e scolastico

Saremmo potuti stare ore ad ascoltare tutti i progetti sostenuti dall’associazione del Cerino e legati alla bottega Equosolidale. Molti di essi sono anche rivolti a persone che si trovano in carcere, perché imparando una professione (attraverso laboratori di panetteria, pasticceria,  cosmetica, per esempio) possano avere una seconda possibilità per ricominciare da uomini e donne liberi:

Per noi ragazzi l’esperienza è stata davvero interessante e ci rende felici sapete che acquistando prodotti equosolidali aumentiamo le possibilità di ragazzi della nostra età di andare a scuola.


Il grafico rappresenta la differenza tra il prezzo equo e quello tradizionale del cacao.


In viaggio verso St. Moritz

Il 12 aprile siamo andati in gita: meta St. Moritz, in Svizzera! 

Il ritrovo era alle 6:10 a Porto Letizia: la partenza è stata movimentata e ci sono stati alcuni intoppi, ma alla fine siamo saliti sui bus privati. L’idea iniziale era di arrivare in bus fino a Tirano e poi di salire sul trenino rosso del Bernina per dirigerci a St. Moritz. Purtroppo c’è stata una frana e quindi abbiamo fatto tutto il viaggio sul bus.  Prima tappa: Tirano. Qui abbiamo visitato la basilica della Madonna di Tirano in cui abbiamo ammirato vari affreschi, dipinti, sculture, rosoni e l’organo più bello d’ Europa. Dopo una pausa, abbiamo ripreso il viaggio verso la cittadina di St. Moritz, in Engadina, Svizzera. Appena arrivati in città abbiamo pranzato ammirando il bellissimo panorama, l’azzurro del cielo e il verde delle acque del lago. Poi abbiamo fatto il giro del lago, incorniciato dalle alte montagne innevate. Dopo una visita alla cittadina siamo ripartiti e ci siamo diretti verso le Cascate di Acquafraggia, a Borgonuovo in Valchiavenna. Queste cascate sono generate dall'incrocio di due valli originate dalla glaciazione. Le cascate, con il loro maestoso spettacolo, impressionarono anche Leonardo da Vinci, che trovandosi a passare da quei luoghi ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo Codice Atlantico: "Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…".  

Alla fine, soddisfatti e molto felici, siamo tornati a Porto Letizia. 

Verso Monaco...

Quando è stata proposta la gita, non ero sicura di voler partecipare, ma alla fine, ho deciso di provare esperienze nuove. I momenti migliori sono stati trascorrere quattro giorni insieme, visitare le due città, ma soprattutto girare per i negozi. Abbiamo svaligiato la maggior parte dei negozi in centro, e ho adorato che noi ragazze ci dessimo consigli su cosa comprare, se ci stessero bene addosso gli indumenti e soprattutto le foto nei camerini che ricordano quei momenti. Mi è piaciuta tantissimo la visita ai giardini perché mi dava la sensazione di libertà, in mezzo a tutto quel verde, ai fiori agli uccellini che cantavano, poiché fortunatamente era una giornata con un sole caldo. I momenti peggiori sono collegati al cibo che non ho gradito molto, il cibo migliore che ho mangiato è stato il bretzel al burro,  invece il  peggiore è stata quella specie di patata che non si è rivelata una patata ma qualcosa di molliccio. 

La visita a Dachau mi ha colpito molto, ho capito che  vedere realmente davanti a te le cose suscita emozioni completamente diverse, profonde. La nostra guida ci ha accompagnato per tutto il percorso facendoci vivere e immaginare tutti i terribili avvenimenti accaduti all'interno del campo di concentramento. Stare all'interno del campo ti apre proprio gli occhi, ti fa capire in prima persona le orribili cose che hanno passato quelle povere persone innocenti. Di sicuro saranno delle emozioni sempre presenti nella mia memorie e impossibili da dimenticare. 

