-----------------------------------------------------------------------
Fig. 1
Contigliano è un centro abitato del Lazio, nel territorio di Rieti, popolato da poco più di 3600 persone. E' situato a ridosso dei monti Sabini, ad un'altitudine di 488 m.s.l., sul lembo orientale di una conca, originariamente occupata in gran parte da un lago (vedi planimetria IGM). Prima dell'unità d'Italia le sorti del comune erano legate a quelle dei possedimenti del Ducato di Spoleto, del Regno di Napoli e dello Stato della Chiesa. Dopo il 1870, con il primo riordino del territorio italiano, il comune venne assegnato alla provincia di Perugia (Umbria), ma ne fu distaccato nel 1923 per passare alla provincia di Roma (Lazio).
Nel 1927, con la riorganizzazione delle Circoscrizioni Provinciali del governo fascista (Regio decreto n. 1 del 02.01.1927), Contigliano passò a Rieti, provincia di nuova istituzione. Nel 1928 il comune venne aggregato a quello di Rieti; fu nuovamente reso autonomo alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1946.Dal punto di vista urbanistico il nucleo originario dell'abitato (Fig. 1) di Contigliano è costituito da un castrum (castello) edificato a tappe successive su un colle, secondo il modello delle fortificazioni, con cinta muraria più volte ampliata (Cfr. l'ottimo lavoro di Chiara De Santis, Contigliano dal Medioevo all'Ottocento. Evoluzione urbana e lavori pubblici. Appendice documentaria a cura di Francesco Cianca, Rieti 2010). Il successivo sviluppo urbanistico avvenne di pari passo con le mutate condizioni della conca reatina.
Dopo un primo ampliamento dell'abitato ai piedi del castrum, testimoniato dalla presenza di un porcile e di un lavatoio comunali, la popolazione iniziò ad edificare abitazioni alle pendici dell'altura che, verso nord, lo fronteggia, al punto da creare un piccolo agglomerato denominato Costa (Fig. 2). Per l'espansione si è rivelata decisiva la costruzione della linea ferroviaria Terni-Rieti-L'Aquila (1883. Si veda: La questione ferroviaria in Sabina. Mostra e catalogo a cura di Roberto Lorenzetti - Fig. 3).
Fig. 2 - Vocabolo "Costa"
Fig. 3 - Stazione
Fig. 4 Contigliano "bassa"
Fig. 5 Contigliano area nuova
La distanza della strada ferrata, fiancheggiante il fiume Turano, dal centro abitato determinò, senza dubbio, un significativo spostamento verso il basso dell'insediamento (Fig. 4-5), anche se in maniera poco organica. Nella distribuzione dell'attuale paese non è infatti rinvenibile un piano urbanistico preciso, tendente a creare un nucleo abitativo attorno a punti di incontro e di concentrazione dei servizi. Mentre nel paese antico la Collegiata costituiva un elemento di snodo, nell'odierno insediamento manca una piazza principale ed i pochi spazi di una certa ampiezza sono adibiti prevalentemente a parcheggio.
Servizi ed attività sono dislocati quasi totalmente lungo Via della Repubblica, la quale, costituendo punto di transito obbligato per collegare due strade provinciali (la Tancia e la Reopasto) non svolge la funzione di un corso centrale, come accade in altri centri abitati del reatino come Leonessa, Amatrice, Antrodoco, Cittaducale nei quali il traffico degli autoveicoli può essere deviato in vie parallele o esterne, tanto in condizioni normali, quanto in occasioni di eventi e manifestazioni.
La costruzione del raccordo stradale Rieti-Terni, parallela al tracciato della linea ferroviaria, ha ulteriormente accentuato la disorganicità urbanistica di un comune che fino agli anni '90 viveva di riflesso sulle attività dell'ormai decaduto nucleo industriale di Rieti e che attualmente è costituito da una popolazione soltanto per un terzo con un'occupazione nella provincia.
Il territorio del comune di Contigliano è abbastanza definito a sud, dove delineati erano i confini in epoche precedenti. Qui si trovano le due frazioni di Collebaccaro (Fig. 6 - Vedi mappa)- e San Filippo (Fi. 7 - Vedi mappa), castelli di confine e, come Contigliano, oggetto di contesa in varie occasioni dal Medioevo agli inizi del Rinascimento (Vedi mappa Val Canera).
