Manifestazioni e Concorsi

La corsa campestre 

Il 27 aprile si è svolta l’attesa corsa campestre. Inizialmente si doveva svolgere nel trimestre ma a causa della pioggia è stata rimandata. Qualche settimana prima, tramite dei test di resistenza, le insegnanti hanno selezionatogli alunni partecipanti alla competizione.  

La mattina del 27 aprile i ragazzi di Altino, alle 9:15, sono partiti per arrivare al campo sportivo di Casoli, dove hanno incontrato i ragazzi delle classi di Casoli e dove si è tenuta la gara.  

Per prima cosa ci è stato illustrato come si sarebbe svolta la giornata. Prima di iniziare la competizione le professoresse hanno consegnato ai partecipanti delle “pettorine” con scritto un numero, per agevolare la stesura delle classifiche.  

Hanno gareggiato prima i ragazzi delle classi terze e seconde, poi le ragazze delle terze e seconde e, infine, le classi prime. Ogni categoria aveva un numero diverso di giri di campo da fare. 

Al temine delle gare sono state comunicate le classifiche. 

La corsa mi è piaciuta, è stata un’esperienza stancante ma soprattutto divertente e magica, infatti,abbiamo chiesto alle rappresentanti di riproporla anche l’anno prossimo. 

 

 Rediana Zyberaj 2^ A Altino 



CLASSIFICHE

3^ MASCHILE

FIORENTINO MATTEO

TENALGIA MATTEO 

DI MICHELE ANTONIO

3^ FEMMINILE

CARPINETO SARA

DI LALLO FEDERICA

TAMBURRINO MARTINA


2^ MASCHILE

SOLIMENO DANIELE

FIORE LORENZO

LIBERATORE STEFANO

2^ FEMMINILE

DI MARSILIO ELENA

RAMONDO CHIARA

RICCI LEILA


1^ MASCHILE

FECONDO MAUEL

DI CENCIO LUCA

DE CAMILLIS VINCENZO

1^ FEMMINILE

DI FLORIO CARLA

MENICONI MARTINA

GATTONE ASIA


C'era una volta l'acqua


Quest’anno, in occasione del concorso “C’era una volta l’acqua” indetto dalla SASI, le classi prime della Scuola Secondaria di Casoli del plesso di Altino, hanno preparato un breve video-esperimento per sensibilizzare la popolazione ad uso più corretto e consapevole dell’acqua.

Il concorso ha previsto una fase in cui noi alunni ci siamo confrontati sul significato dell’acqua come bene prezioso da tutelare e su come l’acqua per essere considerata potabile debba rispettare standard chimico-fisico particolari per raggiungere i quali non dobbiamo farne un abuso in termini quantitativi e qualitativi.

Oggi si fa un uso improprio dell’acqua in tutti gli ambiti della vita umana, da quello industriale a quello agricolo fino ad arrivare a quello domestico, le nostre abitudini vanno assolutamente cambiate verso un uso più corretto e consapevole di una risorsa che un giorno potrebbe non essere più disponibile e che rappresenta un elemento indispensabile per la vita.

Noi alunni della classe I B di Altino ci siamo aggiudicati il secondo premio nella sezione video maker del concorso presentando un video della durata di 2 minuti circa nel quale illustriamo il funzionamento di un depuratore d’acqua creato da noi con materiali reperibili facilmente. L’acqua che si ottiene da questo esperimento non diventa potabile ma si dimostra con esso la capacità della natura di rendere disponibile alle creature viventi, un bene continuamente rinnovato. Questo processo però, in un non lontano futuro, potrebbe essere impedito alla natura dall’uomo che continua ad inquinare l’ambiente in cui vive non permettendogli più di rinnovare le sue risorse tra cui appunto l’acqua.

Occorrente per l’esperimento:

-          Bottiglia di plastica

-          Ovatta

-          Sabbia (meglio se di grana sottile, ne abbiamo chiesta in prestido da un cantiere edile)

-          Ghiaia

-          Ovatta

-          Acqua sporca

-          Forbici

-          Carta assorbente o da filtro

Fasi dell’esperimento:

Abbiamo tagliato la bottiglia di plastica in modo da poter inserire la parte del tappo all’interno dalla parte terminale, abbiamo inserito all’interno della carta assorbente, dell’ovatta e ancora della carta assorbente, poi a seguire uno strato di sabbia, uno strato di ghiaia. Dopo queste operazioni abbiamo versato dell’acqua sporca nel nostro depuratore e abbiamo osservato che dopo una filtrazione l’acqua usciva  più pulita, abbiamo ripetuto il filtraggio fino a che l’acqua non ha perso quasi tutte le sue impurità!

L’acqua così depurata separa le impurità per filtrazione ma non è potabile perché oltre al processo fisico dovrebbe subire anche processi chimici di purificazione da batteri e altri microrganismi nocivi.

Gli alunni della classe 1^ B  Altino