Aurora 

I momenti più belli, ovviamente, sono stati l’andata e il ritorno. All’andata mi sono divertito, perché ero vicino a un compagno di un’altra classe che conosco da molto tempo. Devo ammettere che dopo qualche ora il viaggio si faceva sentire, perché era molto lungo. Nel ritorno mi sono divertito molto: ho giocato a carte con Samuel di 3B e col professore De Lorenzi, ma io e Samuel non riuscivamo a vincere, allora abbiamo provato a dare più carte al prof, ma nulla da fare, ha vinto lo stesso. Il momento più bello con la classe, secondo me, è stato il primo giorno al Deutsches Museum per il fatto che sono un appassionato di motori, e perché c’era un bellissimo mini-simulatore di aerei. Mi sono piaciuti in modo particolare i motori in scala, ma quelli in dimensione reali erano proprio un’altra cosa.  È stato molto divertente con Linus andare al Mc Donald l’ultimo giorno, perché girandomi gli ho rovesciato la coca-cola addosso e abbiamo riso molto, tranne lui ovviamente. Sempre lì al Mc è stato divertente vedere Mirco ordinare in inglese i panini. Per alcuni della nostra classe ho dovuto fare da portavoce, visto che non riuscivano a comunicare in tedesco. Parlando di cibi, il migliore è stato il Mc, anche se non può competere con il nostro, mentre il  meno buono è stata la palla gialla, che penso sia stata polenta, ma non sono sicuro, del ristorante in cui cenavamo. 

Non mi aspettavo così il campo di Dachau, pensavo che le camere dei detenuti fossero più grandi, pensavo che i lavori fossero meno duri; mi aspettavo che fosse molto più facile scappare attraverso i cancelli o le reti, invece non era così. Ciò che mi ha impressionato maggiormente sono stati i forni. Pensare che venivano usati per bruciare persone è molto inquietante ma soprattutto inumano. Mi ha segnato vedere come torturavano le persone per fare esperimenti di resistenza o di altri tipi. Mi ha colpito fortemente l’immagine del gas che utilizzavano, mentre ciò che mi ha spaventato di più è che utilizzano tuttora i campi delle SS per addestrare i soldati.  

Non penso sia una cosa giusta visto che può spaventare i cittadini, inoltre secondo me bisognerebbe lasciare il terreno inutilizzato per ricordare le atrocità che si sono consumate in qui luoghi. Consiglio di andare a vedere il campo per capire cosa veramente è successo lì perché la realtà è diversa rispetto alle foto che possiamo vedere dal telefono, posso assicurarvi che vederlo online è una cosa mentre vederlo dal vivo è tutt’altra. 

Mosè  

Giovedì 21 marzo 2024. Quella mattina, per me, è stato molto difficile svegliarmi, sapere che saremmo dovuti andare nel campo di concentramento di Dachau, mi ha fatto venire i brividi. Il campo era a circa mezz’ora dall’hotel, e quando ho visto l’entrata del campo per la prima volta, mi sono spaventato, il cancello, i dormitori mi hanno fatto capire che il letto che reputo scomodo, in realtà, è la cosa migliore del mondo. Però la cosa che mi ha spaventato di più è stata la camera a gas, una stanza poco più grande della mia camera e poco più alta di me, in cui dentro dovevano starci centocinquanta persone che poi sarebbe morte intossicate.  Vedere i forni, pure questo è stato raccapricciante, ultimo ma non per importanza, pensare alle condizioni in cui gli ebrei, ma in generale chiunque venisse schiavizzato in quel campo, dovevano vivere, mi faceva capire che sono veramente fortunato del mondo in cui vivo, anche se vorrei vivere in modo migliore. Dopo il momento tragico della gita, il pomeriggio siamo andati a fare una visita guidata di Monaco. Abbiamo visto delle bellissime chiese e monumenti, ma quello che mi ha stupito di più è il fatto che la città di Monaco ma in generale tutta la Germania è in allerta e si sta preparando alla guerra, inoltre la guida ci ha detto che lui era sceso nelle sotterranee della città e casualmente ha scoperto che la città è collegata da  tunnel fortificati.  

Samuel 

Agenda 2030

L'agenda Venti trenta è un programma d’ azione basato su 17 obbiettivi (chiamati anche goals) di sviluppo sostenibile concordati da tutti i 193 stati membri dell’ONU, nel 2015 per il miglioramento del sistema globale. 

