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COMIT–NEWS n. 14 - Giugno 2019

Notiziario ad uso interno del Comitato di Gemellaggio e Cooperazione fra i Popoli - ODV

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2 GIUGNO 2019

40° Giornata del Comitato

IL 2 GIUGNO ARRIVA… E IL COMITATO FESTEGGIA

Se ci piace interpretare “i segni” dovremmo leggere una concomitanza non casuale quest’anno tra la domenica di Ascensione e la nostra 40ma Giornata del Comitato… Si celebra infatti in questa festività liturgica il finale glorioso della vita pubblica di Gesù; ma anche il punto di partenza dell’espansione missionaria della Chiesa nel mondo… E’ la festa di quegli apostoli e quei discepoli che, con il sostegno dello Spirito Santo, dovranno imparare a “camminare con le proprie gambe” a non “guardare il cielo”, ma a vivere il comandamento dell’amore in maniera autentica tra le difficoltà e le miserie del mondo…Quale modo migliore allora che poter celebrare questa liturgia accompagnati dalla testimonianza di alcuni di quegli amici missionari che, con gioia e abnegazione, da decenni vivono concretamente un Vangelo di condivisione con gli ultimi della terra?

La “nostra giornata” si è tenuta presso la Parrocchia di San Martino di Bordonchio (chiesa bellissima!) in un giorno di sole che ci è venuto ad omaggiare dopo un mese che di preludio estivo non aveva proprio nulla, ed è iniziata tra la gioia autentica di un abbraccio o di un caloroso saluto a chi, magari da un po’, non si è incontrato, ma che condivide intenti e progetti della nostra Associazione fin dal suo nascere. Un tempo tiranno ci ha obbligati ad adattare la durata delle testimonianze dei nostri amici missionari ad interventi un po’ più ristretti (di eventi e iniziative da documentare e raccontare ce ne sarebbero state infinite!), ma questo senza inficiare la sostanza del loro messaggio che, come sempre, è andato dritto al cuore e ha ridato forza e motivazione al nostro essere al loro fianco nella condivisione di finalità, progetti e “successi” che ci fanno tutti tessere di missione.

Padre Luigi Paggi

è venuto accompagnato da tre delle sue “selvaggette” Munda

attualmente in Italia per un mese circa quale premio per il loro impegno e la loro capacità imprenditoriale dimostrata nella determinazione a migliorare la condizione femminile in un paese dove le donne vengono considerate quasi esclusivamente fattrici e succubi alla supremazia maschile… Il motto “Quando la disobbedienza diventa virtù” descrive il percorso faticoso che queste ragazze hanno affrontato, in seno alla famiglia e davanti ad un villaggio che certo le ha condannate, per poter riscattare la loro dignità, sottraendosi all’imposizione di un matrimonio precoce che le avrebbe segnate fisicamente e psicologicamente.

Ora queste tre ragazze sono “un segno” che, con forza, parla di una realtà diversa, ma possibile, anche tra le capanne del Bangladesh dove l’istruzione arriva attraverso le “maestrine” che raggiungono perfino i villaggi più poveri e lontani, dove la nascita di cooperative, basate soprattutto sull’artigianato e il micro-allevamento, consente alle donne di lavorare e guadagnare divenendo fulcro del sostentamento famigliare, dove una capillare educazione sentimentale e sessuale porta a rifiutare i matrimoni in tenera età quale unica soluzione alla povertà che induce a “vendere” le figlie femmine.

