A cavallo tra XIX e XX secolo, moltissimi italiani migrarono in America in cerca di fortuna sperando in futuro migliore. Fuggono dalla povertà, dalla miseria, dall'assenza di prospettive. Gli Stati Uniti d'America sono considerati una terra dalle mille opportunità. Sarà così? Ecco cosa vedevano appena arrivati a New York, a Ellis Island.
Ellis Island, nel golfo di New York all’ombra della Statua della Libertà, deve la sua fama al fatto di essere stata, a partire dal 1892, la sede della stazione federale per l’immigrazione degli Stati Uniti d’America, una "casa di prima accoglienza-prigione" rimasta attiva fino al novembre del 1954.
Qui, tra il 1892 e il 1924, sono stati registrati gli arrivi di oltre 22 milioni di immigrati. Tra questi, solo nel decennio 1885 – 1895, ci sono in media 35 mila arrivi dall'Italia all’anno. Nel decennio 1896-1905 la media è di 130 mila entrate (nel 1901 superano le 100 mila unità; nel 1905 raggiungono le 300 mila e toccano il picco di 376 mila nel 1913).
Sbarcati dai piroscafi dopo un lunghissimo viaggio, i passeggeri di seconda classe ricevono il permesso di andare a terra senza passare dall’isola. Gli emigrati che hanno viaggiato in terza classe, invece, devono scendere al porto e raggiungere Ellis Island, dove si sottopongono alla visita medica.
Quelli che la superano vanno nella grande sala di registrazione. Coloro che non passano la visita vengono messi in quarantena nell’ospedale locale, al termine della quale ricevono il nulla osta per entrare negli Stati Uniti, tranne nel caso di infermità particolari (zoppi, gobbi, menomati, con malattie degli occhi o della pelle o con difetti psichici), a causa delle quali saranno costretti a tornare in patria.
Le donne sole, anche se fidanzate, non erano ammesse e dovevano celebrare il matrimonio a Ellis Island. I minorenni soli dovevano trovare i garanti e gli orfani dovevano essere adottati, altrimenti venivano respinti.
Guardate questa scena tratta dal film "Nuovomondo" di Emanuele Crialese. Mostra perfettamente cosa vivevano i migranti italiani al loro arrivo negli Stati Uniti d'America.
Su Classroom troverete una cartella dal titolo Arrivo a Ellis Island. Al suo interno ci sono quattro foto. Descrivetele. Spiegate cosa vi colpisce, raccontate cosa vi suggeriscono queste immagini. Aprite un Documenti Google e scrivete le vostre considerazioni.
Attenzione: nominate il file con il vostro nome e cognome.
Andate sul sito web della Fondazione Ellis Island. Sul sito è possibile cercare i nominativi dei passeggeri che sono arrivati in America. Difatti è presente un archivio online in cui sono registrati nomi e cognomi dei passeggeri, navi e anno d’arrivo.
Nel documento che avete creato in precedenza scrivete quante persone con il vostro cognome sono arrivate a Ellis Island. Indicate numero, origine, nave utilizzata e anni di approdo.