Fig. 6 Collebaccaro
Fig. 7 San Filippo
Verso Terni, al contrario, le competenze del comune sono sempre state difficilmente identificabili. Mentre la frazione Piano, prossima al cimitero comunale è sostanzialmente parte integrante del nucleo abitato principale, le frazioni di Montisola (vedi mappa) e quella ormai disabitata di Repasto (Fig. 8) sono delle enclaves che si insinuano all'interno di terreni facenti parte del Comune di Greccio e di quello di Rieti, quasi a ridosso dei laghi Lungo e Ripasottile.
Fig. 8 Repasto
Curiosità
Doppio gemellaggio
Contigliano è gemellata con due comuni: Talarrubias e Gallese. Il gemellaggio con la cittadina spagnola è stato siglato nel 2007 nell'ambito degli scambi culturali promossi dalla Comunità Europea. Il secondo gemellaggio, quello con la città di Gallese, in provincia di Viterbo, suggellato nel 2015, consolida un legame storico tra le due località, desumibile da alcuni documenti rinvenuti negli archivi del comune viterbese (vedi articolo) e da qualche documento del Comune di Contigliano, in particolare in uno datato 21 settembre 1783, nel quale, tra i lavori di riattamento della Sala Priorale della Comunità di Contigliano, è previsto il rifacimento de li stemmi della confederata comunità di Gallese. Tra Gallese e Contigliano esisteva già un gemellaggio "artistico" tra le rispettive bande musicali.
Al fotoritocco
In una pubblicità degli anni '80, proposta da una nota azienda dolciaria, appariva un paese arroccato su un colle, inserito in un paesaggio di cascate, rigogliosa vegetazione, cime innevate e limpido mare. L'immagine del centro abitato, fatta scorrere sapientemente per brevissimi istanti, non era altro che una rielaborazione grafica nella quale erano evidenti elementi del centro storico di Contigliano. Nella parte sinistra dell'immagine (fotogramma a lato) è riconoscibile l'inconfondibile collegiata con il campanile di dimensioni ridotte e modificato, mentre, nel complesso, nella forma ellittica del borgo si innestano aggiunte di edifici prese da foto di altri centri abitati, in qualche modo legati all'ambiente proposto, come un improponibile faro che spicca al centro del paese.
Un pizzicotto... in bocca
Un piatto della tradizione alimentare di Contigliano è senz'altro il pizzicotto. Questa pietanza, tipica del mondo contadino, molto diffusa in passato nel territorio, è costituita da pasta lievitata, cotta in acqua bollente e condita con abbondante sugo di pomodoro, all'aglio e piccante1. La denominazione pizzicotto deriva dalla modalità di immersione della pasta nell'acqua: l'impasto lievitato viene infatti pizzicato e gettato a fiocchi nell'acqua salata in ebollizione, contenuta in una pentola molto concava. Le dimensioni della pentola sono importanti perché consentono ai fiocchi di muoversi in continuazione e cuocere uniformemente. Come si deduce dagli ingredienti, il pizzicotto è un piatto povero, abbastanza diffuso nel periodo in cui l'agricoltura era l'occupazione principale del territorio di Contigliano, associato quasi sempre alla preparazione e cottura del pane, come forma di utilizzo dell'impasto residuo, seguente la preparazione dei filoni da infornare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con i cambiamenti sociali e le variazioni dei regimi alimentari, il Pizzicotto divenne gradualmente un piatto tipico, al pari di altre pietanze. Nel 1981, durante la Seconda Settimana dei Beni Ambientali svoltasi nel centro storico, il pizzicotto venne proposto come pietanza nel menù della locanda ll Pipistrello che costituiva la taverna della manifestazione. Da quella esperienza scaturì l'idea di istituire una sagra, tenuta annualmente il 14 agosto.
Varianti del piatto si ritrovano il altre parti d'Italia, ad esempio a Terni, a Tuscania. Nel pizzicotto contiglianese non ci sono olive, come in qualche sito informativo viene indicato. Nel comune di Rieti il pizzicotto è stato proposto nella frazione di Lisciano.
Su YouTube