Gli obbiettivi sono. 

 

Questo grande lavoro di gruppo ha un obiettivo molto impegnativo: trasformare il mondo.  

È andata così: i 193 Paesi dell’ONU si sono riuniti, si sono confrontati, hanno ascoltato la voce degli scienziati e degli esperti, e hanno deciso che è giunto il momento di fare qualcosa: ci sono troppe cose che non vanno sul nostro Pianeta e dobbiamo affrontarle subito. I Paesi del mondo non possono pensare solo ad accumulare ricchezza, senza pensare alle conseguenze, dobbiamo renderci conto che ci sono tantissime persone che soffrono la fame, che non possono curarsi e non hanno una casa; ci sono donne che vengono maltrattate e bambini che non possono andare a scuola.  

Anche noi possiamo dare una mano smettendo di inquinare l’aria, l’acqua, la terra e abituandoci a riciclare per ridurre gli sprechi.  

Possiamo adottare tanti comportamenti corretti e solidali partendo dal nostro piccolo per migliorare il mondo. 


Una guerra senza fine

Il 7 ottobre 2023 i terroristi di Hamas hanno attaccato Israele provocando 1400 morti e rapendo oltre 240 ostaggi. L’organizzazione estremistica politico-religiosa palestinese, dalla sua creazione ha l’obiettivo di liberare la Palestina dalla presenza israeliana. Il mezzo utilizzato per raggiungere i propri obbiettivi è da sempre la violenza. Questa volta però la brutalità è stata ripresa in diretta e diffusa sui canali social o tramite chat esaltando ed esasperando ancora di più la violenza.    

Come risposta il 9 ottobre il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha ordinato un assedio totale della Striscia di Gaza. Niente elettricità, né cibo, né carburante. Sotto gli attacchi israeliani muoiono non solo i terroristi di Hamas, ma anche molti civili palestinesi.   

Così è iniziata l’ennesima e tragica guerra tra Israele e la Palestina.    

Entrambe le parti giustificano le loro azioni con motivazioni che considerano valide e solide, ma la guerra è il modo peggiore per affrontare una situazione di conflitto.    

La formazione dello Stato di Israele ha comportato nel corso del tempo per la Palestina gravi perdite: i territori concessi dall’ONU nel 1948 erano molto inferiori a quelli attuali, conseguenza di un’espansione aggressiva.  

Risulta difficile adesso pensare a una soluzione di due stati autonomi e indipendenti. Nessuno dei due popoli dovrebbe essere superiore all’altro. Ma nei fatti entrambi vogliono dimostrare proprio questo.  

Di certo la guerra ha causato troppe morti civili ingiuste, e in tutto ciò l’ONU non sta agendo come dovrebbe, difendendo la pace a ogni costo.  Questo ci rattrista molto.  

Speriamo che questa guerra si concluda al più presto anche se la vita delle persone non sarà più la stessa. La violenza causerà inevitabilmente altra violenza.   

  

Di Gaia Curti e Chiara Mazzacchi 3° A San Bartolomeo   

 


Le unità cinofile 

Il 24 novembre 2023 le classi di tutto l'istituto si sono riunite in palestra, dopo un’interessante presentazione sulle competenze e le attività della Guardia di finanza, per assistere a una manifestazione cinofila. 

Ci siamo trovati davanti un esemplare stupendo di pastore tedesco molto emozionato che ha iniziato subito a saltare, scodinzolare e abbaiare mentre l’addestratore gli dava leggere pacche sulle costole.  

I finanzieri hanno portato in palestra delle valigie e le hanno disposte in ordine sparso. Dentro una di esse era nascosta una pallina e mentre il cane cercava la pallina il finanziere spiegava il metodo di addestramento delle unità cinofile.  

Queste ultime si occupano della ricerca di sostanze stupefacenti illegali, ma anche della ricerca di persone disperse a causa di calamità e incidenti. 

Alla fine della presentazione ci hanno fatto accarezzare quel dolce pastore tedesco! 

L’incontro con le forze dell’ordine si è dimostrato interessante e molto coinvolgente per approfondire le nostre competenze di cittadinanza. 


Dominic