ESTATE
Siamo quasi giunti all'estate, i raggi di sole sono più intensi e più caldi, i primi soli ci fanno pensare al mare, con l'aria fresca e i giochi estivi da spiaggia, le vacanze sono alle porte e il riposo dalle fatiche scolastiche è vicino.
Raccoglieremo i nostri frutti intellettivi, scolastici e di lettura dei libri che ci sono piaciuti e che abbiamo amato leggere. Allora buona lettura e buona estate.
Visto che ultimamente ho parlato della favola di Pinocchio volevo definire che cos'è la favola e che cos'è la fiaba.
La favola è un genere letterario caratterizzato da brevi composizioni, in prosa o in versi, che hanno per protagonisti di solito animali, più raramente piante o oggetti inanimati e che sono fornite di una "morale".
La fiaba è una narrazione originaria della tradizione popolare, caratterizzata da racconti medio-brevi e centrati su avvenimenti e personaggi fantastici, coinvolti in storie aventi a volte, un sottinteso intento formativo o di crescita morale.
LA DIFFERENZA TRA FIABA E FAVOLA
La differenza principale è la presenza o meno dell'elemento fantastico e magico caratteristiche peculiari della fiaba e completamente assente nella favola basata su canoni realistici.
Sonia Pandolfi
Bibliotecaria d'istituto
In occasione dei 150 anni dalla scomparsa del grande Alessandro Manzoni, la divisione Disney di Giunti Editore gli rende omaggio con un libro a lui dedicato, che raccoglie un inedito racconto illustrato intitolato “I Promessi Paperi”, la celeberrima parodia a fumetti del 1976.
PaperManzoni, ideato e sviluppato interamente in Italia e introduce il lettore non solo a Manzoni, ma anche all’universo di ispirazione manzoniana che emerge dal racconto.
Ideale complemento del racconto illustrato è I Promessi Paperi, che chiude il volume: una storia a fumetti ormai iconica, una delle più celebri parodie letterarie disneyane, pubblicata sul settimanale Topolino nel 1976 e scritta da Edoardo Segantini con i disegni di Giulio Chierichini.
PAPER MANZONI
LA STORIA
PaperManzoni descrive un immaginario episodio di vita di Alessandro Manzoni, ambientato a cascina Costa, sulle sponde del Lago di Lecco.
Protagonista è il piccolo Alessandro (Paperino), che torna in questi luoghi tanto amati insieme allo zio un po’ burbero (Zio Paperone), per riabbracciare la sua governante Caterina (Nonna Papera), che si è occupata di lui fin da piccolo. Qui ritrova il caro amico Tonio (Paperoga), compagno di tante corse e avventure. I due, nel pieno di un autunno dorato, tra l’odore della nebbia e della polenta cotta nel camino, osservano una foglia che sembra proprio non volersi staccare dal ramo: “Sarà magica?” si chiedono. Amelia la fattucchiera, poco lontano, osserva la stessa foglia. Lei sa che è magica: fino a che non si staccherà, infatti, l’inverno non potrà cominciare. Questa foglia sarà proprio l’elemento simbolico e conduttore del racconto: in un mondo tutto da scoprire, visto con gli occhi di chi non sa e quindi inatteso e straordinario, si snoda un racconto di complicità e amicizia fatto di strade che si incontrano, si rincorrono, si dividono per poi ritrovarsi e non lasciarsi più.
Lo spunto narrato è reale: infatti, Manzoni ha passato la sua infanzia in campagna in una cascina vicino a Galbiate, nei pressi del lago di Lecco, affidato alle cure della sua balia Caterina Panzeri. Anche PaperManzoni si apre con un ramo… ma in questo caso non è quello del lago, ma di un albero che sembra fatato. Quello rappresentato nell’inedito racconto Disney è un luogo del cuore per il piccolo Manzoni, dove incontra personaggi e vive momenti che poi saranno magistralmente ritratti nel romanzo che scriverà “da grande”.
La Redazione