Il viaggio sul Beagle

Una delle esperienze più note della vita di Darwin è senz'altro quella che lo ha visto protagonista del viaggio attorno al mondo a bordo del brigantino HMS Beagle. Si è trattato di un vero e proprio punto di svolta nella sua vita come egli stesso riconosce nella Autobiografia: "Il viaggio sul Beagle è stato di gran lunga l'avvenimento più importante della mia vita e quello che ha determinato tutta la mia carriera".

L'occasione per prendere parte al viaggio nasce, in realtà, in modo del tutto inatteso e quasi casuale. Nel 1828, infatti, Darwin viene iscritto dal padre al Christ's College di Cambridge con l'intento di fargli intraprendere gli studi per una promettente carriera ecclesiastica. È in questo ambiente che Charles entra in contatto con professori che costituiranno per lui delle guide e delle fonti di ispirazione e che, negli anni, diventeranno veri amici. Tra tutti il più importante è sicuramente il botanico e geologo John Stevens Henslow.


È proprio di Henslow la lettera che Darwin trova il 24 agosto 1831, al ritorno da un'escursione geologica in Galles.

John Stevens Henslow (1796 - 1861)

(Immagine: Thomas Herbert Maguire, via Wikimedia Commons)

Il capitano FitzRoy, spiega Henslow, è in cerca di un naturalista disposto ad accompagnarlo in un viaggio verso le coste del Sud America della durata di circa due anni. Sfortunatamente il padre di Charles si dimostra contrario al viaggio, considerandolo un'inutile perdita di tempo. Lascia, tuttavia, una possibilità al figlio. Avrebbe concesso il suo permesso se Darwin avesse trovato anche solo "un uomo assennato" che gli avesse consigliato di andare.


Fu proprio il parere positivo dello zio di Charles, Josiah Wedgwood III, a convincere il padre a dare il proprio permesso per il viaggio. Zio Jos si rivelò essere "l'uomo assennato" nel posto giusto al momento giusto!


Il 27 dicembre 1831, a soli 22 anni, Darwin salpò a bordo del brigantino HMS Beagle dal porto di Plymouth, inizio di un viaggio che sarebbe durato ben cinque anni.

Al ritorno dal viaggio a bordo del Beagle, Darwin trovò un'Inghilterra che già lo conosceva, dato che John S. Henslow e Adam Sedgwick avevano pubblicato alcune delle sue lettere. Entrò, quindi, ben presto a far parte dell’establishment scientifico del tempo.

Negli anni successivi Darwin prese a sistemare i suoi appunti, gli schemi e i tanti diari che aveva redatto durante il viaggio attorno al mondo.

Nacque così, nel 1839, il libro che noi oggi conosciamo con il titolo di "The voyage of the Beagle", tradotto in Italia con "Viaggio di un naturalista intorno al mondo".