Enogastronomia

"In campagna, dopo una giornata di lavoro, gli uomini alzavano il bicchiere di vino all’altezza del viso, lo osservavano, gli facevano prendere luce prima di berlo con cautela. Gli alberi centenari seguivano il loro destino secolo dopo secolo e una tale lentezza rasentava l’eternità."

Pierre Sansot (1928 – 2005)

Chiunque provenga, come me, da diverse generazioni di contadini, avrà immaginato i gesti degli "uomini" di Sansot, avrà aggiunto l'annusare accurato, l'assaggiare piccoli sorsi, fino al'atto liberatorio di tragugiarne un po'. E' quella che io definisco la danza del vino, ballata dai contadini, dai somelier professionisti o semplicemente da una coppia innamorata seduta ad un tavolo o un gruppo di amici.

Il vino è cultura, la vite è una pianta antica le cui origini si perdono nella notte dei tempi, cambiano le tecnologie produttive oppure a volte regrediscono per scelta a secoli prima (bio-dinamica etc). Il vino è sempre legato al cibo, inteso come piacere prima ancora che sopravvivenza. Ad un cibo di qualità elevata associamo naturalmente un vino di pari livello e viceversa.

I miei ricordi della "festa" della vendemmia sono vividi; il raccolto, il coronamento di mesi di fatiche in cui il lavoro era piuttosto una cura amorevole verso terra e piante intese come esseri viventi. Ricordi che non posso ritrovare nel mio lavoro quotidiano, al servizio di una economia dei servizi, contrapposta alla economia reale che produce "cose" e non "rendite".

Mi e' sembrato naturale aiutare il mio amico Erminio Campa, nella sua missione di valorizzare il vino della nostra terra, "Il Primitivo" , producendo due vini di altissima qualità. Una qualità che deriva principalmente dalla selezione delle uve, di per se "selezionate" perche' esposte al sole ed al vento dello Ionio.

Nel suo vino ci sono anche le uve dei vigneti di mio padre, un modo di ritornare a casa. Non lavoro la terra, non vinifico direttamente, ma lo accompagno nella attività di promozione del suo vino straordinario,

Come al solito combatto la dicotomia di essere un Pugliese adottato dalla terra di Siena per cui strizzo l'occhio ad altre aziende come quella di Erminio, che hanno la stessa missione sebbene riguardante altri tipi di vino.

Con tutto questo vino...bisogna che si mangi anche. Prodotti tipici e genuini ovviamente!