PASTORIZIA
La pastorizia è incentrata sul pascolamento, che è l'alimentazione naturale per gli animali.
Pratichiamo in alcuni periodi un pascolamento di tipo semibrado
e nella stagione primaverile ed estiva un pascolamento di tipo condotto e guidato,
in modo da cercare di gestire, turnare e ottimizzare
le risorse dei prati, degli incolti e dell'agroforestazione.
Alleviamo al momento una sessantina di capre, meticce,
incrocio di Camosciata delle Alpi e Alpina comune.
Le capre non vengono alimentate con mangimi,
ma sono nutrite esclusivamente con fieno prodotto nella nostra azienda
e durante tutto l'anno condotte il più possibile al pascolo.
Al massimo viene data un'integrazione di cereali in granella se necessaria.
"MIMBERGHE"
FORMAGGIO A LATTE CRUDO DA CAPRE AL PASCOLO,
A COAGULAZIONE ACIDA
E A FERMENTAZIONE NATURALE
PAT, prodotto agricolo tradizionale
"caprino lattico piemontese"
Produciamo un formaggio, o meglio una "Tuma", di capra a latte crudo,
certificato prodotto di montagna, ottenuto con una coagulazione “lattica”,
acida e lenta, ovvero lasciando acidificare il latte
ad opera dei fermenti lattici presenti naturalmente ed autoctoni.
"Mimberghe" è il nome della borgata verso cui si dirigono i nostri pascoli.
Chiamiamo così la nostra tuma, un formaggio tradizionale o meglio antico,
di quei tempi in cui la gente non aveva fretta;
è nutriente, perché ricco di proteine e fermenti lattici vivi,
ed è anche molto digeribile.
Le tume vengono conservate non in frigorifero,
ma in un vecchio crutin scavato dai vecchi nel tufo.
La produzione dei formaggi inizia a marzo o ad aprile,
almeno un mese e mezzo dopo i parti,
perché i capretti vengono lasciati insieme alle madri per poppare il latte;
e la produzione di formaggio si protrae fino a novembre,
ma sul finire della stagione si riduce molto la quantità.
In generale si può dire, come dicevano i nostri nonni,
che le tume sono disponibili da Pasqua ai Santi.
Viviamo con le nostre capre su un versante ripido e terrazzato,
ben esposto a sud, e la flora è arricchita dai profumi di tante erbe mediterranee
come l’origano e l’assenzio.
Questo formaggio porta con sé
anche l’invito per tutti a ritornare urgentemente alle cose semplici,
il consiglio di diffidare dei cibi moderni ottenuti nella fretta
e nel disinteresse delle materie prime
e infine il messaggio che è meglio per l’uomo
continuare ancora oggi a meravigliarsi per i prodigi della natura
piuttosto che illudersi dei propri progressi tecnologici.
"Giuncà"
La "Giuncà" è la cacioricotta tradizionale delle Langhe,
ottenuta coagulando il latte di capra portato a bollitura.
È il dolce che mangiavano i nostri nonni,
quando ancora non esistevano i budini e altre invenzioni moderne.
Ha un gusto semplice di latte fresco
ed è leggero e digeribile come i formaggi caprini.
Carne di capretti
allevati totalmente a latte materno
I capretti vengono allevati in modo tradizionale,
quindi lasciati sempre con le madri,
sotto le quali possono succhiare il latte a volontà,
senza ricorrere a latte in polvere e mangimi.
Consumando questa carne di capretto,
potete fare un salto indietro nel tempo
e onorare le buone pratiche dei nostri nonni e antenati
che praticavano l'agricoltura e l'allevamento secondo natura;
consumando questo piatto siete di sostegno al mondo della pastorizia,
e ai giovani che ancora oggi con passione ritornano sulle montagne
per pascolare e produrre formaggi genuini, crudi e di qualità.