Per non dimenticare

La Giornata della Memoria mi ha molto emozionato perchè le storie che ci hanno raccontato erano molto tristi, ma allo stesso tempo vere.

Capire che cosa hanno passato molte persone mi ha sbloccato qualcosa dentro; mi sono sentito sconvolto perché racconti del genere mi hanno lasciato senza fiato.

Una cosa così non dovrà mai più accadere perché troppe persone hanno sofferto, non solo le persone che hanno subito i rastrellamenti, ma anche i loro familiari e i loro amici che li vedevano soffrire. Doveva essere davvero straziante.

Poche persone sono sopravvissute a questa tortura che pareva infinita, ma queste persone hanno testimoniato per far si che tutto quello che loro hanno passato non capiti mai più.

Il mio racconto preferito è “La città che sussurrò” perché è quello con il finale più positivo: parla di una mamma che con suo figlio ha trovato rifugio in una casa perché, essendo ebrei, dovevano sfuggire ai rastrellamenti. 

Per scappare dai nazisti, e quindi dalla città, escono di casa e vanno al porto in una nottata senza luna e gli abitanti della città per aiutarli gli sussurrano la via che conduceva al porto.

ERNESTO