Enzo Falcone (Rishilpi)

Grandi miracoli se ne vogliamo leggere la profondità che ci fanno capire come la missionarietà di Padre Luigi sia veramente fondata sul riscatto di una dignità di cui questi popoli tribali sono stati finora derubati. Di taglio decisamente più articolato e “imprenditoriale” l’esperienza di Enzo e Laura (purtroppo assente per motivi di salute) che in un lungo percorso di coppia, iniziato alla fine degli anni ’70, ha visto crescere a poco a poco una realtà unica in Bangladesh dove “le mani (Enzo) e il cuore (Laura)” si sono fusi donando volto e sostanza a quel Progetto Uomo che attualmente vede funzionare 45 scuolette di villaggio, un impianto di depurazione dell’acqua che è un fiore all’occhiello della missione, ostelli in cui mussulmani, cattolici e indù vivono e studiano l’uno accanto all’altro incarnando una pace che è possibile al di là di ideologie diverse, laboratori artigianali che consentono esportazioni di prodotti e manufatti locali verso Asia ed Europa e producono reddito per tante famiglie…e poi ancora migliorìe igienico/sanitarie, pompe con filtri per la depurazione delle falde contaminate dall’arsenico nei villaggi, dispensari e centri di riabilitazione fisioterapica per soccorrere le tante povertà umane che non potrebbero accedere ad una sanità pubblica…Non c’è vanto nelle parole di Enzo, ma la consapevolezza che questo miracolo si è realizzato grazie ad una rete di collaborazione con tanti “donatori” che in tutto ciò, negli anni, hanno creduto e di persone speciali che hanno fatto dell’Associazione un motivo di vita e di dedizione totale anche qua in Italia, abbandonando un impiego sicuro per dedicarsi interamente all’operato della missione (Monica non arrossire!). Realtà missionarie diverse, ma che si riconoscono negli intenti e nelle finalità: vivere a fianco di fratelli meno fortunati per testimoniare un Vangelo ricco più di ascolto e di mani tese piuttosto che di parole. E’ l’uomo il vero protagonista della missione, la sua vita, la sua dignità, il suo “bene”. Per ogni ragazzina salvata dal matrimonio imposto, per ogni disabile a cui viene offerto un futuro, per ogni derelitto che è raccolto morente sulla strada, per ogni bimbo sottratto all’abuso riconosciamo nel missionario quel Samaritano che non ha potuto continuare il suo viaggio senza prima chinarsi a portare sollievo e vicinanza a chi si trovava nel bisogno e nell’abbandono.

Questa giornata, bellissima dal punto di vista dell’arricchimento interiore per ognuno di noi, ha avuto anche una parentesi (anzi tre: aperitivo, pranzo e perfino merenda!) un po’ più prosaica… ma anche il corpo ha le sue necessità! E allora un GRAZIE grande a chi, per mettere a tavola questa numerosa famiglia, si è prodigato con impegno e fatica tornando a casa la sera coi piedi doloranti, ma con le ali al cuore, felice di aver reso possibile anche quest’anno quell’appuntamento tanto caro a Romano e Laura che, in tempi lontani, ma che sembrano vicini a chi li ha vissuti dagli esordi, iniziarono a raccogliere una volta l’anno gli amici nel cortile della loro stupenda Casetta dei Frati dove le porte, come il cuore, erano sempre aperti all’accoglienza e al sorriso e da dove ciascuno usciva più “ricco” di come vi era entrato.

(Bruna)

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NOTIZIE dalle NOSTRE ZONE

BORDONCHIO... MERCATINO PASQUALE

Domenica 14 aprile porticato addobbato a festa presso la Parrocchia San Martino di Bordonchio per l’ormai tradizionale mercatino pasquale organizzato dal gruppo missionario.

In vendita dolci artigianali cucinati dalle “signore” del gruppo e oggettistica varia (coniglietti, cestini, fiori e pulcini in un tripudio di ovetti e pannolenci colorati per allietare la tavola e per piccoli e graziosi omaggi), frutto della fantasia e dell’abilità manuale di Teresa, Mariella e Gabriella che, durante i mesi invernali, la sera, si sono ritrovate e, dopo una puntuale e attenta analisi dei manufatti più glamour da realizzare, si sono messe all’opera con ago, filo e colla a caldo per fare scaturire piccole meraviglie degne delle vetrine più chic del circondario…

Soddisfazione per chi ha organizzato, per chi ha acquistato e per le missioni in Bangladesh che, anche di questo segno di amicizia, godranno i frutti.

