Il bambino a 10 mesi

Un bambino di 10 mesi, tra diffidenza in alcuni casi ed entusiasmo in altri, ha già iniziato di norma il suo periodo di svezzamento “lontano” dal latte. E’ infatti questo il periodo in cui i bambini si “iniziano” ai nuovi sapori e ai nuovi cibi e la reazione non è quasi mai la stessa.

Ci sono infatti bimbi che si ribellano con forza alla nuova alimentazione mentre ce ne sono altri che accolgono frutta e pappette con grande curiosità. A generare il senso di ribellione nel bimbo a 10 mesi non è tanto il doversi allontanare dal latte, quanto il doversi distaccare in modo definitivo dal seno materno fino a quel momento unica fonte di nutrimento.

Gli psicologi infantili definiscono questa fase di sviluppo come quella del “primo no” che il bambino riceve dalla vita in vista della sua autonomia: i bambini più attratti dalla libertà e più inclini alla scoperta risulteranno essere più collaborativi nella fase di svezzamento, i bimbi che invece mostrano meno interesse verso l’indipendenza saranno i più capricciosi e riluttanti.

In questo processo così delicato, la mamma svolge un ruolo cruciale, sarà infatti suo il compito di far vivere al piccolo lo svezzamento come un qualcosa di naturale.

Oltre allo svezzamento, il bambino a 10 mesi inizia ad avere bisogno di più spazio. Se fino a questo momento il piccolo ha “abitato” la vostra camera da letto, è arrivato il momento di dedicargli una cameretta tutta sua. Nel creare lo spazio per il bambino bisogna tenere conto di alcune accortezze come ad esempio eliminare ogni sorta di pericolo. Non contano particolarmente le dimensioni, anzi, il bambino in uno spazio eccessivo potrebbe sentirsi spaesato. Ciò che davvero conta è che l’ambiente sia armonico, esposto a luce naturale, realizzato con materiali atossici e povera di mobilio. Funzionale ed irrinunciabile è infine un tappeto di tessuto fissato a terra per permettere al piccolo di utilizzare tutto lo spazio a disposizione in modo più confortevole.

Per quanto riguarda invece la salute del vostro bambino a 10 mesi, possiamo dire che è questo il periodo delle prime febbri e non sempre sarà semplice misurare la febbre al piccolo ormai cresciuto! Come misurare la febbre ad un bambino di 10 mesi e cosa fare in caso di febbre? Il consiglio è di utilizzare un termometro elettronico sotto l’ascella, da evitare la via orale o rettale. Se la febbre viene rilevata, i medicinali consigliati in età pediatrica sono il paracetamolo (la tachipirina, per intenderci) e l’ibuprofene. Il dosaggio va calcolato in base al peso del bambino e si deve preferire la somministrazione orale a quella rettale. Un altro problema che può insorgere a questa età è la cistite, l’infiammazione della vescica che può causare al bambino bruciore mentre fa pipì. La cistite può causare febbre e senso di malessere generale ed è generata da un microrganismo, l’Esterichia coli, un batterio presente nell’intestino. In presenza di una cistite è necessario rivolgersi ad un pediatra che, dopo aver accertato il problema, prescriverà una cura antibiotica.