Se state pensando di chiedermi di farvi da relatore per la tesi, triennale o magistrale, qui di seguito trovate alcune cose che dovete sapere.
Tempistica
Per una tesi triennale, vi consiglio di contattarmi, via mail, almeno 6 mesi prima della scadenza per il caricamento in rete del lavoro (da qui in poi "la deadline"). Ditemi quale dei miei corsi avete seguito, in che appello avete sostenuto l'esame, e quando vorreste laurearvi. Non supervisiono persone che non hanno mai seguito un mio corso, e il fatto che un o una collega vi abbia consigliato di rivolgervi a me non cancella questo fatto.
Se dovessi essere disponibile, il nostro primo obiettivo sarà quello di definire l'argomento. Allo scopo, tipicamente vi consiglierò innanzitutto qualche lettura, poi ne discuteremo, e infine produrrete un breve schema della tesi. Mi aspetto questo schema almeno 4 mesi prima della deadline. Approvato lo schema, potrete iniziare a scrivere. Mi aspetto la tesi completa almeno 1 mese prima della deadline. Tra la consegna dello schema e quella del lavoro completo non ci sono consegne intermedie. In questo periodo siete però fortemente incoraggiati a venire a ricevimento per discutere i vostri progressi.
Per una tesi magistrale i tempi si allungano. Vi consiglio di contattarmi almeno 9 mesi prima della deadline e vorrò lo schema almeno 7 mesi prima della stessa. Inoltre, ci potrà essere una consegna intermedia, i cui dettagli concorderemo, nel caso, insieme.
Queste tempistiche sono, ovviamente, indicative. In particolare, tenete presente che non leggo le vostre tesi durante le vacanze (la settimana di Pasqua, il mese di agosto, e le due settimane da Natale alla Befana), il che può allungare un po' i tempi. Infine, tenete presente che - anche se sarò ovviamente contento se riuscirete a laurearvi nell'appello previsto (cosa che, lavorando seriamente, non è assolutamente difficile fare) - l'unico criterio che seguo nel confermare agli uffici la vostra presenza nei calendari di laurea è quello dell'effettiva prontezza della tesi: il pagamento di ulteriori tasse universitarie e altre cose di questo tipo non hanno nessun peso nella mia valutazione.
Argomento
Il tema della tesi viene definito insieme, tenendo conto tanto dei vostri interessi quanto delle mie competenze. Nel caso della tesi triennale, voi mi spiegate a che cosa, in generale, siete interessati, ne parliamo, e io vi propongo delle opzioni - di solito consigliandovi delle letture; è di massima inutile presentarsi al primo colloquio con un tema troppo definito, ed è assolutamente inutile propormi di supervisionare un lavoro su di un argomento che vi interessa tantissimo ma di cui non avete nessuna ragione per credere che io sappia qualcosa. Per farvi un'idea degli argomenti su cui sono disposto a supervisionare tesi date un'occhiata ai miei corsi, libri e articoli su questo sito.
Nel caso della tesi magistrale, è possibile procedere come nel caso della tesi triennale. Qui, però, può avere senso anche presentarsi al primo colloquio con una proposta ragionevolmente definita. Resta comunque che il tema della tesi viene definito insieme, tenendo conto non solo dei vostri interessi ma anche delle mie competenze.
Una condizione necessaria per scrivere la vostra tesi su un determinato argomento è, in ogni caso, che abbiate le conoscenze di base necessarie - conoscenze di base acquisite avendo seguito un corso sull'argomento (non necessariamente con me), o in altro modo.
Schema
Lo schema della tesi è un documento di circa una pagina in cui descrivete la struttura del lavoro: la sua articolazione in capitoli, l'articolazione di questi in paragrafi e più o meno il contenuto di ciascun paragrafo (una descrizione di due/tre righe per paragrafo è sufficiente). Lo schema non è, ovviamente, vincolante, ma redigerlo vi costringerà a riflettere su che cosa volete fare e leggerlo aiuterà me a capire se quello che volete fare è fattibile.