SAN MARTINO in STRADA

I MARGO’ IN CONCERTO PER IL BANGLADESH

L’alta cucina ci insegna che per gustare un piatto perfetto bisogna innanzi tutto disporre di ottimi ingredienti e noi, venerdì 24 maggio presso il teatro di P.le della Pieve a San Martino in Strada, avevamo a disposizione quanto serviva: una parrocchia e un circolo Acli accoglienti, un pubblico caloroso, uno scopo benefico e, sul palco, quattro ragazzi bravi e generosi dal punto di vista professionale e umano che, abbracciando la causa della missione, si sono esibiti gratuitamente devolvendo l’incasso della serata ad un progetto di sostegno al Bangladesh.

Margò, un po’ menestrelli e un po’ cantastorie, si sono presentati nello stile folk elettro-acustico che li contraddistingue eseguendo tutti brani di loro composizione e trascinando il pubblico in un crescendo di sintonia e coinvolgimento con la loro musica. Il concerto, che si è protratto per quasi due ore senza interruzioni, ha lasciato tutti visibilmente soddisfatti sia per la bella serata trascorsa sia per aver potuto contribuire a qualcosa di “buono” in una parte silenziosa del mondo.

Padre Alfonso Oprandi, che svolge la sua missione soprattutto in campo sanitario raccogliendo per strada i derelitti che non possono permettersi cure mediche, potrà contare ora su una piccola somma con cui alleviare alcune delle tante miserie umane che incontra quotidianamente. Nota di squisita ospitalità la “sportina” con prodotti del Mercato Equo e Solidale che il Presidente del Circolo Acli di San Martino ha donato ai quattro musicisti… (che hanno molto apprezzato!)…mentre qualcuno del pubblico già buttava là: “Quando ripetiamo un’altra serata?” A volte si può veramente “fare missione” quasi senza accorgersene…

NOTIZIE DAL BANGLADESH

PROGETTO AVVENTO MISSIONARIO

Anche quest’anno la Diocesi di Forlì-Bertinoro è stata al fianco del Comitato includendo tra i progetti dell’iniziativa “Avvento missionario-Fai un regalo alla missione” un micro progetto a favore del Bangladesh. A trarne beneficio il villaggio di Manikar, piccola zona nel distretto di Satkhira abitato da 48 famiglie che, escluse dalla parte che conta della società a causa della loro casta, traggono i mezzi di sussistenza da lavoretti di artigianato e lavorazione della pelle (riparazione e verniciatura delle scarpe).

Questi intoccabili, esclusi dalla sanità, dall’educazione e dagli impianti idrico/igienici sanitari, non dispongono di strutture per l’acqua potabile e le persone soffrono di varie malattie trasmesse dall’acqua contaminata dalla salinità e da alte concentrazioni di ferro ed arsenico presenti nel sottosuolo.

Ora l’introduzione di filtri che consentono la depurazione dalle sostanze inquinanti permette ad ogni villaggio di poter disporre di un serbatoio di plastica da 500 litri di acqua pulita e potabile. Una tecnologia a prezzi accessibili (ogni impianto ha un costo di € 1.275 comprensivo della sostituzione dei filtri per tre anni) porta benessere e salute ad interi villaggi.

Lo scorso 10 aprile l’intero villaggio di Manikar composto da 148 persone, alla presenza di Enzo Falcone missionario laico responsabile della missione Rishilpi, ha festeggiato il primo bicchiere d’acqua limpida che aveva un valore mille volte superiore a qualunque bottiglia pregiata possa essere stappata durante una nostra festa.

Un cin cin pieno di affetto e riconoscenza al nostro Vescovo e all’Ufficio missionario diocesano che con fiducia e generosità sostiene le tante iniziative missionarie che, da semi gettati sul nostro territorio, producono frutti in tante parti del mondo.

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