Nel mondo in cui viviamo, 20 Paesi sono responsabili di tutte le esecuzioni. I cinque paesi che nel 2019 hanno fatto ricorso più spesso alla pena di morte sono Cina, Iran, Arabia Saudita, Iraq ed Egitto. C’è poi il caso degli Stati Uniti dove, a Settembre di quest'anno, per la settima volta (da luglio) è stata eseguita la pena di morte federale e per la prima volta su un detenuto afroamericano da quando è stata ripristinata dall'amministrazione Trump.
L’anno scorso c’è stato un declino nel numero di esecuzioni globali rispetto all’anno precedente. Le esecuzioni sono scese da 690 nel 2018 a 657 nel 2019, raggiungendo il totale più basso che Amnesty International ha registrato in più di 10 anni. Questi numeri non includono le migliaia di esecuzioni che sono state effettuate in Cina, dove il numero esatto resta comunque un segreto di stato.
Se da una parte il numero dei paesi che usano la pena di morte è diminuito, dall'altra c’è un numero limitato di paesi che ha fatto sempre più ricorso alle esecuzioni. Questo è avvenuto in Arabia Saudita, dove è stata utilizzata anche come arma nei confronti dei dissidenti politici.
La pena di morte viola il diritto alla vita riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, secondo la Moratoria universale della pena di morte approvata dall’Onu nel 2007.
Da Will Media
Qui la campagna di Amnesty International contro la pena di morte: https://www.amnesty.it/campagne/pena-di-morte/
No. È stata abolita definitivamente nel 1994. Attualmente lo Stato italiano non prevede la pena di morte in nessun caso. La prevedeva invece il codice penale militare di guerra.
La pena capitale era già stata bandita nel 1889 e ripristinata con una legge del 1926. Dopo la caduta del fascismo venne abolita, tranne che per i reati fascisti e di collaborazione. Nel 1945 si ammise nuovamente come misura temporanea per gravi reati. Fra il 26 aprile 1945 ed il 5 marzo 1947 vennero giustiziate 88 persone per avere collaborato con i tedeschi. Furono le ultime esecuzioni effettuate in Italia.
Con la Costituzione della repubblica italiana del 27 dicembre 1947, la pena capitale fu bandita sia per i reati comuni, sia per i reati militari commessi in tempo di pace.
Da Focus
Il primo Stato al mondo ad abolire la pena capitale è stato il Granducato di Toscana, nel 1786, seguito dalla Repubblica di San Marino, nel 1865.
Nello Stato della Città del Vaticano la pena di morte è stata rimossa nel 1969 su iniziativa di papa Paolo VI.
A tuo avviso è giusta o sbagliata la pena di morte? In alcuni casi è ammissibile? Prova a simulare un dibattito con il tuo compagno di banco. Uno si pone a favore, uno invece si dichiara contrario. Cerca di essere convincente.
L'illuminista milanese Cesare Beccaria, nel trattato Dei delitti e delle pene, pubblicato nel 1764, sostiene l’inutilità della pena di morte in quanto non è un deterrente abbastanza efficace per scoraggiare le persone da compiere delitti.
Beccaria prima dimostra che la pena di morte non può mai essere considerata giusta, perché nessuno, sottoscrivendo il contratto con cui si è costituita la società, può avere ceduto il diritto alla vita.
Quindi la pena di morte non è mai un atto di giustizia, ma è «una guerra della nazione con un cittadino». Oltre a essere ingiusta, la pena di morte non è neppure utile e necessaria. Può essere ammissibile solamente in tempi di guerra per salvare la nazione.
Secondo Beccaria punire con la morte è un’inutile atrocità ordinata da chi, il legislatore, ovvero chi fa le leggi, dovrebbe fare in modo che le leggi siano moderatrici della condotta degli uomini.
Alcune frasi contenute nel trattato Dei delitti e delle pene:
"Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio"
"Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa".
"Il piú sicuro ma piú difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l'educazione".
Ascolta la canzone "Nessuno tocchi Caino" di Enrico Ruggeri e Andrea Mirò. Spiega qual è il messaggio del brano.
Link video su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=hcjDln_7T_o