Lungo la strada che collega Zervò a Carmelia, sul Sentiero del Brigante, si trova una croce in ferro denominata "CROCE DI TOPPA". Accanto alla croce sorge un'edicola votiva dedicata alla Madonna di Polsi che reca una targhetta con la scritta: "Devoti di Piminoro alla Vergine della Montagna. I coniugi Gargiuli Vincenzo Monteleone Grazia anno 2019". La croce, di forgia recente, è conosciuta da almeno un secolo e, come afferma Alfonso Picone Chiodo nel libro Segni dell'uomo nelle alte terre d'Aspromonte, Edimedia 2005, reca una lapide in marmo con l'epigrafe:
"S. TOPPA SACRIFICATOSI PER IL PROSSIMO".
Poco distante una piccola croce, molto più vecchia, sempre in ferro rappresenta, di fatto, quella originale. Importante è l'aspetto storico culturale del luogo. Infatti, si narra che un monaco chiamato comunemente "TOPPA" sia morto assiderato mentre tornava da una questua condotta nella piana. Probabilmente il nome, che poi ha dato il toponimo al luogo e al vallone, è derivato dalla "toppa" (da toppo: frammento d'albero) che il religioso trascinava quando fu colto dalla tormenta.
Questa sorta di slitta, molto rudimentale, veniva caricata di mercanzie e prodotti da offrire o scambiare. Da quel momento i pellegrini che dalla piana si recavano a Polsi a piedi, prima di arrivare al Passo della Cerasara, accatastavano pezzetti di legno che successivamente, al rientro, venivano arsi così da riscaldare lo spirito del questuante dal freddo dell'Aspromonte. Ancora oggi il sito è utilizzato per il carico del legname in occasione di utilizzo del bosco.
loc. su carta IGM 25.000