Il 29 e 30 aprile noi ragazzi delle classi Terze di Casoli e Altino abbiamo partecipato al viaggio d’istruzione, con destinazione il Sacro Bosco di Bomarzo, Viterbo e Villa Lante.
Dopo essere partiti dall’area antistante la scuola alle 6.30 e a Selva di Altino aver incontrato gli altri alunni dell’Istituto, il viaggio poteva iniziare!
Dopo una sosta in autogrill e circa quattro ore siamo arrivati verso le 11,00 e abbiamo avuto subito occasione di passeggiare, con una guida, nel parco dei mostri di Bomarzo. Nel parco è stato come camminare nella storia e nella mitologia, tra la natura e le numerose sculture scolpite nel tufo.
Dopo una pausa e aver pranzato ci siamo recati al parco Green Adventure dove abbiamo praticato diverse attività sportive come tiro con l’arco, percorsi in bicicletta, arrampicata, ... tutte bellissime e divertenti con istruttori bravi e simpatici.
Al termine siamo partiti per l’hotel dove, dopo esserci e ripostati un po’, abbiamo cenato e trascorso la notte.
Il giorno successivo ci siamo recati presso la città di Viterbo dove abbiamo avuto l’occasione di visitare diversi luoghi storici, come il Palazzo dei Papi e la Cattedrale di San Lorenzo.
Dopo una pausa pranzo e un po’ di tempo libero, ci siamo recati a Bagnaia, una frazione di Viterbo, per visitare Villa Lante che ha uno dei più famosi giardini rinascimentali d’Italia.
Nel pomeriggio, verso le 18,00, siamo ripartiti e, dopo una sosta in autogrill, siamo arrivati davanti scuola verso le 22.
È stato un viaggio di istruzione bellissimo, ci siamo divertiti tanto e abbiamo visitato posti nuovi e sconosciuti per molti di noi.
Gianluigi Del Pizzo 3^ B Casoli
Il 19 Aprile nella nostra scuola ad Altino è venuto a trovarci il prof. Tino Bellisario, un ex professore di Altino che ha indetto un concorso per testi dialettali. Insieme a lui è venuto il signor Aureli Rossi e ci hanno dato consigli per terminare la stesura dei nostri testi che parteciperanno al concorso. Ci hanno suggerito di aggiungere delle frasi in dialetto ai testi che avevamo scritto in italiano oppure di tradurli totalmente in dialetto. Successivamente ci hanno letto alcune delle loro storie in dialetto per farci capire al meglio come scrivere in questa "lingua".
E' stato molto interessante conoscere modi di dire, etimologie e suoni del nostro dialetto che spesso parliamo ma in modo un po' scorretto!
Li ringraziamo di esserci venuti a trovare.
Zyberaj Rediana 3^A Altino
Il 18 Aprile noi ragazzi delle classi Terze di Altino, insieme ai nostri professori, siamo andati in visita alla centrale idroelettrica di Sant’Angelo.
Alle 9:30 siamo partiti da scuola con il bussetto comunale. Una volta arrivati a destinazione alcuni operai dell’ACEA ci hanno accolti e ci hanno fatto entrare nella struttura.
Essa è caratterizzata da diversi piani e per visitare tutto l’edificio ci siamo divisi in due gruppi. Il primo piano è costituito da macchinari e da computer che controllano l’energia. In altri piani vi sono posizionati alcuni macchinari, come turbine e generatori. Al penultimo piano c’è la condotta, con l’acqua che attraversa la centrale. Finito il giro abbiamo iniziato a fare colazione e nel mentre ci spiegavano a cosa servono le condotte forzate.
Finito tutto ciò ci siamo diretti verso il lago di Bomba, dove abbiamo ammirato il lago e la diga. Finito il giro siamo tornati a scuola per le 13,00.
È stata una bella giornata soprattutto perché abbiamo potuto vedere dal vivo com’ è fatta una centrale idroelettrica e come funzione nella realtà.
Rediana Zyberaj 3^A Altino
I giorni 16 e 29 maggio noi ragazzi delle classi Terze di Altino e Casoli ci siamo recati presso una frazione di Gessopalena, “Sant’Agata”, per visitare e onorare il casale dove è avvenuta una tragedia nel gennaio del 1944.
In quel casale, infatti, per vendetta sono stati trucidati 42 civili che lì si erano riparati. Sono stati letteralmente "bombardati" dai soldati tedeschi che, dopo averli rinchiusi nell'unica stanza del casale, hanno buttato bombe a mano attraverso il comignolo .
I professori ci hanno letto la testimonianza dell'allora ragazza che fortunatamente si è salvata nella strage insieme ad uno dei fratelli.
Ovviamente adesso del casale non è rimasto molto, perché sono passati 80 anni, ma sicuramente andare lì fa pensare a tutto quello che hanno subito quei 42 civili coinvolti nella strage e tutte le persone che hanno vissuto l'orrore della guerra ed è per noi un dovere rendere loro omaggio.
Gianluigi Del Pizzo 3^B Casoli
Denise Fortunato 3^B Casoli