Che cos'è una tesi triennale
Un problema che le studentesse e gli studenti che stanno iniziando a pensare alla tesi triennale incontrano spesso è che non gli è chiaro che tipo di cosa sia, di preciso, una tesi triennale. Vi do quindi tre indicazioni:
1) I libri e gli articoli che avete studiato per i vostri esami non sono, di massima, dei modelli rilevanti per la vostra tesi triennale. La ragione è che la vostra tesi non è un lavoro di ricerca, nemmeno in un senso molto minimale. Vi invito invece a pensare alla vostra tesi come a una "prova scritta su testi filosofici", un esercizio in cui cercate di stabilire un dialogo con uno o più libri e/o articoli, tentando di chiarirne le tesi e discutendone i punti di forza e di debolezza. Alternativamente, immaginate di stare preparando delle lezioni sull'argomento che avete scelto - lezioni in cui cercate di spiegare il materiale nel modo più chiaro, ma in cui potete anche prendere posizione e criticarlo, o cercare di migliorarlo. Al momento in cui scrivo, la migliore tra le tesi triennali che ho avuto occasione di supervisionare è stata una tesi su quello che nella letteratura va sotto il nome di "monismo russelliano", una posizione sulla natura della mente, ma anche della realtà fisica. L'obiettivo della tesi era quello di spiegare l'idea alla radice del monismo russelliano, chiarendone le motivazioni e discutendo i principali problemi che si trova a fronteggiare - il tutto con un occhio alla preistoria della posizione, ossia a certe idee leibniziane e kantiane.
2) Scrivere la tesi triennale è un esercizio, un esercizio in cui cercate di pensare con la vostra testa a partire da uno o più libri e/o articoli. Leggere letteratura secondaria, critiche e repliche non vi aiuterà a fare questo esercizio. Vi renderà più dotti e vi eviterà di commettere certi errori, certo, ma vi impedirà di imparare quello che la tesi triennale dovrebbe farvi imparare. Mantenete quindi la letteratura al minimo e concentratevi sul leggere quello che leggete nel modo giusto, ossia chiedendovi costantemente se funziona. Gli argomenti che vengono utilizzati sono validi? Le assunzioni che vengono fatte sono vere? Ci sono controesempi che confutano le tesi che vengono sostenute? Esistono altri argomenti per quelle stesse tesi? E così via.
3) Realisticamente, l'unica persona che mai leggerà la vostra tesi triennale sono io. Detto questo, non scrivetela con me in mente. Immaginate invece di stare scrivendo la vostra tesi per un'altra studentessa o un altro studente di filosofia, una persona intelligente, interessata e con alcune conoscenze di base ma che non sa pressochè nulla dell'argomento che state trattando. Mentre scrivete, chiedetevi costantemente se quello che state producendo sarebbe chiaro per quella persona e se la aiuterebbe a capire i problemi oggetto della vostra discussione. Le tesi migliori sono quelle che riescono a spiegare in maniera semplice concetti difficili; al contrario, il segnale più chiaro di un lavoro di tesi non svolto come si deve è l'abuso di tecnicismi - tipicamente ripresi pari pari dai testi di riferimento e non del tutto compresi.
Infine, la lunghezza. La lunghezza della tesi non è importante, ma tipicamente una buona tesi triennale sugli argomenti di cui mi occupo è tra le 30 e le 40 pagine. Tesi radicalmente più brevi tendono a essere non abbastanza approfondite e tesi radicalmente più lunghe tendono a essere superficiali e/o ripetitive.
Com'è fatta una tesi magistrale
Alcune delle cose dette sopra in relazione alla tesi triennale valgono anche per la tesi magistrale: chiarezza innanzitutto, evitate l'abuso di tecnicismi, la lunghezza non è importante. Detto questo, ci sono delle importanti differenze. In particolare:
1) Alcuni degli articoli che vi è capitato di leggere durante i vostri studi ora possono costituire un modello per quello che state cercando di fare. Ma notate: alcuni degli articoli che vi è capitato di leggere; non alcuni dei libri che vi è capitato di leggere. Un libro è un buon modello per una tesi di dottorato, ma non per una tesi di laurea. Cercare di scrivere un libro vi porterà solo a scrivere una brutta tesi.
2) La conoscenza della letteratura rilevante adesso è un fattore. Per questa ragione, qui ho raccolto delle risorse che potrebbero esservi utili.
Plagio
Leggete la pagina 'Laurearsi' del vostro corso di studio (qui o qui). Fate particolare attenzione alle sezioni relative al plagio. Investo considerevole energia nello smascherare i casi di plagio (sia per mezzo del software antiplagio messo a nostra disposizione da UniMi che con altri metodi più sottili) e faccio del punirli nella maniera più severa possibile una questione di principio.
Grammatica
Notate infine che tutto il materiale che mi presentate dovrà, ovviamente, essere scritto in un italiano corretto (o in un inglese corretto, se è in inglese che volete scrivere la vostra tesi). Rileggete quello che avete scritto prima di mandarmelo. Rileggetelo. Non fa parte del mio lavoro spiegarvi quando usare il congiuntivo, nè convincervi del fatto che il non mettere, mai, la virgola tra soggetto (o proposizione soggettiva) e predicato è ciò che ci distingue dagli animali. Le consegne che non soddisfano questo standard minimale verranno rispedite al mittente. Tutte le consegne devono essere in formato Word, perchè anche se non è bello, è comodo (per me).