La recensione di Agata

"Il mistero del London Eye"

Il libro parla di una famiglia di Londra che riceve, come ospiti, dei parenti che si devono trasferire a New York per lavoro. I parenti sono la zia, Gloria, sorella della madre e il cugino, Salim che sarà il protagonista di questa storia.

Il giorno seguente Ted propone di andare a fare un giro sul London Eye, dato che Gloria e Salim non ci sono mai saliti...

Arrivati, le mamme vanno in una caffetteria, mentre Salim e i suoi due cugini, Ted e Kat, fanno la coda per i biglietti, anche se sanno che l'attesa è lunga perché , come sempre, c'è tanta gente. Ad un certo punto uno sconosciuto si avvicina a loro dandogli un biglietto gratis e dicendo che lui soffre di vertigini. I ragazzi ringraziano e decidono che il biglietto sarebbe spettato a Salim, dato che stava per trasferirsi e questa sarebbbe stata la sua ultima occasione per fare un giro sul London Eye. L'uomo gli dice che deve andare in coda vicino a quella donna, indicando una signora con un giubbotto viola, perchè è stata lei a regalargli il biglietto. Ted e Kat decidono di non fare il giro. Salim, finalmente, sale in una capsula insieme a diciannove persone estranee, tra cui la donna con il giubbotto viola. I due fratelli seguono la capsula di Salim con lo sguardo , per quasi tutto il giro, che dura trenta minuti. Quando la sua capsula tocca terra, tutti i 19 passeggeri scendono, tranne Salim; provano ad vedere se fosse in altre capsule, ma niente, nessuna traccia di lui...

Ted e Kat corrono dalle mamme per raccontar loro tutto, così la zia Gloria decide di chiamarlo al telefono, ma non risponde. Provano e riprovano, ma niente... Tornano a casa e i due fratelli salgono in camera, mentre la mamma e il papà stanno con zia Gloria che sta piangendo ormai da venti minuti. E' notte e i ragazzi non riescono a dormire, così si mettono a parlare dell' accaduto; improvvisamente a Ted vengono in mente otto teorie:

1) Salim si è nascosto e ha fatto più giri

2) L'orologio funzionava male e Salim è sceso quando non erano lì presenti, ad aspettarlo

3) Salim è sceso, ma , in qualche modo, non si sono visti

4) Li ha evitati o soffriva di amnesia

5) Si è dissolto per combustione spontanea

6) E' sceso con un travestimento

7) E' entrato in un varco temporaneo

8) E' sceso nascosto sotto gli abiti di qualcuno

Sembrano teorie sciocche, ma , in realtà una è giusta ed è la numero 6....

Dopo giorni e giorni di ricerca , dopo aver contattato la polizia e aver fatto denuncia di scomparsa , Marcus , il migliore amico di Salim, si presenta alla porta della famiglia di Salim con una lettera su cui è scritta tutta la verità. I due amici si era messi d'accordo per scappare perchè Salim non voleva trasferirsi e così avevano organizzato un piano. Marcus si sarebbe travestito da donna, quella con il giubbotto viola, e sarebbe andato in coda per il London Eye, mentre suo fratello maggiore avrebbe aspettato Salim e i suoi cugini, fingendosi lo sconosciuto che avrebbe dato il biglietto gratis. Poi Salim e Marcus sarebbero saliti nella stessa capsula, dove Salim, si sarebbe travestito, in modo che. quando fossero scesi nessuno si sarebbe accorto di nulla (e così e stato). Subito dopo sarebbero andati alla stazione della metropolitana e avrebbero preso un treno per scappare , solo che il piano è fallito...

Quando erano in stazione, infatti, Salim ha capito che quello che stava facendo era sbagliato. Si sono salutati e Marcus è andato via in metro, mentre Salim è uscito dalla stazione e, da quel momento, nessuno lo ha più visto né sentito .

Questa lettera è un grande passo avanti ma non del tutto, bisogna ancora trovarlo.

Dopo qualche ora Ted dice a Kat che sa dove si trova il loro cugino: è al Casermone, un edificio ormai chiuso dove papà aveva lavorato. Ne è sicuro! Allora corrono giù in cucina e dicono a papà di accompagnarli lì. Arrivati si accorgono che è tutto pieno di fango e c'è puzza di morto, ma non importa... Ted e Kat salgono fino all'ultimo piano, dove trovano una stanza con una porta aperta da dove provengono dei lamenti. Aspettano il padre e non entrano, fino al suo arrivo: trovano Salim, rannicchiato su un vecchio materasso , tutto tremante, lo prendono e lo portano a casa. Ted aveva ragione e, grazie a lui. Salim era salvo!

Il giorno dopo la famiglia accompagna la zia Gloria e Salim all'aeroporto, facendosi promettere che sarebbero venuti a trovarli più spesso.


Questo libro mi è piaciuto particolarmente, è uno dei più coinvolgenti che abbia mai letto; lo consiglio perchè presenta anche la psicologia dei personaggi.